Infinita linea di luce

Un elemento lineare che porta la luce negli ambienti contemporanei, un progetto che restituisce proprio alla luce il ruolo da protagonista grazie ad accorgimenti tecnici sofisticati e a un’immagine minimale. 3F Solo è il secondo elemento del pensiero che ha portato alla creazione del 3F Trittico. Ne abbiamo parlato con il suo ideatore Alfonso Femia / AF*DESIGN e con Daniele Di Somma, Responsabile Marketing di 3F Filippi.

Davide Cattaneo: Da dove nasce l’idea di 3F Solo e per quali tipologie di spazi avete pensato questa soluzione?
Alfonso Femia: Abbiamo immaginato il Trittico come una luce che si disegna nello spazio e come una composizione di linee dinamiche sia per forma, sia per effetto illuminotecnico variabile per la natura diretta e indiretta della luce. Allo stesso tempo abbiamo immaginato Solo come l’occasione di poter estrudere “all’infinito” la linea di luce che per proporzioni, materia e performance lineare costituisce una occasione unica di disegnare e immaginare gli spazi assecondandone volumi e geometrie tra bianco (luce diretta) e nero (luce indiretta).

D.C.: Perchè avete scelto una forma essenziale e lineare?
A.F.: La luce deve dialogare con lo spazio, disegnarlo e misurarlo. Su questo presupposto abbiamo scelto di disegnare un elemento estremamente tecnico con una rappresentazione formale semplice, ma di impatto, capace di essere inserito nelle varie tipologie di spazi da quelli collettivi, a quelli tecnici a quelli intimi. È un’occasione per stringere un rapporto più forte tra la luce e lo spazio. La sua semplicità unita alla qualità la rende allo stesso “normale” e “speciale”.

D.C.: Quali accorgimenti tecnici avete sviluppato per 3F Solo?
Daniele Di Somma: Creare un’illuminazione confortevole ed efficiente: ecco i due target di progetto. Per raggiungerli, abbiamo creato una lente molto particolare e prestato particolare attenzione all’emissione luminosa diretta e quella indiretta in modo da consentire il massimo della diffusione e uniformità nello spazio di lavoro. Inoltre, abbiamo selezionato i migliori led sul mercato per avere un’efficienza al top.
D.C.: Quali le considerazioni che hanno portato alla definizione di una lente così particolare?
D.D.: Gli uffici del giorno d’oggi richiedono particolare attenzione nell’utilizzo della luce: il lavoro viene svolto su dispositivi portatili come smartphone e tablet; quindi, non ci sono più postazioni fisse. Il lavoro del progettista illuminotecnico diventa quindi più complicato: per questo motivo abbiamo sviluppato una lente che riduce del 95% (rispetto alla sua interezza) l’abbagliamento percepito dall’occhio di chi lavora. Le angolazioni dei profili interni sono state studiate dal nostro reparto ottico e permettono di avere il massimo comfort, senza causare spossatezza oculare e permettendo così un defaticamento visivo efficace.

D.C.: Dal punto di vista estetico quali soluzioni cromatiche sono disponibili?
A.F.: Abbiamo immaginato due colori basi: nero, bianco e una versione speciale, color champagne. L’oggetto lampada è composto da uno schermo tridimensionale in metacrilato che da bianco diventa completamente luminoso e da un elemento opaco, rigato e liscio, che completa le tre fasce materiche e ospita lo schermo prismatizzato. Il contrappunto cromatico si alimenta dal contrasto tra il bianco speciale della luce (accesa/spenta) e il colore del corpo materico che si arricchisce nel disegno della superfice.