Nella desertica regione del Negev, nel Sud di Israele, Mitzpe Ramon è una città magica e misteriosa, a circa 200 km da Gerusalemme. Qui c'è il più grande cratere del mondo di origine erosiva, una particolarità che attira turisti da ogni parte del pianeta. Immerse nel paesaggio desertico, dunque, sono sorte negli ultimi anni molte strutture alberghiere, perfettamente inserite in un contesto arido e difficile, vere e proprie oasi di relax e in grado di ospitare turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Progettato dallo Studio Feigin Architects di Tel Aviv, il prestigioso Beresheet Hotel è una di queste strutture integrate nell’orografia del terreno, che cercano di mitigare al massimo la propria presenza nell’ambiente naturale. Proprio per questo è costituito da un blocco principale e da residenze periferiche disposte a raggera, ognuna delle quali dotate di piscina privata.

Tutti i fronti principali dei volumi godono di una vista straordinaria e si affacciano sul canyon che si apre nel deserto, favorendo la totale immersione in un contesto di rara bellezza. Per garantire la massima permeabilità visiva tra interno ed esterno anche il corpo principale è dotato di una grande facciata vetrata con struttura in legno lamellare realizzata da Uniform. Un diaframma leggero ma resistente, una pelle vetrata in grado di proteggere dal caldo ma che allo stesso tempo potesse soddisfare gli obiettivi formali dell’intervento. Il perimetro della facciata segue la scala interna panoramica, che mette in collegamento visivo l’esterno dell’edificio con la hall interna a tripla altezza. La struttura è realizzata in mogano lamellare e si caratterizza per l’adozione di una copertina esterna in legno di mogano lamellare, riferimento alle antiche barche israeliane, che è stata posizionata solo sulle fughe orizzontali di facciata, mentre quelle verticali sono sigillate con il riempimento della fossa tra i due vetri con silicone nero. Legno e pietra sono i materiali d’elezione del progetto, sapientemente utilizzati dai progettisti per trasmettere all’edificio un’eleganza non ostentata e una dimensione estetica in linea con il territorio circostante, al quale si ispira anche dal punto di vista cromatico.

L'intervento è stato realizzato con il sistema Unitherm di Uniform che è un sistema montanti-traversi in legno lamellare con la parte esterna della struttura lignea attrezzata con un estruso di alluminio in grado di accogliere le vetrate di tamponamento. Nel Beresheet Hotel la facciata vetrata è caratterizzata da moduli regolari, rettangoli dimensionati in modo equilibrato, definiti da copertine esterne in legno inserite solo nei profili orizzontali. Il sistema Unitherm in legno-alluminio per facciate continue è pensato per essere costruito e montato con precisione e velocità. È costituito da una struttura portata in rovere lamellare con taglio termico in pvc e profili esterni in alluminio, bronzo o legno. La struttura lignea, oltre a un innegabile valore estetico aggiunto, migliora il livello di comfort termico dell’edificio rispetto a una tradizionale struttura in alluminio, riducendo il surriscaldamento per irraggiamento solare nei mesi estivi e il consumo energetico nei mesi invernali; la facciata continua in legno inoltre garantisce un maggior isolamento acustico e minori dilatazioni dovute alle escursioni termiche nel tempo. L’ampia gamma di profilati, accessori e apribili disponibili per questo sistema consente al progettista o al committente di personalizzare e adattare la struttura alle proprie esigenze.

In questo progetto, l’angolo di facciata, in assenza di montanti terminali, è stato realizzato con il solo posizionamento di una colonna metallica interna, poco invasiva, che permette il collegamento vetro-vetro con la sola sigillatura, conferendo un insieme di leggerezza che volutamente contrasta con la pietra viva esterna delle pareti adiacenti. Dal punto di vista delle performance, la tenuta delle lastre in vetro, oltre alla copertina esterna orizzontale in legno, è coadiuvata anche da accessori sviluppati specificatamente da Uniform per questo progetto, che vengono posizionati a scomparsa nella fuga verticale tra le lastre vetrate. Particolare attenzione è stata rivolta anche alla scelta della vetrata isolante, anch’essa deputata ad abbattere in maniera significativa il carico solare, visto il contesto molto difficile nel quale si inserisce l’edificio.