Elementi cubici in legno massello. Da qui è partito Kengo Kuma per la realizzazione del sistema d'arredo modulare Koushi. Perfetta sintesi fra design d'autore e personalizzazione, la collezione rappresenta una novità assoluta nel mondo Salvatori destinata a cambiarne il paradigma del lusso, ispirata alle dinamiche epocali che hanno rivoluzionato il modo di vivere la propria abitazione.
I cambiamenti avvenuti nelle casa di tutto il mondo durante gli eventi degli ultimi due anni hanno trasformato il ruolo che la nostra dimora ha per noi: confinati improvvisamente dentro le quattro mura domestiche, abbiamo sentito la necessità di ambienti più flessibili, da modellare e rimodellare in base alle nostre esigenze.
La risposta a questi bisogni viene da una lunga tradizione architettonica che ha fatto della modularità e dell'impermanenza i suoi tratti distintivi, quella giapponese. Storicamente gli spazi erano definiti dal tatami, la tipica pavimentazione giapponese costituita da pannelli rettangolari di dimensioni standard, e dai divisori scorrevoli in legno e carta, che plasmavano gli spazi in base alle necessità del momento. Il tema della modularità ha percorso le correnti architettoniche del Sol Levante fino ai giorni nostri, dove viene ripreso e rielaborato da Kengo Kuma in questa collezione.

Caratteristica peculiare di Koushi è l'estrema libertà di interpretazione. I moduli nascono come collezione bagno trasversale per privati e contract e possono accogliere specchi e lavabi, oltre a definire cassetti, ripiani e scomparti per riporre gli oggetti. Questo avviene grazie a un sistemi di listelli in legno di rovere e nodi di giunzione in metallo, che si integrano con pannelli in pietra naturale, tessuto e legno per dare vita a innumerevoli composizioni. Ma libertà significa anche uscire dalla collocazione iniziale e reinventarsi per gli altri ambienti della casa: ecco che Koushi diventa anche un coffee table, una libreria o una parete attrezzata, cambiando assetto in lunghezza, altezza e profondità. Dopotutto, il nome stesso vuol dire "reticolato" in giapponese, e non si pone limiti di spazio o di collocazione.

Il sistema modulare pone grande attenzione al ruolo di ogni materiale in associazione agli altri. Ognuno dei materiali coinvolti è usato nel modo migliore e valorizzato; la scelta del materiale giusto completa e risolve il sistema di associazioni. La personalizzazione è alla base del concept di questa collezione. È come creare un vocabolario attraverso la scelta dei materiali, una grammatica attraverso le loro associazioni, in modo che gli altri possano usare questo sistema per esprimere la loro volontà.