architect: Francesco Meneghello

location: Milano

year: 2023

Azzardi espressivi e contaminazione di stili. Sono queste le caratteristiche che contraddistinguono il lavoro progettuale di Francesco Meneghello capace di intrecciare storie e pensieri speciali. Il recente progetto di interni realizzato è la sede di rappresentanza di una società di consulenza finanziaria nel centro storico di Milano, con un affaccio più unico che raro: dalle finestre si può ammirare il meraviglioso Castello Sforzesco, così vicino e imponente da lasciare senza fiato.

©Thomas Pagani

Due i temi principali della narrazione: da una parte il rispetto per l’understatement di un edificio borghese di fine Ottocento, dall'altra la necessità di comunicare la dimensione esclusiva e riservata della sede. La conformazione a U dell'appartamento suggeriva naturalmente una razionale distribuzione delle attività.
Nel suo intervento Francesco Meneghello ha moltiplicato la flessibilità dello spazio, immaginando ambienti comunicanti e rendendo possibile sia la condivisione dell'operatività sia l'attenzione alla privacy dei clienti.

©Thomas Pagani

Pur nel contesto di una ristrutturazione integrale, il progetto rappresenta un dialogo continuo e multiforme con il genius loci, percepibile non solo nel riproporre alcuni elementi di stampo classico - i pavimenti in parquet posati a spina, il lambris in gesso alle pareti e i complementi in ottone distribuiti all’interno di ogni stanza - ma anche e soprattutto nel piacere di un’atmosfera intima, mai chiassosa.
Le sfumature del rapporto dialettico tra la visione progettuale di Francesco Meneghello e l'anima del luogo sono infinite. A volte sono piccole licenze, a volte evidenti contrasti, come il bianco assoluto di pareti e soffitti che allontana concettualmente l'appartamento dall’animo austero del contesto.

©Thomas Pagani

Anche l'idea di spazialità che ispira l’immaginazione progettuale, intesa come permeabilità degli ambienti e relazione libera tra gli oggetti, promuove dinamiche di interazione non previste nella distribuzione originaria. Gli spazi sono definiti da pareti vetrate a tutta altezza che annullano visivamente la divisione tra aree operative e direzionali, pur offrendo il necessario isolamento acustico.

©Thomas Pagani

La configurazione della luce è stata delineata per soddisfare le esigenze di comfort e l'espressività delle scelte formali, grazie alla combinazione di sistemi integrati di illuminazione tecnica e corpi ornamentali, che, grazie alla loro poetica, richiamano garbatamente l’attenzione di chi vive lo spazio.
Agli arredi è attribuito il compito di interpretare in chiave rappresentativa e contemporanea l'atmosfera sobria e raffinata che appartiene alla tradizione del luogo. Eppure, che siano elementi custom made o pezzi iconici, raccontano un approccio libero e aperto a incursioni in altri mondi. In un'atmosfera di insieme accogliente ed equilibrata, ogni ambiente ha volutamente una propria energia.

©Thomas Pagani

La reception, con il banco monolitico realizzato in marmo naturale come i tavoli delle sale riunioni, anticipa ai clienti l'unicità del progetto di interni. In fondo al corridoio, il salottino di attesa ha una dimensione domestica grazie ai pochissimi pezzi essenziali e al meraviglioso scorcio su una delle iconiche torri del Castello Sforzesco che rende il breve tempo di attesa un momento privilegiato.

©Thomas Pagani

Le sale riunioni, la sala operativa e quella dirigenziale - favorita da un accesso diretto - sono pensate come ambienti fluidi e permeabili, accomunati dalla luce naturale che circola liberamente, dalla scelta rigorosa di arredi e materiali e da piante scultoree che, con la loro presenza discreta e potente, comunicano un senso di calma, bellezza e armonia.

©Thomas Pagani