Palazzo Franchetti a Venezia sarà la speciale sede di una mostra dedicata a Zaha Hadid. Per celebrare la carriera dell'archistar recentemente scomparsa, la Fondazione Berengo ospiterà una mostra retrospettiva nel seicentesco Palazzo Franchetti, sul Canal Grande a Venezia.
La mostra, in concomitanza con la Biennale di Architettura di Venezia, esporrà molti dei dipinti, disegni e modelli di Hadid, trasmettendo l'ingegno e il dinamismo dei suoi progetti architettonici in una varietà di supporti, tra cui la fotografia e il cinema.
Attraverso i progetti di Zaha Hadid - costruiti, in costruzione, in fase di sviluppo e non realizzati - la mostra presenterà la ricerca pionieristica che caratterizza il lavoro dello studio Zaha Hadid Architects.
L'architetti direttamente impegnato con la sperimentazione dell'avanguardia russa all'inizio della sua carriera, ha esplorato le tecniche compositive della frammentazione, della stratificazione e della porosità riscontrabili nei suoi progetti e nei suoi dipinti. Le sue prime opere esposte saranno Malevich Tektonic (1976-1977), il progetto del quarto anno della Hadid presso la Architectural Association School di Londra, il Peak Club di Hong Kong (1982-1983, non realizzato); la Hafenstrasse ad Amburgo (1989, realizzato); i Grand Buildings a Trafalgar Square, Londra (1985, realizzato); Victoria -City masterplan per Berlino (1988, non realizzato) e la Cardiff Bay Opera House (1994-95, non realizzato).

1976-77_Malevich's Tektonik_London
1976-77_Malevich's Tektonik_London

Parlando dei suoi dipinti Zaha Hadid ha descritto così il suo processo: "I miei dipinti si sono davvero evoluti trenta anni fa, perché ho pensato che i disegni architettonici richiedessero un maggior grado di distorsione e frammentazione per supportare la nostra ricerca. All'inizio nel nostro lavoro il metodo che abbiamo utilizzato per costruire un disegno, un dipinto o un modello ha portato a nuove scoperte entusiasmanti. A volte non sapevamo a cosa avrebbe portato la ricerca - ma sapevamo che ci sarebbe stato qualcosa, e che tutti gli esperimenti ci avrebbero condotto al perfezionamento del progetto. Potrebbero volerci dieci anni per far evolvere uno schizzo bidimensionale in uno spazio funzionale e infine in un edificio costruito. E credo che questi viaggi siano particolarmente interessanti in quanto non prevedibili. Per esempio solitamente disegnavo con la tecnica delle linee tratteggiate. Questi disegni divennero modelli striati, che poi divennero lo schema per il MAXXI di Roma. Quindi una semplice idea come questa ha richiesto un viaggio piuttosto lungo prima di vedere la propria realizzazione".
Lee connessioni tra tutti i progetti di Zaha Hadid Architects sono evidenti nella successione di questi primi progetti in mostra a Palazzo Franchetti come la BMW Central Building a Leipzig (completato 2005) all'interno di un paesaggio fatto di modelli che integrano tipologie, composizione formale, geografia e cronologia.
Tre i progetti che rappresentano le pietre miliari nella carriera di Zaha Hadid e che saranno esposti in una propria stanza: il Vitra Fire Station (completato 1993) a Weil am Rhein, primo progetto completato Zaha Hadid Architects, il Rosenthal Center for Contemporary Art a Cincinnati (completato 2003), che ha contribuito all'assegnazione a Zaha Hadid del Pritzker Prize nel 2004, ed infine il Museo MAXXI di Roma (completato 2009).
Le fotografie di Helene Binet, catturando l'integrità e la materialità dei progetti dell'archistar, saranno anche questi esposti in un'unica stanza.
La mostra sarà particolarmente interessante per la sua completezza: infatti verranno esposti anche tutti i lavori in corso, compresi i progetti che vedranno la realizzazione nel prossimo anno.

 

Informazioni:
Zaha Hadid a Palazzo Franchetti
Campo Santo Stefano, Venezia
27 maggio – 27 novembre 2016