area 111 | zero volume

architect: Secchi - Viganò

location: Antwerp, Belgium

year: 2004

Il progetto della piazza del teatro si sviluppa attorno a pochi e chiari elementi, 4 sono infatti gli spazi ben distinti tra loro: il giardino a sud, la piazza coperta a nord, il centro commerciale lungo l‘Oude Vaarplaats, lo spazio attrezzato lungo la Meistraat. Il progetto del giardino: un paesaggio creato su tre livelli, tre colori principali, tre volumi. Il livello degli alberi già esistenti crea il primo e più alto volume, un nuovo parco giochi il secondo e, infine, i fiori e il manto erboso il terzo. Il giardino costituisce un‘importante zona d‘infiltrazione da dove l‘acqua piovana, raccolta dalla piazza del teatro, può inserirsi. Le persone sedute sulle terrazze della facciata sud possono godere, grazie alle trasparenze, dello spettacolo della piazza fino alle terrazze delle due tavole calde dei teatri sul lato opposto. Il progetto della piazza si basa sull‘eliminazione delle barriere esistenti. Spazio confortevole e funzionale, accessibile a tutti, la piazza è definita da un‘unica superficie in calcestruzzo colorato, con una pendenza del 2%, che collega le entrate del teatro con il giardino e la Nieuwstad. Un vialetto, accessibile ai disabili, interseca in diagonale la piazza dalla Frankrijklei, dalle fermate dell‘autobus e della premetro, fino ai teatri e alla Meir.
Una parte della piazza è coperta. Il teatro non necessita di una nuova facciata, si ritiene tuttavia che quella esistente, che risale al Brutalismo degli anni settanta, non debba essere lasciata fluttuare nel vuoto di un‘enorme piazza. La copertura serve dunque a creare un rapporto e una proporzione condivisa fra il teatro e lo spazio pubblico. Sostenuta da esili colonne in acciaio che incorporano le luci e l‘acqua piovana, la copertura crea nuove prospettive da e verso la facciata del teatro. La superficie virtuale delle nuove e più lunghe scale di sicurezza, lungo la Meistraat, formano insieme alla copertura un cubo virtuale che si rapporta con il teatro. Il progetto prevede che ciascun lato della piazza assuma un carattere ben distinto. Lungo la Maria Pijpelincxstraat e la Oude Vaartplaats, pavimentate riutilizzando il vecchio lastricato, vengono conservati gli alberi esistenti e se ne aggiungono molti altri senza peraltro diminuire lo spazio adibito a parcheggio. Procedendo verso sud, dalla Maria Pijpelincxstraat, una rampa e una serie di larghi gradini consentono un facile accesso ai ristoranti e alla piazza, quindi una discesa accessibile ai camion diretti al mercato permette di raggiungere facilmente il teatro e la piazza stessa. Il confine a sud-ovest diviene una panchina, la cui altezza diminuisce, fino ad annullarsi una volta raggiunto il lato sud, laddove il livello del terreno aumenta. Gradini, pendenze e dislivelli sono il regno degli skateborder, assidui frequentatori della piazza durante il giorno. Lungo la Meistraat il progetto non prevede interventi sul lato est. Ad ovest, sul lato del teatro, è stato predisposto uno spazio per gli scuolabus, per il carico e lo scarico. Una serie di scale e rampe collega la strada, la piazza e il parcheggio sotterraneo. Un campetto da gioco e un parcheggio per biciclette completano l‘angolo a sud-est della piazza. Le terrazze dei due ristoranti e dei bar del teatro si trovano lungo il confine nord e sud.
Le scale di sicurezza pre-esistenti sono state demolite e sostituite da una nuova scalinata che consente di organizzare al meglio l‘uscita dai diversi livelli dei teatri. Un primo gruppo di scale si trova lungo la Maria Pijpelincxstraat; il secondo dà vita a una struttura in metallo leggera sulla piazza, che crea un confine virtuale sul lato est. Tale struttura si presta a diversi utilizzi, ad esempio come scenografia di un teatro all‘aperto.

Bernardo Secchi (1934) Professor of urbanism at Venice School of Architecture, Bernardo Secchi was professor at the Geneva School of Architecture, in Leuven, Paris, Rennes and Zurich and, from 1975 to 1982 Director of the Milan School of architecture; Doctor honoris causa at the University Mendes France, Grenoble, 1994; Grand Prix d’Urbanisme 1994; Mellon Senior fellow at the Canadian Centre for Architecture, Montréal, in 2008. Author, with Paola Viganò, of the plan for the Pescara region (1990), and La Spezia (1988-1993), of the plans for Jesi (1987), Siena (1990), Bergamo (1994), Prato (1996), Brescia (1999), Pesaro (2000), Antwerp (2006) and for the historical centre of Ascoli Piceno (1993), of numerous projects on urbanism and architecture: for the rehabilitation of the IP refinery at La Spezia (1989), for the Sécheron district in Geneva (1989), for HLM zones in Vicenza (1992). The design and realisation of the new Cemetery in Kortrik (Belgium)(1997),a project for the "Rectangle d'or" in Geneva (2000), that is the part of Geneva in which the airport is located, a project for the harbour of Genova (2001) and a plan for the Euromed zone in Marseille (2001, a project for the rehabilitation of a “grand ensemble” in Rouen (2002).
Paola Viganò is an architect and urbanist, has a PhD in Architectural and Urban Composition and is Associate Professor in Urbanism at Università IUAV of Venice. Guest professor in several European schools of Architecture she is in the Board of the PhD in Urbanism at IUAV. In 2005 she is one of the founder of the European Postgraduate Master in Urbanism EMU focused on the centrality of design in the urban and territorial process and reflection. She is today member of the Executive and Educational Boards of EMU where she also teaches. Since 2004 she is part of the scientific committee of the International PhD Seminars organised by the same schools and is “expert” for the French Ministry of Culture for the research “Grande échelle”.