Confrontarsi con l'esistente è sempre un'impresa difficile e lo è ancora di più se ci si deve raffrontare con una delle architette e designer più influenti del 900 e che hanno contribuito alla realizzazione di opere iconiche del modernismo internazionale. Ecco che il progetto di espansione del Museo d'Arte di San Paolo si inserisce nel processo iniziato nel 2014, quando una nuova gestione dell'istituzione ha promosso il recupero graduale dell'edificio progettato da Lina Bo Bardi. Questo processo, a cui lo studio METRO Arquitetos ha partecipato, ha rimesso in luce quel metodo espositivo innovativo chiamato "cavalletto in vetro" un dispositivo leggendario nella storia degli allestimenti concepito appositamente per la pinacoteca del MASP e presentato per la prima volta all’inaugurazione del museo nel 1968.

METRO Arquitetos hanno contribuito con una proposta per l'occupazione dell'edificio adiacente al MASP – l'edificio Dumont Adams, completato nel 1958 e donato al MASP nel 2006 – i cui lavori erano stati sospesi nel 2012. Il nuovo progetto architettonico si fonda sull'idea primaria di Júlio Neves e propone la demolizione parziale della struttura in cemento esistente e la costruzione di una connessione sotterranea tra i due edifici, permettendo l'integrazione funzionale del complesso. È prevista l'espansione delle aree espositive, di accoglienza del pubblico e aree operative – come ad esempio il carico e scarico delle opere d'arte, il nuovo laboratorio di conservazione e restauro e uno spazio dedicato alle aule –. La costruzione aumenterà l'area del museo di 6.945 m² con nuovi piani di gallerie, aule, laboratorio di restauro, ristorante, negozio e aree per eventi, ampliando le attività già in corso e aumentando la capacità di visitatori.


Il nuovo volume dell'edificio è composto da un prisma rettangolare su una base trasparente con accesso pubblico, creando una connessione con l'edificio della Bo Bardi. Una pelle in metallo perforato unifica le facciate e consente il controllo dell'illuminazione e della temperatura richiesti per l'esposizione delle opere d'arte. Il progetto impiega le tecnologie più avanzate disponibili per i sistemi di climatizzazione, illuminazione e sicurezza dei musei.


I materiali utilizzati – cemento a vista, acciaio, vetro e pietra, insieme a sistemi industrializzati – permettono la configurazione di spazi adeguati agli standard museologici contemporanei e richiamano le caratteristiche del MASP, garantendo l'integrazione architettonica del complesso.
