La scuola “circolare e smontabile” di C+S Architects

architect: C+S Architects

location: Veneto, Piemonte, Friuli

year: 2024

È stato recentemente concluso il percorso dedicato alla progettazione delle scuole da parte dello studio C+S Architects, guidato da Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini. Il team di architetti con sede tra Treviso e Londra ha scelto di disegnare istituti scolastici come spazi aperti: i progetti pilota diventeranno realtà in Veneto, Piemonte e Friuli. La particolarità proviene dal fatto che i progettisti hanno sperimentato layout scolastici circolari e un kit di montaggio che permette di smantellare l’edificio a fine vita riciclando tutti i materiali utilizzati per la sua costruzione. 

Tutti e tre saranno edifici NZEB - Nearly Zero Energy Building e rappresentano prototipi per tutti i livelli di istruzione: un asilo nido per il Comune di Venaria Reale, in provincia di Torino, una scuolaprimaria a Conegliano (Treviso) e una scuola secondaria a Cervignano del Friuli (Udine).
Il nostro gruppo di ricerca ha studiato le scuole giocando con le parole 'architettura circolare' - ha commentato Maria Alessandra Segantini di C+S Architects -. Abbiamo iniziato a sperimentare layout scolastici circolari e un kit di montaggio che spingesse i principi della circolarità, con l'obiettivo di raggiungere la massima flessibilità e la possibilità di smantellare completamente l'edificio a fine vita in modo agile, riciclando i materiali costruttivi". 

Le scuole sono anche l’occasione per una riflessione più ampia sullo spazio pubblico delle città in cui viviamo: “città dense e città diffuse”. Entrambi i modelli sono sottoposti a processi di erosione dello spazio pubblico, i primi omologati da brand che si rincorrono uguali a ogni latitudine e dove la libertà di attivazione da parte della comunità è sostanzialmente nulla; i secondi, le metropoli orizzontali essendo caratterizzate dall'assenza di interni urbani. Qui lo spazio pubblico è il residuo di microprocessi di privatizzazione e zonizzazione. “Da vent’anni lavoriamo su quella che definiamo la spina dorsale della città: lo spazio collettivo, aperto, condiviso, la vera identità delle comunità - ha sottolineato Carlo Cappai di C+S Architects - . In questa prospettiva, lavorando sui centri minori e sulle periferie, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulle scuole perché il loro utilizzo è obbligatorio; per il loro carattere di prossimità alle comunità, per la loro capillarità, per il loro carattere informale e riconoscibile all'interno delle comunità, per il loro potenziale ancora inespresso e la loro forza innovativa. Manifesti colorati, aperti, trasparenti di un approccio progettuale sostenibile in termini ecologici e sociali per accogliere i bambini e la comunità che li circondano: per noi le scuole sono le piazze delle periferie e dei piccoli centri".

In particolare, il nuovo Istituto Malignani di Cervignano del Friuli, recentemente approvato dal Comune, ospiterà due sezioni dell'ISIS Malignani, per 2.800 metri quadri che saranno completati sul terreno adiacente inclusi tutti gli impianti sportivi. Il progetto è finanziato dal MIUR per un costo complessivo di 7,5 milioni di euro di cui 5,8 milioni sono i costi di costruzione di questa fase. Il Ministero dell'Istruzione gestirà direttamente il processo di costruzione.

La forma circolare è storicamente un elemento di centralità e coesione sociale in ogni cultura. Uno spazio aperto circolare diventa una piazza interna coperta che è il centro del layout. Su questo spazio a doppia altezza, inondato di luce zenitale e coperto da un'elegante struttura in acciaio, si affacciano le aule e quelle funzioni pubbliche, che possono essere aperte alla comunità dopo l'orario scolastico: un'aula/auditorium polivalente, una piccola biblioteca, un’aula studio e i laboratori. Questi ultimi, disposti al piano terra, hanno il potenziale per diventare micro-incubatori in grado di connettere gli studenti alle industrie locali, grazie all'organizzazione di laboratori e attività da svolgere durante o dopo l'orario scolastico. Lo spazio della piazza interna al piano terra è stato pensato per gli studenti come luogo di incontro informale, dove trascorrere del tempo studiando, scambiando esperienze o semplicemente rilassandosi.

Intorno a questo spazio e orientati a ovest, sud ed est sono collocati i laboratori al piano terra e le aule al primo piano, che si affacciano direttamente verso il giardino con grandi vetrate. Lo spazio del laboratorio è uno spazio specializzato, ma anche utilizzabile per ospitare attività esterne che possano far crescere i ragazzi in una comunità attiva e legata alle potenzialità del territorio circostante.
Una scala a chiocciola e un ascensore (più una seconda scala di sicurezza in posizione opposta alla prima) conducono a un ballatoio al primo piano, che si affaccia sulla piazza centrale a doppia altezza. Il ballatoio serve 10 aule, il blocco dei servizi igienici, le aule docenti e gli uffici amministrativi. Non avendo un andamento lineare, il ballatoio è stato pensato anch’esso come uno spazio di sosta informale, di relax o di studio in piccoli gruppi. Il layout dello spazio è semplice e funzionale.
Proprio perché si tratta di un istituto tecnico, il progetto esplora le potenzialità della forza di gravità nel dare forma allo spazio. “Abbiamo disegnato uno spazio-struttura che si modella sulle forze in gioco: le travi in ​​acciaio aumentano di spessore quando sono sottoposte a maggiori sollecitazioni, dando forma a una danza strutturale di leggerezza e trasparenza.  Il progetto architettonico definisce la forma della struttura che a sua volta genera un paesaggio interno” ha affermato Maria Alessandra Segantini.

Sulla grande piazza centrale sono stati collocati alcuni volumi liberi: l’ascensore, la scala a chiocciola, i volumi-struttura degli spazi multifunzionali (bar e biblioteca). Essi diventano il supporto strutturale del sistema di copertura.
Si tratta di volumi metallici trasparenti conici o cilindrici con travi incrociate che si incontrano senza toccarsi, grazie ad un elegante dettaglio di attacco agli anelli di controvento. Lo spazio si definisce grazie al disegno elegante della struttura. Il sistema delle travi di copertura è modellato seguendo le sollecitazioni strutturali che deve sostenere trasformandosi in un elegante paesaggio di copertura punteggiato dalla luce zenitale che evidenzia il gioco delle travi inclinate proiettando il disegno delle loro ombre sul battuto di cemento industriale della piazza” ha descritto Cappai.

I ballatoi sono a sbalzo dalla corona strutturale delle aule, grazie a una trave continua circolare che poggia su pilastri IPE 300. Anche le strutture dei ballatoi si modellano con gli sforzi strutturali creando una sequenza e un ritmo che si trasforma in uno spazio porticato a piano terra, una soglia che precede l’ingresso ai laboratori. L’architettura disegna un paesaggio didattico-strutturale” ha concluso Segantini.
L’utilizzo di materiali industriali (blocchi in calcestruzzo cellulare tipo YTONG e battuto di cemento al piano terra) e materiali naturali (sughero nel pavimento delle aule e per il rivestimento della facciata esterna) permettono di costruire un dialogo tra tradizione tecnica e innovazione nel rispetto dell’ambiente assicurando una certificazione NZEB.

La scuola comprende 10 aule con una capacità totale di 250 studenti. La dimensione delle aule è più generosa di quanto previsto dalla normativa (54 mq per aula anziché 49 mq) in quanto l'esperienza di C+S nella progettazione di edifici scolastici considera questa scelta un valore aggiunto alle potenzialità didattiche e alla possibilità di conformare lo spazio dell'aula posizionando i banchi in modo variabile a seconda della tipologia di lezione.
Le aule sono collocate al primo piano e sono tutte affacciate all'esterno e verso il ballatoio comune. Le loro finestre permettono di garantire quell'intervisibilità che C+S ritiene un asset importante per la crescita degli studenti, stimolando la curiosità e l’interscambio. Le aule si affacciano su un ballatoio a larghezza variabile che, a sua volta, si affaccia sulla piazza centrale, creando uno spazio ricco di potenzialità. Per la progettazione del nuovo Istituto Malignani a Cervignano del Friuli, particolare importanza è stata data alla sostenibilità energetica del progetto, utilizzando materiali ecocompatibili e smontabili in modo da garantire la circolarità costruttiva: strutture metalliche, blocchi in cemento cellulare tipo YTONG, solai in X_LAM pannelli portanti, rivestimenti e pavimenti in sughero.

Oltre a Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, hanno lavorato al progetto Stefano Di Daniel (Project Manager) C+S Architects, lo studio Archest per il calcolo strutturale, la sicurezza e i computi, Seingim per il progetto impiantistico e le pratiche dei Vigili del Fuoco.