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ILBagno è l’ultima collezione di antoniolupi, fortemente voluta da Andrea Lupi che ama definirla borghese o romantica, a indicare un carattere un po’ diverso dal minimalismo e dal rigore propri dell’azienda che guida da anni.
Una proposta che abbraccia un’area di gusto più ampia, un progetto che consente di recuperare la memoria di immagini conosciute, gli stilemi di un nobile passato, le suggestioni che vengono da stili diversi. Un’operazione non nostalgica ma quanto mai attuale, una rielaborazione di contenuti ottenuta attraverso la pulizia e lo stile propri di antoniolupi, la cura maniacale dei dettagli, l’eccellenza delle lavorazioni e dei materiali utilizzati.

Abbiamo incontrato Roberto Lazzeroni, designer della collezione e Andrea Lupi e assieme a loro abbiamo provato a raccontare questo progetto cercando di evidenziare il percorso che è stato seguito.

area: Come sempre si è partiti da un’idea e da un obiettivo ben chiaro.

Andrea Lupi: Era da tempo che volevo rieditare gli specchi di mio padre, quelli che produceva con la vecchia azienda, la Cristal Lupi Luxor. Dissi a Roberto che dovevamo partire da lì, che gli specchi dovevano essere il punto di partenza attorno al quale costruire una proposta di linguaggio diverso, un progetto che potesse abbracciare un’area di gusto un po’ lontana dalla nostra e da uno stile eccessivamente essenziale e pulito. Nel 90% del mondo i bagni vengono arredati con elementi di stile classico, cercavamo una risposta anche per questi potenziali clienti.

Roberto Lazzeroni: Con Andrea ci conosciamo da sempre ma fino a questo progetto non avevamo mai collaborato insieme. Andrea apprezzava molto il mio lavoro e io il suo essere imprenditore toscano così passionale. Circa due anni fa ci siamo incontrati casualmente a Parigi, in occasione di “Maison & Object” e mi ha raccontato la sua idea di esplorare aree di mercato diverse, con un progetto bagno più morbido, femminile, caratterizzato dall’uso del legno, progetto che lui stesso definiva “romantico” e per il quale gli sembravo l’interlocutore ideale.

Andrea Lupi: Ho scelto Roberto perché lo conoscevo da molti anni e apprezzavo il suo tratto morbido e gentile, il suo modo di plasmare sapientemente il legno. Mi sembrava perfetto per questa collezione. La sua origine toscana è stata sicuramente un valore aggiunto per la conoscenza delle lavorazioni artigianali che sono uno dei fili conduttori del progetto. Lo portai davanti all’esposizione fotografica che racconta la storia dell’azienda e gli dissi che volevo ripartire dagli specchi di mio padre.

area: Cosa ha comportato per il progetto partire dalla riedizioni di questi specchi così particolari prodotti da Cristalux. Un vincolo troppo forte o un’opportunità?

Roberto Lazzeroni: Durante uno dei nostri incontri preliminari, Andrea mi ha mostrato i vecchi cataloghi della Cristalux, l’azienda che era del padre e che produceva accessori e specchi in vetro molato. Ho pensato che sarebbe stato giusto trovare un legame tra quello che stavamo facendo di nuovo e il passato dell’azienda. Gli specchi sono sembrati anche a me l’elemento più idoneo, abbiamo deciso di ridisegnarli e adeguarli al gusto corrente.

area: Ne è nata una collezione ampia e completa. Su quali gli elementi su cui vi siete trovati subito d’accordo, quali vi sembrano i più riusciti?

Roberto Lazzeroni: È stato un progetto fatto di getto, che ho presentato ad Andrea dopo pochi mesi dall’incarico. Per i pezzi in legno è stato scelto un prototipista d’eccezione come Ceccotti, essendo la collezione connotata da forme morbide e da lavorazioni sapienti, che ha saputo interpretare al meglio le nostre idee. Abbiamo progettato una famiglia di oggetti molto numerosa, consolle e mobili in noce americano, di varie dimensioni, rubinetti, water e bidet, vasca con le zampe e box doccia in vetro decorato, uno scenario bagno completo.

Andrea Lupi: Tutti gli elementi mi sembrano ben riusciti e ben integrati in un mood omogeneo convincente. Sono molto legato agli specchi per ovvi motivi ma mi sembra che le consolle in legno abbiano grande carattere e presentino quell’aspetto sculturale che riesce a trasmettere tutta l’identità del progetto. Il legno tornito dall’aspetto così morbido abbinato ai piani in Ceramilux costituisce un binomio davvero riuscito. Mi piacciono anche le lavorazioni sui piedini della vasca ma anche i rubinetti a croce con l’inserimento della ceralacca a evidenziare la funzionalità delle manopole. I dettagli di questa collezione sono veramente di alto livello.

Roberto Lazzeroni: Sono d’accordo, alcuni oggetti in legno, come le consolle “lavamano”, dalle forme sinuose, sono apparse subito ben riuscite e sono questi gli elementi ai quali sono particolarmente legato, ma anche i mobili, le vasche, i rubinetti, gli specchi. Nel complesso penso sia una collezione che rispecchia il mio modo di lavorare e che rispetta e rappresenta bene il percorso che sta compiendo l’azienda.

area: Chi ha dato il nome alla collezione e perché la scelta è ricaduta su ILBagno?

Andrea Lupi: Dare il giusto nome alla collezione non è un aspetto secondario, tutt’altro. Spesso ne decreta addirittura il successo. Questa collezione per quasi un anno nella nostra testa si è chiamata “Romantica”, per descrivere il tratto principale del suo carattere. Poi, quando stavamo per lanciarla abbiamo iniziato anche il progetto della cucina, divenuta poi LACucina. In quel momento ho deciso che la cosa più semplice, ma anche la più giusta, sarebbe stata chiamarla ILBagno. Mi sembra un nome appropriato per una collezione così completa e ricca di elementi che segna un punto importante nella storia di antoniolupi.