Nel 1999, su un appezzamento di terra tra colline alberate, il collezionista d'arte Christen Sveaas ha inaugurato il parco dell sculture Kistefos. Si trova a circa un’ora di macchina da Oslo, nei pressi di una storica fabbrica di cellulosa sul fiume Randselva. Oggi il parco delle sculture è considerato il più importante esempio del suo genere in tutta la Scandinavia e comprende 46 opere d’arte di artisti/e norvegesi e internazionali, tra cui Tony Cragg, Olafur Eliasson e Anish Kapoor.
Nel settembre 2019 è stata inaugurata una nuova struttura, chiamata The Twist, ideata dagli architetti dello studio BIG - Bjarke Ingels Group che arricchisce l’area di uno spazio espositivo dall’architettura fuori dal comune. Questo parallelepipedo ritorto al centro di 90° e largo 60 metri si allunga dalla sponda più bassa a sud fino alla sponda più alta a nord. Oltre a fungere da ponte, la struttura è una galleria d’arte con 3 spazi espositivi da 1.000 metri quadri complessivi: un ambiente è dotato di una facciata in vetro integrale con una visuale panoramica profonda verso il paesaggio, un altro ambiente è alto 9 metri e privo di luce diurna, mentre l’ambiente "Twist" collega i due spazi e dà il nome alla struttura. Nella parte ritorta tutto viene messo sottosopra: le pareti rispetto al pavimento o al soffitto e viceversa; l’ampia vetrata della North Gallery viene riportata e diventa un sottile lucernario a terminale conico.

Gli architetti sono partiti dal presupposto di dare agli ambienti, all’interno di una struttura così complessa, un aspetto quanto più omogeneo possibile, tagliando qualsiasi dettaglio superfluo che potesse distrarre l’attenzione dalle opere d’arte. Le pareti, i soffitti e i pavimenti sono, quindi, stati verniciati di bianco. Tutta la tecnologia si nasconde agli occhi degli spettatori dietro il rivestimento delle pareti e dei soffitti in listelli di legno bianchi, che richiamano anche un genere di costruzione molto tipico della Norvegia. Il sistema di illuminazione è composto da faretti e wallwasher con lenti Parscan bianchi montati su binari elettrificati bianchi, che, a loro volta, sono incassati in fessure all’interno del rivestimento, ottenute con una fresatura di precisione, tanto da diventare parte integrante degli interni. I faretti Parscan possono essere dotati di ottiche diverse e possono, pertanto, essere adattati con flessibilità alle opere d’arte che si avvicendano nelle diverse esposizioni. I wallwasher con lenti Parscan sono, invece, stati montati su binari particolarmente corti: "questa soluzione ci consente di assicurarci, che non si spostino mai in una posizione sbagliata" afferma la lighting designer Thea Collett dello studio norvegese Light Bureau.

Nella loro interazione con l’illuminazione generale funzionale integrata nel soffitto del museo, gli strumenti di illuminazione a Led ERCO selezionati illuminano gli ambienti e gli oggetti in essi contenuti in modo praticamente uniforme, nonostante sui pezzi d'esposizione stessi venga diretta relativamente poca luce.
"Nel nostro approccio olistico al concept di illuminazione, l’architettura spettacolare, l’arte in essa esposta e l’uomo sono messi sullo stesso piano - ha spiegato Morten Jensen, Country Manager dello studio norvegese Light Bureau -. Con la scelta della tonalità di luce bianco neutro 4000K, siamo riusciti a ottenere un’illuminazione ottimale per gli ambienti espositivi. Ponendo maggiore attenzione all’illuminazione diffusa delle pareti, abbiamo ottenuto un effetto luminoso quanto più uniforme possibile, che, al contempo, sottolinea l’architettura in maniera eccezionale. I faretti scelti e direzionati con attenzione rendono le trame, le forme e i colori dei pezzi d'esposizione vividi".
La decisione di optare per faretti e wallwasher con lenti Parscan per il nuovo museo non è stata presa soltanto per le soluzioni illuminotecniche precisi e flessibili, bensì anche per la loro capacità di mettere l’architettura e l’arte al centro dell’attenzione. L’elevata schermatura offerta dagli apparecchi scelti garantisce ai visitatori un elevato comfort visivo. Gli apparecchi sono, inoltre, disponibili con pacchetti di lumen elevati (2779lm), come si può osservare nell’illuminazione verticale della galleria sud e i suoi ben nove 9 metri di altezza. Non per ultimo, i prodotti ERCO hanno conquistato il cuore degli lighting designer e degli architetti di "The Twist" dal punto di vista estetico: il loro design minimalista e la forma di base cilindrica e sobria consentono ai diversi tipi di apparecchio della gamma Parscan di presentarsi in maniera unitaria e discreta all’interno di spazi espositivi spettacolari.

Scheda progetto
Committente: Kistefos Museum
Architettura: BIG Bjarke Ingels Group, Copenaghen / Danimarca
Partner in Charge: Bjarke Ingels, David Zahle; Project Leader: Eva Seo-Andersen; Project Architect: Mikkel Marcker Stubgaard
Progettazione illuminotecnica: Light Bureau, part of AFRY, Oslo / Norvegia (precedentemente ÅF Lighting)
Architettura di interni: Guy Robertsen
Progettazione dell’impianto: Rambøl1/ Strøm-Hansen
Prodotti: Parscan