area 101 | álvaro siza

architect: Álvaro Siza

location: Porto, Portugal

year: 1975197720052006

Il quartiere di Bouça costituisce di fatto la seconda esperienza a Porto di progettazione con la partecipazione degli abitanti, secondo un programma specifico della SAAL. La prima esperienza era stata il complesso residenziale di Sao Victor (1974-79). Bouça, che anticipa il progetto di Evora, dal punto di vista architettonico può essere considerato, dopo il suo completamento, uno dei progetti di case popolari più riusciti del dopoguerra. La scelta di Siza si avvicina, in questo caso, ai programmi di edilizia sociale olandesi e tedeschi degli anni venti per l’altezza limitata degli edifici, la contiguità degli appartamenti che formano delle schiere e la loro tipologia duplex. Fece tesoro dello studio fatto in precedenza degli edifici di Bruno Taut a Berlino, dal quale dichiarò aver ripreso il rosso sangue applicato alla parte superiore degli edifici, ma anche delle esperienze di Jacobus Johannes Pieter Oud a Rotterdam. A questi archetipi dell’architettura moderna si deve aggiungere la perfetta padronanza di elementi tratti dall’architettura locale, come le scale che portano agli appartamenti che si affacciano sul cortile. L’arte di Siza consiste nel cogliere gli stili di vita in gioco reinterpretandoli mediante elementi personalizzati.

photo by Joao Ferrand

Il complesso parte dall’immenso muro di recinzione, che protegge questa zona dal rumore della strada metropolitana sopraelevata, contro il quale è posta una serie di quattro schiere di edifici. Al limite opposto del terreno, lato strada, si trovano i servizi che formano gli elementi terminali delle schiere, come ”teste” della composizione. Tra di esse dei cortili verdi si aprono su un lato. Il dramma per Siza, fu l’interruzione temporanea della costruzione che si ebbe nel 1977 dopo il radicale cambiamento della politica di edilizia e pianificazione urbana portoghese, ma anche in seguito alla critica e alla successiva interruzione del processo di partecipazione degli abitanti. Fu come se le prospettive aperte grazie ai programmi della SAAL fossero all’improvviso svanite per sempre. Nessuno sembrava più interessato a proseguire il processo avviato, tranne Siza stesso che si rivelò non solo il più costante, ma anche il più affidabile. In effetti i piani d’insieme del progetto, praticamente invariati, furono ripresi, questa volta senza la partecipazione degli abitanti, e rapidamente completati nel 2005, dopo 28 anni di interruzione del cantiere. Una volta completato, il complesso si rivelò un esempio di alta qualità per le abitazioni di edilizia popolare ma anche un riferimento architettonico per Porto, la cui domanda locativa rimane molto elevata. Gli abitanti sembrano soddisfatti e apprezzano la qualità di questo progetto che l’amministrazione non ha saputo riconoscere a tempo debito. Il complesso di Bouça è ormai diventato un punto di riferimento in una città i cui abitanti stanno abbandonando progressivamente il centro. Un esempio che potrebbe fare da apripista ad altri progetti analoghi e invertire l’attuale tendenza.
F.B.

 

progetto: 1975/1976
costruzione: 1977/1978
cliente: Associação de Moradores da Bouça
architetto: Álvaro Siza
collaboratori: António Madureira, Francisco Guedes de Carvalho, Adalberto Dias, Miguel Guedes de Carvalho, Eduardo Souto Moura, Maria Manuela Sambade, Nuno Ribeiro Lopes, José Paulo dos Santos
strutture: João Araújo Sobreira
sistema elettrico: Jorge Malta
impresa: Soares da Costa
progetto: November 2000 - October 2003
costruzione: aprile 2004 - aprile 2006
cliente: Cooperativa Águas Férreas
architetti: Álvaro Siza e António Madureira
collaboratori: Rosário Borges de Pinho, Raquel Paulino, João Cabeleira, Paulo Sousa, Ana Costa e Silva
strutture: João Maria Sobreira (GOP)
impianti idraulici: Raquel Fernandes (GOP)
sistema elettrico: Alexandre Martins, Raul Serafim Costa (GPIC)
sistema meccanico: Raul Bessa (GET)
sistema termico: Raul Bessa (GET)
impresa: FDO
fotografie: Roberto Collovà, Joao Ferrand