Dalla collaborazione tra Steve Leung e Lualdi nasce una porta che unisce il design contemporaneo alla tradizione artigianale. Con la collezione Ying per la prima volta l’azienda si rivolge in maniera univoca al mercato asiatico. Ne abbiamo parlato con Alberto Lualdi, AD di Lualdi e con l’architetto, interior e product designer di Hong Kong Steve Leung.

Davide Cattaneo: Nel mondo delle porte regnava da tempo un minimalismo assoluto con le soluzioni rasomuro e filomuro. Come mai avete pensato a una porta cos. “importante” o comunque decorativa la cui presenza “si fa notare” all’interno della parete?
Alberto Lualdi
: Lualdi ha sempre cercato di sviluppare soluzioni che fossero in grado di rispondere a molteplici istanze stilistiche, coniugando un approccio industriale con una manifattura a elevato contenuto di conoscenza. Il minimalismo delle famiglie Rasomuro non esclude un approccio più decorativo, che costituisce tuttora parte integrante della produzione aziendale. La porta Ying, con le sue risonanze provenienti dalle antiche tecniche artigianali cinesi, guarda al pubblico asiatico e costituisce un progetto che riesce a esaltare la lavorazione del legno in un’ottica di design contemporaneo.

D.C.: Qual è il concept da cui siete partiti per realizzare Ying?
Steve Leung
: Partiamo dal nome. Ying significa benvenuto in cinese. L’idea era quella di trasferire i concetti e i valori dell’ospitalità italiana in un oggetto dal design contemporaneo, integrandovi dettagli e lavorazioni che rimandassero alle antiche tecniche cinesi di lavorazione del legno.
D.C.: Quali sono le soluzioni estetiche legate a finiture e colori che avete sviluppato per la porta?
S.L.
: Tradizionalmente in Cina il colore delle porte riflette lo status sociale della famiglia che abita quella casa quindi l’aspetto cromatico è molto importante. La parte superiore di Ying può essere personalizzata in un’ampia gamma di finiture e colori tra i quali la lacca rossa, simbolo di felicità e di buon auspicio, la lacca gialla, il colore tradizionalmente attribuito alla figura dell’imperatore, la lacca nera, con il quale si vuole esprimere discrezione e flessibilità. I dettagli preziosi caratterizzano sia l’anta che il telaio e ben si sposano con l’importante finitura scanalata in legno scuro della parte bassa della porta.

D.C.: Com’è stato lavorare con Lualdi? Come si è evoluto il rapporto con un’azienda italiana che ha nel dna una capacità artigianale importante che mette al servizio della materia per interpretarla al meglio?
S.L.
: Le mie alte aspettative sono state ripagate in pieno. Il concept di Ying è stato valorizzato dalle straordinarie abilità artigiane delle maestranze di Lualdi. È stato un viaggio affascinante che spero di poter ripercorrere presto con altri progetti.