5. Tecla bagno designCambiamenti a volte rapidi e evidenti, a volte lenti e impercettibili, ma comunque forti e caratterizzanti caratterizzano la nostra società. Si tratta di mutamenti che riguardano non solo la territorialità ma anche l’individuo, il proprio rapportarsi al mondo, la quotidianità, la collettività.

Questi cambiamenti portano a profonde modifiche dei comportamenti e delle aspettative,  che spesso introducono ad altri processi  di maggiore complessità e stratificazione oppure, nel nome dell’innovazione si possono misurare attraverso elementi definiti come la velocità, l’immaterialità e la connessione. L’innovazione passa dal cambiamento; si cambia se si pensa al futuro con determinazione, con un’apertura alle possibilità.

E cosa succede agli showroom? Anche essi sono luoghi in costante mutamento, nei quali il professionista, figura che non sfugge alle evoluzioni delle forme e delle modalità del lavoro, cerca la connessione perfetta tra aspettative e risposte.

Nella panoramica attuale abbiamo una diversificazione di mutazioni.

Nello showroom monomarca l’azienda è direttamente coinvolta nella realizzazione di uno spazio che la rappresenti e la identifichi, uno spazio che la renda “visibile”, dove gli interlocutori cambiano, si intrecciano molteplici attività non necessariamente finalizzate alla vendita, ma con l’obiettivo di proporsi, promuoversi ed inserirsi come “luogo attivo” nella città; nell’exhibition room la priorità è creare uno “spazio su misura” per i professionisti, un luogo che diventi location per eventi, workshop, corsi, laboratori od altro, dove l’oggetto esposto contestualizza il luogo diventando oggetto di studio e di approfondimento. I rivenditori classici di diversi marchi che nel mutamento hanno individuato la chiave del successo, sono quelli che si sono trasformati da punti vendita a “luoghi con consulenti qualificati” per supportare la ricerca dell’oggetto che meglio risponda ai requisiti tecnici, funzionali ed economici richiesti dall’interlocutore nel primo step, con un servizio aggiuntivo di assistenza a 360° nel post vendita. E poi c’è il web,  attraverso il quale le aziende ed i punti vendita si sono inseriti nella quotidianità di ogni singolo individuo “connesso al pianeta”; le vetrine virtuali sono sempre più emozionali ma al contempo fortemente didascaliche ed esaustive, contraddistinte da una velocità di lettura e da una chiarezza di linguaggio. A volte si tratta di uno spazio puramente informativo, che mira a fornire ulteriori conoscenze prima di rimandare al punto vendita locale, a volte invece prosegue con lo step dell’acquisto online che offre il plus di poter effettuare l’acquisto con comodità e senza limiti di orari.

E domani? Quale sarà il mutamento successivo di questi luoghi materiali e virtuali?