Il pilastrino cruciforme realizzato a Barcellona nel 1929
“'C'era una volta...”, si potrebbe cominciare in questo modo a narrare l'incredibile storia che inizia con la perdita dei disegni originali di Mies van der Rohe, del Padiglione Barcellona, a causa dei bombardamenti che nel 1945 hanno raso al suolo Berlino. “C'erano una volta” dunque, disegni che non ci sarebbero più, se l'assistente di Mies van der Rohe, Sergius Ruegenberg, alla fine della Seconda Guerra Mondiale non avesse pazientemente ridisegnato a memoria le tavole architettoniche. “Il Padiglione Barcellona a Bologna. Una storia di disegni da Mies van der Rohe a Ruegenberg” è una mostra dedicata agli inediti disegni del Padiglione Barcellona, realizzato dal maestro per rappresentare la Germania all'Esposizione Universale del 1929. Promossa da ABC, la mostra inaugurerà il prossimo 24 settembre e resterà aperta fino al 24 ottobre 2015, in concomitanza con la Bologna Design Week e il CERSAIE, con l'intento di dare un contributo di grande qualità al racconto della storia dell'Architettura e del design e narrare l’affascinante storia di questi disegni, fatta di persone, di architettura, di passione e di “affari di stato internazionali”.
Ruegenberg rappresenta indubbiamente la figura chiave di questa storia, non solo perché grazie alla sua volontà è stato possibile disporre dei prospetti architettonici prossimi agli originali, ma anche perché fu l'unica persona designata da Mies van der Rohe, autorizzata ad essere Direttore dei lavori qualora ci fosse stata una ricostruzione del Padiglione.
Dopo l'inaugurazione della ricostruzione del Padiglione L'Esprit Nouveau di Le Corbusier nel quartiere fieristico, Bologna matura l'ambizione di trasformarsi in luogo di incontro delle culture e delle esperienze internazionali, decidendo di ricostruire anche il Padiglione Barcellona di Mies.
Grazie alla volontà di Giorgio Trebbi capofila di OIKOS iniziano le ricerche e i viaggi verso la Germania di Mario Ciammitti, a cui fu affidata nel 1977 la ricerca dei materiali e dei documenti relativi al Padiglione originario; iniziano gli scambi con Hans Maria Wingler, all'epoca Direttore dell'archivio Bauhaus a Berlino e gli scambi epistolari con Ruegenberg. La grande stima reciproca porterà lo stesso Ruegenberg nel 1983 a donare all'Ingegner Ciammitti i propri disegni.
Il Padiglione Barcellona rappresenta indiscutibilmente la massima espressione del monito “less is more” proprio di Mies Van Der Rohe, maestro indiscusso del Movimento Moderno e la sua rivoluzione architettonica basata su funzionalità, essenzialità, riduzione ai minimi termini della struttura ossea delle costruzioni.
Tuttavia il rigore formale di Mies van der Rohe non significa perdita di vivacità e luminosità, grazie all'utilizzo di quattro differenti marmi policromi per le pareti o la colorazione dei vetri, fino a giungere al dettaglio del grande tappeto nero che, con le tende rosse e il muro in onice giallo oro, rappresentano un omaggio alla provenienza geografica del Padiglione.
Tuttavia, tra il 1983 e il 1986, per volontà dei Reali di Spagna, il Padiglione, precedentemente distrutto nel 1930, fu ricostruito a Barcellona e non più a Bologna come previsto. Fortunatamente, facendo riferimento al materiale fotografico d’archivio, il lavoro filologico di Mario Ciammitti e la sua devozione archivistica, è possibile ammirare un pezzo di storia che inizia nel 1929, attraversa il Novecento, passando per la Seconda Guerra Mondiale, e giunge a Bologna nei primi anni Ottanta.
La mostra si compone di 24 disegni su lucido di dimensioni variabili, originali di Sergius Ruegenberg; 6 fotografie del 1929, la corrispondenza epistolare tra Mario Ciammitti e Hans Maria Wingler, Fondatore e Direttore del Bauhaus Archive / Museum of Design fino al 1984 e la corrispondenza epistolare tra Mario Ciammitti e Sergius Ruegenberg, per quel che concerne gli aspetti tecnici della realizzazione.
Inoltre all'interno della mostra sarà possibile ammirare la celebre poltrona Barcellona e lo sgabello Barcellona, arredi originali del Padiglione e icone storiche del mondo dell'interior design, concepite come luogo di riposo per il Re e la Regina di Spagna:“la versione moderna di un trono regale” ricorda Edward L. Glaeser, per la cui progettazione Mies si ispirò all'antica Roma. Reso possibile grazie al contributo di Gianpaolo Gazziero e KNOLL, che hanno sposato il progetto espositivo.
Un’occasione unica e mai verificatasi in precedenza che ABC offre proprio alla città di Bologna: una mostra che, unitamente alla correttezza filologica delle fonti, riesce a far trapelare in maniera spontanea il fermento e l’eccitazione che in quegli anni connotavano il mondo dell’architettura a livello internazionale e le ambizioni di Bologna, già città metropolitana.
A cura di: Alice Zannoni
Progettazione allestimento: Fausto Savoretti
Materiale proveniente dall’archivio di: Mario Ciammitti - Responsabile della ricostruzione storica e archivistica del Padiglione Barcellona a Bologna
Con un contributo poetico di: Gabriele Via
Conferenza stampa e preview: martedì 22 settembre, ore 11
Inaugurazione ad invito: Giovedì 24 settembre 2015, ore 18.30
Aperitivo e Presentazione della Mostra: Venerdì 2 ottobre ore 18.30, presso ABC
Sede espositiva: ABC, Via Alessandrini 11 – Bologna
Periodo di apertura al pubblico: 24 settembre / 24 ottobre 2015
Orario di apertura: dal martedì al sabato - dalle 17.30 alle 19.30
Ingresso: gratuito
Contatti per il pubblico: abc.bo@libero.it Tel: 320 918 83 04