architect: SANAA, Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa
location: Milano
year: 2019
Inaugurato il nuovo campus Bocconi progettato da Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa dello studio giapponese SANAA. L'intervento interessa un lotto di quasi 35.000 metri quadrati nell’area dell’ex Centrale del Latte di Milano, che oggi ospita la nuova sede SDA School of Management – quattro edifici destinati a ristorante, caffetteria e due sale conferenza, una residenza studentesca con 300 posti letto e un centro sportivo dotato due piscine, area fitness, campo di basket e di pallavolo e running track al coperto. Sono 12.000 gli studenti che ospita la scuola di formazione post-laurea SDA Bocconi School of Management: 41 aule capaci di ospitare oltre 2.400 posti, due sale conferenza per complessivi 450 posti, 1.030 posti studio e 124 uffici con 408 postazioni. Il progetto dei SANAA ha il carattere di un intervento paesaggistico: edifici trasparenti grazie al rivestimento micro-forato utilizzato dagli architetti giapponesi e 17.000 mq di verde pubblico pensato come vero e proprio parco urbano aperto alla città. «Abbiamo cercato di integrare l’università con il parco utilizzando la forma architettonica della corte», hanno spiegato gli architetti presenti alla cerimonia. Sejima e Nishizawa hanno utilizzato facciate trasparenti dalle linee curve che creano continuità tra spazi interni ed esterni, tra gli edifici e le corti rimandano ai tradizionali isolati milanesi. Pensiline dalle forme organiche guidano i pedoni nel parco pubblico proteggendoli dalla pioggia e dal sole intenso.
Tema importante su cui hanno puntato gli architetti quello della sostenibilità come conferma il Rettore della Bocconi Gianmario Verona: «Nella realizzazione del nuovo complesso, l’attenzione alla sostenibilità ambientale è stata massima, come dimostrano le numerose soluzioni innovative impiegate, che garantiscono l’autosufficienza energetica su base annua, l’assenza di emissioni nocive e pompe di calore e gruppi frigoriferi alimentati ad acqua senza consumo fisico della stessa, che viene prelevata e poi restituita al corso d’acqua del Ticinello».