architect: Vudafieri-Saverino Partners

location: Milano

year: 2019

Un ristorante nuovo che porta sulla scena milanese un concetto di cucina circolare, semplice e autentica: Røst riscopre i sapori della tradizione, dei tagli poveri e dei cibi dimenticati. Si trova al numero 3 di via Melzo, diventata in breve tempo la nuova food street del distretto di Porta Venezia. Il progetto è curato dallo studio Vudafieri-Saverino Partners  che ha saputo realizzare un luogo caratterizzato da essenzialità, semplicità e verità.
Esteso su 65 metri quadri, lo spazio è pensato come un luogo raccolto, tra tradizione e modernità, proprio come la cucina proposta dalla cuoca Lucia Gaspari. L’ambiente si presenta semplice, senza finzioni o artifici: l’obiettivo è mettere al centro il rapporto dell’ospite con il cibo, creando un ambiente capace di accompagnare l’esperienza gastronomica con discrezione e sobrietà. I toni sono caldi, dominati dal colore rosso Marsala, che rimanda al rapporto fondamentale con il vino e la terra. L’uso della materia è attento e limitato, ridotto a poche tipologie di base (calce, ottone, rovere) quasi fossero gli ingredienti di una ricetta in menù.

Il ristorante, affacciato su via Melzo con due vetrine, si trova ai piedi di un edificio della vecchia Milano, in un locale appartenuto per anni a un negozio di ricambi d’auto. All’interno si compone di due spazi: la sala principale che gravita attorno al banco bar e un ambiente di dimensioni più piccole che si affaccia sulla cucina, pensato per vivere a pieno il rapporto con il cibo, fin dalla sua preparazione. Affrescate a calce, le pareti presentano due tonalità, la più scura delle quali va a creare una sorta di boiserie irregolare che costituisce una linea d’orizzonte. Gli stessi colori sono ripresi nel rivestimento in ceramica della cucina e della saletta adiacente. Il tema dell’arredo è caratterizzato dalla milanesità: materiali nobili come marmo, ottone, velluto e pelle caratterizzano senza sfarzo l’ambiente, in contrasto con i muri in calce e il pavimento. All’ingresso, una grande parete mette in scena i protagonisti del ristorante: è il Wall of Fame, 16 piatti in ceramica, ognuno raffigurante un produttore delle materie prime di cui si forniscono la cucina e la cantina, disposti nello spazio a disegnare la ø di Røst.
Dal lato opposto, il banco bar si distingue per il lungo top in rovere massello e il rivestimento verticale, composto da profili di ottone naturale a sezione diversa. Legno e ottone sono materie in divenire, che mutano in relazione all’uso e al passare del tempo, in un percorso costante che ben rappresenta i valori di Røst. Sopra il banco galleggia una grande bottigliera sospesa, in ottone e vetro.

Il valore delle preesistenze è testimoniato dalla scelta di conservare il pavimento originale, un seminato in tozzetti di porfido. Temi cari a Vudafieri-Saverino Partners, la continuità con il passato e il rapporto con le memorie, che trovano inedita espressione nel lampadario della saletta, disegnato da Tiziano Vudafieri. Realizzato assemblando nel diffusore fanali di vetture di diverse epoche, rappresenta un omaggio alla storia del negozio di ricambi d’auto che da sempre abitava lo spazio. Luminoso e intimo al contempo, Røst ha già il sapore di un luogo vissuto: come se da sempre fosse parte del paesaggio di quartiere. Il ristorante si racconta anche grazie alla grafica originale e distintiva, ideata e sviluppata dall’agenzia creativa 150UP. Un’identità visiva che rielabora gli elementi della tradizione culinaria e i volti dei produttori che sono alla base della cultura gastronomica di Røst.
Alle spalle del banco bar, nella parete cieca nascosta alla vista del pubblico, si nasconde un’opera dell’artista Roberto Coda Zabetta - Terrazzo - che si riflette in un gioco di specchi dagli infiniti rimandi. Una “tenda di colori” che costituisce un adattamento architettonico e cita altri lavori dell’artista portando con sé i segni di altri luoghi e significati.
Zabetta racconta: “Un lavoro dentro a un lavoro. Mi piace pensare, che il grande dipinto realizzato per Napoli, possa avere altre vite. Taglia, cuci e via...”
La pittura, nata dal confronto con la vastità di Napoli, si offre nel piccolo spazio di Røst a una lettura più intima, ma altrettanto intensa. L’esplosione di colori accesi ispirati dall’energia del capoluogo partenopeo si ritrovano e si amplificano come possibili visioni di mondi o di particelle di mondi non visibili.
Røst è la storia di un viaggio e di una scoperta. Viaggio nel gusto e nei territori di produzione, per scoprire le storie di chi si dedica con passione a coltivare, allevare e produrre cibi, rispettando i tempi della natura.

 

Scheda progetto
Superficie totale di intervento: 89 mq
Superficie ristorante e bar: 63 mq
Progetto: Vudafieri-Saverino Partners, Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino
Design team: Alice Brunello
Arredi (sedie, sgabelli, tavoli, librerie het): 100X100 Group srl
Lampade a sospensione su tavoli: disegno Vudafieri-Saverino Partners
Lampada saletta: disegno Tiziano Vudafieri
Bancone: realizzazione 100X100 Group srl su disegno Vudafieri-Saverino Partners
Panca per esterni: su disegno Vudafieri-Saverino Partners
Mobile bagno: disegno Vudafieri-Saverino Partners
Attrezzature cucina: Menconi srl
Pareti: Filippo Falaguasta
Rivestimenti: Minimal48