architect: Mario Cucinella Architects

location: Bologna, Italy

year: 2017

Il Centro Arti e Scienze Golinelli è una nuova iniziativa a vocazione sperimentale e internazionale progettato da Mario Cucinella Architects. Inaugurato a distanza di due anni dalla nascita dell'Opificio Golinelli, il nuovo centro getta le fondamenta per diventare una vera e propria infrastruttura per la conoscenza e la cultura, un centro dedicato all'educazione, formazione, cultura, ricerca e impresa, prima e unica esperienza di tal genere, nella sua interezza e complessità, in Italia e in Europa. Il Centro è destinato a crescere in quanto la Fondazione avvierà ulteriori lavori di ampliamento nei prossimi mesi, che in un anno porteranno alla realizzazione di un altro spazio di 14.000 mq complessivi di cui 10.000 dedicati agli spazi coperti per le attività.

photo by Rodolfo Giuliani

Il Centro Arti e Scienze Golinelli è uno spazio di “immaginazione e sperimentazione” pensato per offrire una sintesi fra arte e scienza – concepite da troppo tempo come due polarità distanti e tendenzialmente estranee – che costituisce invece uno dei terreni più fertili nei quali rappresentare il futuro.
Dal punto di vista architettonico, il Centro Arti e Scienze Golinelli coniuga funzionalità e valenza estetica. La costruzione di circa 700 metri quadrati, che vanno ad aggiungersi ai 9.000 dell’Opificio consiste in un grande parallelepipedo di 30x20 metri, alto 8, composto da un volume chiuso, fulcro del progetto, una geometria pura semi-trasparente, che nelle ore diurne riflette ciò che ha attorno e si illumina nelle ore notturne. Lo spazio è privo di partizioni o rigide organizzazioni planimetriche per garantire la massima flessibilità di utilizzo ed è avvolto da un involucro esterno leggero e vibrante, una griglia modulare metallica, in alcune sue parti percorribile dai visitatori. Il nuovo Centro non sarà un semplice spazio espositivo: ospiterà infatti un programma pluriennale di iniziative culturali con l’obiettivo di immaginare il futuro e stimolare un insieme di azioni educative, formative e imprenditoriali per i giovani, in linea con il piano di sviluppo pluriennale di Fondazione Golinelli, Opus 2065, per supportare le giovani e giovanissime generazioni nel loro percorso di crescita, con l’idea che l’educazione sia il motore dello sviluppo economico e sociale.

photo by Rodolfo Giuliani

«L’idea di futuro che abbiamo in mente» afferma Andrea Zanotti presidente di Fondazione Golinelli «è quella in cui non ci sarà più posto per una frammentazione che divida la parte ideativa, quella sperimentale e quella produttiva: i luoghi della conoscenza, della sperimentazione e della produzione dovranno necessariamente integrarsi per poter far fronte e sostenere la velocità del cambiamento nella quale siamo immersi. Con il Centro Arti e Scienze Golinelli la Fondazione Golinelli diventa l’ecosistema che si completerà nei mesi a venire con un incubatore riservato non solo ai laureati o a chi ha conseguito un master ma anche ai più giovani, la cui creatività costituisce una risorsa fondamentale. Per corroborarne la crescita, essa dovrà nutrirsi e contaminarsi di formazione, ricerca, capacità imprenditoriale ma anche di sensibilità estetica che da sempre costituisce il marchio distintivo del genio italiano».

photo by Rodolfo Giuliani

L’offerta formativa di Opificio Golinelli ha da sempre come obiettivo quello di ricomporre la frattura, ancora oggi in essere, fra cultura umanistica e scienze. Le stagioni più alte della cultura umana si sono prodotte quando arti e scienze hanno dialogato in modo fecondo, come nel Rinascimento italiano, che ha prodotto una spinta innovatrice e, insieme, una cifra estetica destinate a condizionare i secoli futuri. Il rapporto tra arti e scienze è fortemente radicato nel passato del nostro Paese e Fondazione Golinelli promuove da sempre la cultura come risultato di un’educazione che sposa la tradizione di ricerca umanistica e le più nuove tecnologie. Il nuovo Centro Arti e Scienze Golinelli inaugura con la mostra di arte e scienza IMPREVEDIBILE, essere pronti per il futuro senza sapere come sarà inaugurata 13 ottobre 2017 e in mostra fino al 4 febbraio 2018.

photo by OKNOstudio

Ispirata da un’idea di Marino Golinelli, è prodotta da Fondazione Golinelli e curata da Giovanni Carrada per la parte scientifica e da Cristiana Perrella per la parte artistica. Il progetto dell’allestimento è di Mario Cucinella Architects. Questa è l’ultima di sette esposizioni che hanno indagato temi forti della contemporaneità in modo innovativo, a partire dal 2010, intrecciando l’arte con la scienza. Dopo aver esplorato l’antroposfera, il rapporto tra uomo e tecnologia, le nuove età della vita, le energie della mente, la scienza del gusto, la libertà, è ora la volta del futuro. Il percorso espositivo mette in dialogo opere di artisti contemporanei italiani e internazionali con una serie di exhibit di argomento scientifico, prevalentemente video, lasciando che le suggestioni dell’arte e della scienza aiutino il visitatore a farsi un’idea più ricca e complessa dell’argomento, sviluppando un proprio punto di vista sul futuro che ci aspetta. In mostra opere di: Pablo Bronstein, Martin Creed, Flavio Favelli, Martino Gamper, Tue Greenfort, Ryoji Ikeda, Christian Jankowski, Elena Mazzi con Sara Tirelli, Tabor Robak, Nasan Tur, Tomas Saraceno, Yinka Shonibare MBE, Little Sun ,Superflex, Joep Van Lieshout, Ai Weiwei.