Arriva a Milano The Danish House: un 'concentrato' del design danese e della sua filosofia, basata – da decenni – sulla volontà di mettere al centro l'uomo e i suoi bisogni. Nel contesto di ReCOLLECTABLE 2022, la collettiva di design firmata da Rossana Orlandi e ospitata nella sua galleria in occasione della Milano Design Week 2022, appuntamento quindi con la creatività danese, spaziando fra arredi e complementi, fra pezzi iconici – come le lampade  di Louis Poulsen o gli animali in legno disegnati da Hans Bølling negli anni Cinquanta – ed esempi di innovazione e sostenibilità, dai tessuti africani declinati in stile danese di Mumutane, alle fibre riciclate e riciclabili lavorate da Gabriel.
Un panorama articolato e che abbraccia diverse 'categorie' del progetto, mantenendo però un approccio olistico: "la mostra permetterà ai visitatori di immergersi in un'esperienza unica dove semplicità, funzionalità ed estetica sono al centro della nostra tradizione di design e artigianalità senza tempo", dichiarano gli organizzatori.
Il progetto per The Danish House è nato dalla collaborazione fra la Reale Ambasciata di Danimarca a Roma, la Confederazione dell'Industria Danese, VisitDenmark e Creative Denmark, società non profit, nata da una partnership fra pubblico e privato e che promuove la creatività danese a livello internazionale.
Le tredici aziende partecipanti danno il via a un viaggio attraverso la progettazione nordica, per conoscere più da vicino il loro approccio al design e le loro prospettive future.

Architectmade

Duck&Duckling, Oscar, Bobby & Rufus di Hans Bølling, ma anche i tre Bird di Cristina Vedel sono ormai delle piccole e divertenti icone per i danesi: oggi è Architectmade a continuarne la diffusione, parallelamente ad altri esempi storici del design nordico, fra cui gli orologi da parete e le ciotole che Finn Juhl disegnò negli anni Cinquanta, o i candelabri di Peter Karpf.

Bang&Olufsen

Portano le firme di David Lewis e Jacob Jensen, i prodotti di maggior successo di Bang&Olufsen, ma rappresentano il risultato di un lavoro di squadra, in cui i tecnici collaborano con i designer per migliorare l'idea originale del processo creativo. In questo caso, infatti, "il linguaggio del design si esprime nella meccanica, ossia nei materiali, nella superficie, nella finitura e nella forma, nell’aspetto e nelle sensazioni", dichiara l'azienda.

Carl Hansen & Son

The Danish House farà spazio anche alle collezioni di Carl Hansen & Son, azienda nata nel 1908 e che rappresenta la combinazione tra semplicità, estetica e funzionalità abbinate all'uso di materiali di prima qualità. Attraverso la proposta di numerose riedizioni, Carl Hansen & Son ha dato spazio a firme autorevoli del design danese, fra cui Hans J. Wegner, Kaare Klint, Arne Jacobsen, Børge Mogensen, Nanna Ditzel, Vilhelm Lauritzen, Fabricius Kastholm, Ole Wanscher and Poul Kjærholm. Oggi si allarga proponendo anche una collezione per outdoor capace di mantenere 

Ferm Living

Sustainability in Mind: è questo il primo capitolo del volume in cui Ferm Living, azienda fondata nel 2006 da Trine Andersen dedicandosi alla carta da parati e oggi diventata una realtà internazionale e in grado di arredare un'intera casa, introduce il proprio operato. Ecco, quindi, una serie precisa di protocolli da seguire in termini di filosofia del progetto, di qualità, materiali, packaging, overstock, produzione. Sono sette i protocolli rispettati, sempre in termini di certificazioni ambientali, e si parla anche ci ciclo di vita e di 'diversity & inclusion' a proposito di dipendenti.

Gabriel

Un esempio concreto quando si parla di sostenibilità: la collezione Blend, di Gabriel, è composta da tessuti realizzati al 100% in poliestere riciclato post-consumo, lavorato in modo da dare l'effetto del tessuto in lana. Disponibili in 24 colori mélange e con 100mila come ratinò di resistenza nella scala Martindale, i tessuti Blend – certificati EU Ecolabel e Standard 100 Oeko-Tex – vengono anche prodotti attraverso un processo a ridotto consumo di energia.

Helene Blanche

Dopo un percorso di studi internazionale, con tappa alla Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, Helene Blanche ha sviluppato la propria creatività concentrandosi sui tessuti per carte da parati (e altro), in cui combina il suo percorso fuori dai confini danesi con le tradizioni storiche del suo paese, in un insieme di decori e colori eleganti e leggeri.

House of Finn Juhl

Architetto, interior e product designer, Finn Juhl (1912-1989) è uno dei maestri del design danese e arriva alla Danish House di Milano attraverso House of Finn Juhl, azienda che ne ha raccolto l'eredità e che ripropone una collezione di 40 oggetti d'arredo disegnati da lui. Spazio, quindi, a poltrone, sedie e divani super colorati e confortevoli, in linea con lo stile degli anni Cinquanta ma realizzati con materiali e sistemi contemporanei

Louis Poulsen

Partecipa al progetto voluto da Rossana Orlandi anche Louis Poulsen – oggi parte di Design Holding – e che ha cominciato la propria storia nel 1874 mantenendo costante fino ad oggi il legame secondo cui la forma segue la funzione. Hanno seguito questa 'regola' tutti i designer che hanno collaborato e collaborano con l'azienda: Poul Henningsen, Arne Jacobsen, Verner Panton, Øivind Slaatto, Alfred Homann, Oki Sato e Louise Campbell.

Mernøe

Giovanissima – è nata nel 2021 – e fondata da due fratelli e da loro padre, Mernøe arriva a Milano con le sue lampade. Morten Mernøe, il padre ingegnere, le ha disegnate; i fratelli Jacob e Ulrik si occupano invece della parte operativa dell'azienda. Esposte in gallerie di design internazionale e alla Royal Danish Library, le lampade portano avanti la tradizione fatta di tratti pure e volumi semplici.

Mumutane

Maria Kastrup Lausten, di Aarhus, ha fondato Mumutane, azienda certificata B Corp e che – usando tessuti tinti a cera e acquistati direttamente in Africa – realizza cuscini e accessori tessili per la casa, combinando la filiera sostenibile danese con l'uso di materiali originali africani. "Sottolineiamo l'importanza della collaborazione fra culture e confini e creare prodotti con uno scopo è per noi grande fonte di ispirazione; speriamo di raggiungere maggiore coerenza nel mondo e fiducia fra le persone", racconta Maria Kastrup.

Muuto

'Muuto x Rossana Orlandi' si presenta così: "estetica duratura, funzionalità, artigianalità e un'espressione onesta: espandiamo questa eredità con materiali, tecniche e un pensiero creativo audace che guardano al futuro, perché la nostra ambizione è quella di offrire nuove prospettive sul design scandinavo". Per farlo, il percorso di Muuto prevede di incaricare designer di fama internazionale per le nuove proposte e di affiancarli al team interno, in modo da garantire la costante presenza della vena scandinava.

Royal Copenhagen

The Danish House fa spazio anche alla tradizione e alla storia: le porcellane di Royal Copenhaghen – fondata nel 1775 – arrivano a Milano, raccontando l'artigianalità scandinava e le sue prospettive: "possedere un Royal Copenhagen è come possedere un piccolo pezzo della storia danese: ogni collezione viene creata per trascendere i trend e per essere passata da generazione in generazione".

Studio Roso

Sophie Nielsen e Rolf Knudsen lavorano come un duo dal 2010, anno di fondazione di Studio Roso, con cui hanno disegnato e prodotto un'ampia serie di prodotti e scenografiche installazioni. A Milano portano alcune delle loro creazioni di maggior impatto, dal Cube Table in vetro alla lampada-scultura in Led Mad Scientist.