Tobia Catellani, CEO, Catellani&Smith

Qual è il rapporto che avete con il mondo del progetto e come si è evoluto negli ultimi anni? Che dialogo/confronto avete con architetti e designer e quali servizi mettete a loro disposizione?
Siamo molto soddisfatti dei crescenti progressi ottenuti nel mondo del progetto. Il nostro approccio nei confronti delle richieste che pervengono da questo settore è di grande entusiasmo, perché per noi è fondamentale soddisfare le esigenze dei clienti, realizzando allo stesso tempo un progetto di illuminazione che rispecchi anche le caratteristiche della nostra produzione. Fino a qualche anno fa Catellani&Smith era una realtà legata principalmente al mondo “casa”, ma avendo investito molto in risorse interne specializzate abbiamo sviluppato un approccio diverso nei confronti di professionisti e prescrittori, in modo da poterci interfacciare in modo completo al mondo progettuale. Questa nuova visione, sempre tuttavia basata sullo spirito ‘artigianale’ che ci distingue, ci ha portato a iniziare a collaborare con prestigiosi studi di architettura e committenze di rilievo, che rappresentano per noi motivo di orgoglio. Il nostro atteggiamento nei confronti di professionisti e committenti è improntato alla massima trasparenza: spieghiamo l’azienda, come lavoriamo e quali sono le basi della nostra filosofia, che non vogliamo snaturare; quindi li invitiamo nella nostra sede e nei laboratori, in modo da far percepire direttamente la nostra identità, e far conoscere loro anche i nostri collaboratori: le persone che lavorano in ufficio e gli artigiani esperti, che da sempre sono il nostro patrimonio più grande. Se un progetto non risulta fattibile secondo i nostri criteri, preferiamo rifiutare il progetto; questo atteggiamento genuino e trasparente viene sempre considerato in modo molto positivo. Nel caso in cui si verifichino i presupposti per una collaborazione, invece, ci mettiamo a completa disposizione dell’architetto o del committente, offrendo progettazione ad hoc, prodotti custom, supporto in cantiere durante tutte le fasi del progetto e assistenza al montaggio laddove richiesta. Nulla viene mai preso alla leggera. Devono esserci basi solide da entrambe le parti per poter lavorare insieme con entusiasmo e serenità, e quando ciò accade nascono rapporti forti che vanno avanti per anni, sfociando in molti casi in vere e proprie amicizie, fatto che per noi rappresenta qualcosa di veramente importante. Il residenziale continua a essere il nostro primo settore, ma ora abbiamo percentuali solide e in crescita anche nei settori dell’hotellerie e della ristorazione, oltre a una piccola parte anche in spazi pubblici.

Tra Made in Italy e internazionalità, tra mercati globali e legame con i territori, tra evoluzione tecnologica e conoscenza della materia e delle sue caratteristiche. Come conciliate questi aspetti nella vostra attività?
Il ‘made in Italy’ e l’artigianalità sono aspetti fondamentali dell’azienda, fondata trentuno anni fa dalla creatività di mio padre Enzo, con un coraggio ed una determinazione che suscitano in me e mia sorella Giulia (che si occupa della parte amministrativa dell’azienda), una crescente gratitudine e ammirazione nei suoi confronti. Nostro padre ci ha insegnato e trasmesso molto, tanti valori e principi che stiamo portando e porteremo sempre avanti, perché sono gli stessi in cui ci rispecchiamo come famiglia. Rispetto agli inizi dell’attività, oggi i tempi sono cambiati in molti aspetti, ma dal punto di vista creativo non sono così diversi: tecnologia e innovazione sono diventati sempre più presenti, ma i concetti di luce ‘naturale’, mai accecante o artificiosa, la scelta di materiali naturali, l’obiettivo di creare degli oggetti illuminanti capaci di trasmettere delle sensazioni, caratterizzando un ambiente come sculture di luce, questi sono rimasti gli stessi dagli esordi delle prime creazioni di Enzo Catellani. La nostra filosofia creativa è improntata alla coerenza con l’identità Catellani & Smith-Enzo Catellani e anche i giovani designer, ai quali ci approcciamo da circa tre anni con il nostro progetto Other Smiths, devono essere animati dallo stesso spirito creativo. I nostri prodotti nascono da materie prime e materiali nobili, ricerchiamo la massima qualità in ogni singolo componente, che molto spesso elaboriamo direttamente insieme ai nostri fornitori storici, che sono per lo più artigiani locali o aziende che condividono il nostro stesso spirito nell’approcciarsi a nuove sfide, anche se in partenza sembrano essere quasi impossibili. Può accadere che l’idea iniziale non possa poi concretizzarsi, ma quando ciò accade e scatta la magia, allora andiamo avanti in modo deciso e determinato. Creiamo oggetti per passione, non per lavoro: questa è la nostra vita e la nostra soddisfazione. Ritengo che tutto questo si trasmetta al cliente finale, che percepisce il nostro spirito, identificandosi.

Come vi immaginate la nostra vita nella città del futuro e l’evoluzione degli ambienti residenziali ma non solo?
Penso che questo ultimo periodo ci abbia portato ad una riscoperta dell’importanza della nostra casa, ma allo stesso tempo anche di ambienti in cui si sceglie di condividere del tempo con altre persone, ovvero ristoranti, bar, alberghi, luoghi pubblici ecc. Credo che la tendenza sarà rendere questi spazi più caldi e confortevoli, con una maggiore importanza dell’outdoor - o viceversa - della natura negli spazi abitativi. Vedo un futuro positivo, perché le persone in tutto il mondo hanno acquisito più consapevolezza e responsabilità e questo non potrà che portare a un mondo più sano e migliore. Dobbiamo rispettare l’ambiente perché attraverso esso, rispettiamo anche noi stessi. Dal lato nostro porteremo sempre avanti e sempre con più determinazione questi valori per contribuire, nel nostro piccolo, a questo grande cambiamento.