Intervista a Patrizio Dei Tos, Itlas

Patrizio Dei Tos, amministratore delegato, Itlas

Qual è il rapporto che avete con il mondo del progetto e come si è evoluto negli ultimi anni. Che dialogo/confronto avete con architetti e designer e quali servizi mettete a loro disposizione?
Nell’ultimo decennio abbiamo sviluppato un rapporto di solida e fruttuosa collaborazione con L’architetto Marco Casamonti e lo Studio Archea, oggi punti fermi e imprescindibili della nostra azienda. Un sodalizio prezioso arricchitosi successivamente con altre collaborazioni, arch. Doriana e Massimiliano Fuksas, Arch Claudio Silvestrin e altre in corso di perfezionamento. Il rapporto è di reciproca collaborazione , noi mettiamo le nostra professionalità, conoscenza del mondo del legno a disposizione della loro creatività.

Tra Made in italy e internazionalità, tra mercati globali e legame con i territori, tra evoluzione tecnologica e conoscenza della materia e delle sue caratteristiche. Come conciliate questi aspetti nella vostra attività?
Abbiamo fondato la nostra attività sull’attenzione per l’ambiente, a partire dalla ricerca di una  materia prima controllata: il legno utilizzato proviene da foreste gestite in modo corretto, responsabile e certificato. La nostra ricerca è andata oltre cercando una materia prima proveniente dal nostro territorio , producendo così un prodotto  made in Italy a km 0, le Assi del Cansiglio. Questi sono punti di forza molto apprezzati anche dai mercati internazionali, assieme al design italiano del prodotto.

Come vi immaginate la nostra vita nella città del futuro e l’evoluzione degli ambienti residenziali ma non solo?
Il momento di grande incertezza che stiamo vivendo a causa del Covid-19, sta spingendo il cliente finale verso scelte più consapevoli e rispettose dell’ambiente. Il legno è sicuramente una delle materie prime che meglio rappresenta questa concezione del vivere. Ci troviamo quindi con la nostra azienda in perfetto equilibrio con queste richieste del mercato e pronti a esaudirle.