Linea Light Group, dopo l'acquisizione di inizio 2019 del brand Stilnovo, è pronta ad affacciarsi sul mercato con nuove collezioni. A chiusura di un anno intenso e positivo in termini di crescita e fatturato, Linea Light Group pone un altro importante tassello nella sua strategia di sviluppo per il 2020. I prodotti di Stilnovo, il brand di illuminazione che ha dominato la scena fin dal 1946, anno della sua fondazione a Milano a opera di Bruno Gatta, e che è stato acquisito a inizio anno dal Gruppo di Treviso, sono pronti a riprendersi la scena e a riaffacciarsi sul mercato.
Ed è proprio con la collezione Stilnovo meets MA[&]DE che la storicità dell'azienda, nata nel 1946 a opera di Bruno Gatta, incontra la tecnologia di Linea Light Group: il risultato è un catalogo in cui design e carica espressiva diventano portatori di innovazione e cultura.
Stilnovo meets MA[&]DE è la sintesi di un lavoro di ricerca e sperimentazione con radici ben salde e partnertship con grandi maestri del design. La stretta collaborazione con personalità del calibro di Giovanni Luigi Gorgoni, lo Studio D’Urbino-Lomazzi e Ignazia Favata, assistente e custode del pensiero del grande Joe Colombo, unitamente allo studio di bozzetti originali e pezzi risalenti agli anni Sessanta e Settanta, hanno permesso di ridare vita a una collezione di grandi classici Stilnovo.
Ai classici si affiancano le novità MA[&]DE, prodotti fortemente innovativi dal design tecnologico e mai fine a sé stesso, dalle linee minimali ed eleganti. La cura per i minimi dettagli, la ricerca dello snodo perfetto e di un movimento sempre fluido delle parti mobili, l’impiego di tecnologie non invasive permettono alla collezione MA[&]DE di anticipare nuovi trend sia estetici che materici.
Il risultato è Stilnovo meets MA[&]DE: una serie di lampade adatte agli ambienti più moderni, dove “meets” rappresenta l’incontro perfetto tra le due realtà. La possibilità di mixare grandi classici a prodotti contemporanei diventa la chiave di lettura dei nuovi spazi, sia abitativi che contract.
