Un rapporto che nasce da una coerenza di pensiero, dalla passione per la ricerca, dalla volontà di “andare oltre” attraverso una progettualità a 360 gradi che investe tutto l’ambiente bagno e non solo i suoi elementi più iconici. Un percorso che ridefinisce uno stile attraverso il disegno che riacquista un’importanza troppo spesso smarrita nell’interior design. gumdesign e antoniolupi, un fil rouge ininterrotto di idee, visioni e progetti. Ne abbiamo parliamo con Laura Fiaschi che con Gabriele Pardi è fondatrice e anima dello studio e con Andrea Lupi, CEO di antoniolupi.

Claudio Moltani: Laura, cosa significa per te essere una parte di gumdesign?
Laura Fiaschi: gumdesign è un luogo, un volume, uno spazio, la superficie per immergersi negli aspetti invisibili, lo spazio attivo e il confine tra visibile e invisibile, sono le urgenze e il distacco da esse, le variabili, le alchimie, gli incontri. gumdesign è il nostro quotidiano: sono parte di questo luogo.
C.M.: In questo gioco di squadra fra te e Gabriele esistono dei ruoli fissi?
L.F.: Immagino la nostra dualità come l’alternanza del giorno e della notte nel quotidiano e in questa ciclica temporalità mi sento caratterialmente più vicina alla Luna e alla notte, quando si aprono i sipari dell’immaginazione e svaniscono i confini tra reale e irreale: il foglio diviene spazio e il segno rappresentazione.

C.M.: Gessati, Rigati, Tralerighe… collezioni all’insegna del black&white che scollinano oltre i tradizionali confini dell’arredobagno di antoniolupi. Ci racconti come è nata l’idea?
L.F.: Il bianco e il nero per ragioni opposte più che colori sono sfumature in relazione alla luce, il nero nella assenza e il bianco nella assolutezza. Il bianco del foglio e il nero del segno si alternano come pausa e respiro, come note su un pentagramma, come giorno e notte e il foglio è metafora del nostro quotidiano, le righe il luogo dove appuntare pensieri. Righe orizzontali e verticali come coordinate mappali: rette che si intrecciano, si incontrano, si fermano e ripartono divenendo percorsi variabili. Siamo partiti con i Gessati, una collezione di lavabo da appoggio: un pensiero sostenibile nato dall’osservazione dei piazzali dei laboratori di marmo di Carrara colmi di pancali di piastrelle da 1 o 2 cm di spessore che derivano da tagli di lavorazione, divenendo così rivestimento venduto a basso costo; ma si tratta della stessa materia prima, del grande blocco di marmo originario. Abbiamo pensato di ricostituire quel “blocco di cava” in un percorso a ritroso che genera piccoli parallelepipedi ricomposti manualmente, pronti a essere lavorati a controllo numerico. Il nostro rapporto con antoniolupi è cresciuto nel tempo. Grafica, design, comunicazione e prodotto si intrecciano in un unico codice linguistico e generano continue energie. Nasce la collezione di lavabo Rigati nella quale la stratificazione costruttiva del blocco subisce una forte modifica percettiva durante la lavorazione. Nascono, inoltre, le collezioni di lavabo da appoggio e freestanding Fonte e 024 che trasferiscono la percezione bidimensionale nel tridimensionale e che – grazie a tecniche di alto artigianato e digitali – permettono la costruzione di settori radiali per generare nuovi prodotti estremamente articolati e leggeri, tenendo ben presente il rispetto per l’uso dei materiali naturali.

C.M.: Restiamo un attimo su 024, ce lo potete raccontare?
L.F.: 024 è un lavabo dal percorso scandito al ritmo di ingegno, creatività e maestria artigianale. Come le lancette dell’orologio scandiscono il tempo, qua ogni linea marca la definizione di un’idea che diventa realtà, in tutta la sua forza e complessità. Il risultato è un oggetto di una semplicità e bellezza archetipale, che lasciandosi alle spalle la complessità esecutiva e concettuale che l’ha plasmato, diventa un oggetto senza tempo ed eterno. Andrea Lupi: antoniolupi è un’azienda che fino dalle sue origini, ha avuto una dualità di impresa di design, ma anche impresa legata alla manualità della lavorazione artigianale. Su quest’ultimo abbiamo sempre fatto leva per fare innovazione per lo sviluppo progettuale e sperimentazione su materiali e forme. 024 è il lavabo di design che racchiude tutti i valori di tecnologia e artigianalità.
C.M.: Poi però dagli elementi “singoli” la collezione si amplia verso le superfici, ridefinendo di fatto l’architettura dell’ambiente.
L.F.: Si è stato proprio così, un crescendo continuo. Abbiamo sviluppato la collezione di tappeti Tramato che individua confini all’interno dei quali si generano campi tracciati da linee che si intersecano e la collezione di carta da parati Tralerighe che si estende sulle superfici per determinare un legante visivo e spaziale nel quale inserire nuove riflessioni solide. E arrivano gli Specchi di Carta, piega immaginaria generatrice di riflessione e le superfici riflettenti Distinto, Superluna e Tratteggio che combinano vetro specchiante e cannettato generando riflessioni e distorsioni.