Il London Festival of Architecture (LFA) ritorna a celebrare Londra, hub internazionale di sperimentazione e dibattito sull’architettura. Tematica centrale per l’edizione 2015 “Work in progress” che attraverso workshops, dibattiti, eventi e 62 Studi di architettura aperti al pubblico, permetterà di esplorarne il modus operandi , aprendo una riflessione sullo spazio del co-working e come esso possa influenzare il benessere collettivo,  oltre a capire in che modo l’architettura contribuisca all’evoluzione della città di Londra. “Dopotutto, Londra esiste grazie alle sua radici commerciali, come un luogo di produzione, di scambio di beni e servizi; tutto ciò ha contribuito a delineare la nostra città e la sua architettura. La professione ha da sempre risposto e al tempo stesso guidato il cambiamento della società, e questo recente flusso contemporaneo, ha indotto il processo architettonico ad adattarsi sempre di più alle nuove esigenze e problematiche, lavorando costantemente su nuove idee per offrire nuove soluzioni. “  Il presidente Patricia Brown.

Il Festival, inaugurato il 1 giugno, animerà Londra fino alla fine del mese, con oltre 240 eventi. Tra i più attesi,  l’apertura del Serpentine’s summer pavilion, progettato dagli architetti spagnoli SelgasCano e un Focus Country sull’Irlanda: durante la prima settimana del Festival, sono stati infatti inaugurati due padiglioni progettati da quattro studi irlandesi e prodotti dall’Irish Design 2015: the Red Pavilion di TAKA, Clancy Moore e Steve Larkin e il Yellow Pavilion by Hall McKnight. Situati a Kings Cross, i padiglioni indagano con mostre, dibattiti, performances di nuovi talenti creativi del design contemporaneo irlandese, la città come un luogo costantemente in costruzione, “work in progess”, come archivio e laboratorio collettivo stratificato e costruito da tante mani diverse durante i secoli.