architect: Wutopia Lab
year: 2022
Lo studio cinese Wutopia Lab segna la rinascita di un'aia abbandonata, chiamata Golden Barnyard: Cockaigne of Everyman. L'area di 1.500 metri quadrati si trova a Chongming, Shanghai. Il sito ha l'aspetto di un’opera di land art dai colori sgargianti. Il cemento permeabile giallo oro, ricorda una risaia che, con le linee rosso scuro a scandire l’area, dà vita ad una immagine di aia immobile ed eterna. La maggior parte del sito è pianeggiante fatta eccezione per alcune parti inclinate, dove il terreno sale leggermente, formando come dei mucchi di grano su cui potersi stendere e riposare. Guardando l'intera area, l’impressione è che il tempo si sia fermato, congelato in un preciso momento del raccolto.
A proposito del nome del progetto, l'architetto di Wutopia, Ting Yu, commenta: “ciò che associamo all'aia è uno stile di vita da fattoria e certe fantasie elementari del tempo. In ogni caso, il concetto di aia è semplice e concreto, così ho deciso di usare il colore dorato per simboleggiare il raccolto che non finisce mai. Volevo che il Cockaigne fosse un luogo di eterno svago, di cibo superbo e di edifici abitabili”.
L’intenzione del progetto è quello di donare nuova vita alla fattoria e alla sua storia culturale, senza tralasciare l’architettura locale. La porta d'ingresso è stata pensata come una capsula del tempo che vuole commemorare le vecchie costruzioni dell'isola di Chongming. Il magazzino esistente, che contiene le attrezzature agricole, è stato rinnovato attraverso una semplice facciata di cemento e funge da area aggiuntiva per il "Cockaigne"
Yu ha anche mantenuto il resto della forma originale del fienile, compreso l’edificio a due piani utilizzato in passato come dormitorio; soltanto la facciata è stata coperta con pannelli di policarbonato bianco per creare la 'Bright Milk House', uno spazio multifunzionale di R&S, dove il marchio di produzione locale 'Bright Food Group' può esporre i suoi prodotti agricoli.
Raggiungendo la fine del sito, Wutopia ha re-immaginato i servizi igienici esistenti come capsule del futuro, contrastando delicatamente le strutture tradizionali dell'aia dorata. “Diversi elementi dell'edificio, come diversi ricordi, sono sparsi in questo campo di cereali, e ogni volta che si entra in uno di essi, sembra di innescare una storia di altri tempi che aspetta soltanto di essere scoperta” conclude l'architetto.
