Un progetto innovativo ma che ripercorre la storia dell’azienda, un elemento elegante e versatile che ridefinisce l’archetipo di un movimento dell’area wellness. Il designer Fabrizio Batoni ci racconta la collezione JK21 di Zazzeri, la cui doccetta palmare è stata selezionata per l’ADI Index.

D.C.: Quali sono i riferimenti formali da cui sei partito per elaborare il concept di JK21?
Fabrizio Batoni: JK21 è la reinterpretazione di un progetto passato, attualizzato nella forma e nella funzione. Junko Mix è stato un progetto iconico pensato nel 1977 dalla designer giapponese Junko Enamoto per Zazzeri: rielaborare una serie che aveva innovato radicalmente il settore dell’arredobagno e proporre un progetto all’altezza del suo predecessore è stata una sfida stimolante e allo stesso tempo complessa. Ho voluto coniugare il classico con l’attualità, ho pensato quindi a un’impugnatura con linea “a capitello” da affiancare a una sagoma prismatica della bocca di erogazione che ricorda una “Z” rovesciata.
D.C.: Dal punto di vista tecnologico, quali sono i plus del sistema messo a punto da Zazzeri? Quali i materiali utilizzati?
F.B.: La serie JK21 è realizzata interamente in acciaio AISI 316L, un materiale “moderno” che, grazie al know-how di Zazzeri e a una filiera tutta italiana con competenze e maestranze altamente qualificate ci ha consentito di lavorare l’acciaio in modo diverso dagli standard ordinari, sfidando le difficoltà che comportano le lavorazioni applicate a forme sinuose, prismatiche, morbide, essenziali, che solo questo materiale riesce ad avere attraverso le lavorazioni meccaniche a freddo. JK21 però non è solo ricerca estetica e funzionale, è anche innovazione nel risparmio idrico, per questo progetto sono stati usati componenti (cartucce e rompigetti) altamente prestazionali, capaci di apportare un notevolissimo risparmio idrico durante il loro utilizzo. Un progetto attento all’estetica, all’ecosostenibilità ma anche un progetto destinato a durare nel tempo, grazie ai materiali utilizzati.

D.C.: Per le dimensioni e l’ergonomia della doccetta, quali considerazioni avete fatto?
F.B.: Il suono dell’acqua che scorre sul corpo modellandosi a dare piacere: è quello che mi sono immaginato durante i primi studi della doccetta. Le sue svariate possibilità di utilizzo a parete, con manico, palmare, la sua versatilità hanno guidato il dimensionamento e l’ergonomia della doccetta JK21. Il palmare è la sintesi del progetto: come una mano che si muove lungo il corpo.
D.C.: Dal punto di vista delle possibilità di personalizzazione quali sono le finiture proposte?
F.B.: JK21, oltre alla versione spazzolata dell’acciaio, presenta diverse finiture PVD: carbon, antracite, rame, bronzorame, cognac e oro bianco. Inoltre, l’impugnatura della doccetta palmare è personalizzabile con inserti in diverse finiture e materiali che spaziano dall’acciaio spazzolato in PVD o laccato nei colori bianco, nero, rosso blu, giallo, petrolio, mosto e corallo nelle varianti lucide e opache e pietre naturali come il marmo bianco di carrara, il marmo nero marquinia e il travertino classico. Ogni prodotto può essere personalizzabile attraverso l’incisione della pasticca con segni grafici personali.