architect: APPAREIL
location: Barcelona, Spain
year: 2017
APPAREIL ha recentemente convertito un vecchio capannone in uno spazio co-working e laboratorio, all'ultimo piano di un edificio nel quartiere di Poblenou, zona industriale ad est della città di Barcellona. Attualmente parte del progetto di riqualificazione 22@Barcelona – Innovation District, approvato nel 2000, l'area si sta gradualmente trasformando in un quartiere dinamico, vibrante, ricco di attività dedicate alla conoscenza, sia in ambito professionale che accademico.
Il progetto rappresenta sia la nuova sede permanente dello studio, che uno spazio da poter essere affittato per usi sia sul lungo termine che eventi temporanei per urbanisti, artigiani digitali, analizzatori di dati urbani, ricercatori accademici della IAAC e AA Visiting School: uno spazio dedicato a gruppi di professionisti indipendenti operanti nel settore dell'architettura e in discipline collaterali.
Il progetto è stato pensato per favorire il lavoro in modo trasparente, adatto allo scambio di idee e a stimolare potenziali collaborazioni. Oltre ai tavoli a sbalzo, il volume rimane volutamente vuoto e tutte le funzioni sono distribuite lungo le due pareti multifunzionali in legno fresato, che ospitano tutte le attrezzature necessarie e in grado di ospitare soluzioni di lavoro temporanee.
Tutti i mobili possono essere integrati nelle pareti per creare uno spazio polivalente per ospitare attività culturali. Nel rimanente spazio aperto rettangolare, la distribuzione si evolve secondo le attività che cambiano su base giornaliera, a seconda delle persone e dei progetti che sono presenti in un dato momento. Una semplice, funzionale cucina e un bagno sono situati ai bordi, così come un giardino d'inverno che si affaccia sul mare. Progettato e costruito in loco, la ristrutturazione rappresenta un modo per testare le interazioni professionali in questo melting pot multi-disciplinare del quartiere. Il nuovo spazio accoglie nuclei di responsabili, designer, architetti, imprenditori e vari mestieri, sia manuali che digitali: un creativo brulicante hub all'interno di un hub.
Fondato a Barcellona nel 2011, lo studio APPAREIL sviluppa una metodologia progettuale basata su processi costruiti su una fascinazione per lo strumento, che unisce gli interessi dell' artigianato tradizionale e i mezzi digitali di progettazione e di produzione. Lo studio si trova nel distretto 22@ Innovation District di Barcellona e si basa su una serie di stretti rapporti con responsabili ed esperti delle produzioni digitali, così come del mondo accademico. In parallelo alla pratica, lo studio sviluppa temi di ricerca nel mondo accademico. Il suo principale, Edouard Cabay, è docente di design presso diverse univesità europee: attualmente insegna presso l'Institute for Advanced Architecture of Catalonia in Barcelona come Studio Director e come Studio Director alla EPFL di Losanna. Ha insegnato presso l'Architectural Association School of Architecture e presso la IAAC in quanto Facoltà di fabbricazione digitale ed è stato Professore Associato presso l'Ecole Spéciale d'Architecture di Parigi, dal 2012 al 2015. APPAREIL conta una vasta esperienza in laboratori accademici e professionali internazionali. Per quattro anni, lo studio ha co-diretto il laboratorio AA Visiting School Barcellona dal titolo "Bodega"; il workshop "Crade et Vivant" con Michel Gondry, un incontro tra architettura e cinema all' IAAC; è inoltre assunto dall'Università di Sinaloa (Messico) per il workshop annuale per la costruzione di strutture innovative in scala 1: 1; è coordinatore di "House 1", un progetto del primo anno della EPFL, il cui risultato è solitamente una costruzione in scala 1:1 a Losanna e Versailles. Lo studio ha completato installazioni e le strutture temporanee in Spagna, Colombia, Iran, Marocco, Serbia, Italia, Francia, Belgio, Messico, Singapore, India, Ecuador, Svizzera, Georgia e Etiopia.
luogo: 22@Barcelona - Innovation District (Poblenou)
architetto: APPAREIL
design team: Edouard Cabay, Massimo D’Aiello, Sonia Lamesa Pina, Alejandro Rondón
completamento: gennaio 2017
GFA: 205 mq
budget: 60.000 €
realizzazione:
• Nodo (Alejandro Rondon, Miguel Acha, Ferran Huguet)
• Medio Design (Juan Pablo Quintero)
fotografie: José Hevia