Milano, 3 aprile 2023 – Al via “Progettare futuri possibili”, straordinario percorso biennale ideato da Fondazione Franco Albini e Franco Albini Academy e promosso e sviluppato con Rubner Haus, in collaborazione con Studio Albini Associati, Scuola del Design del Politecnico di Milano e Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni (AUIC) Politecnico di Milano, allo scopo di rilanciare una nuova cultura del progetto nella contemporaneità, sperimentare soluzioni costruttive innovative in legno e offrire una piattaforma di visibilità ai giovani talenti.
Con il patrocinio di ADI Associazione per il Design Industriale, Ordine degli Architetti di Sassari, Salone del Mobile.Milano e con il supporto di Triennale Milano, il percorso si apre con il lancio di un Concorso per la progettazione di una struttura in legno leggera, innovativa, sostenibile, riciclabile, dal design forte che valorizzi le performance costruttive del legno, e allo stesso tempo, trasformabile, versatile, modulare. Seguirà poi una settimana di workshop a Casa Albini in Sardegna dove i 3 vincitori del Concorso verranno condotti a esplorare un nuovo approccio alla progettazione attraverso tecniche interdisciplinari e il Metodo Albini che li porterà a scomporre i singoli progetti in parti, cercare l'essenza di ognuno e ricomporli in un unico progetto collettivo nato in co-creazione.
L’ultima tappa del progetto è per l’anno prossimo quando un prototipo della struttura in legno nata in co-creazione, verrà realizzato da Rubner Haus e portato in mostra durante la Design Week 2024 per poi trovare la sua collocazione stabile presso Casa Albini.
“Casa Albini è nata dal bisogno di aprire gli orizzonti in tempo di Covid, di creare un luogo in cui tornare a incontrarsi ispirati dalla cultura del progetto e dagli orizzonti sconfinati dei cieli sardi – sottolinea Paola Albini presidente di Fondazione Franco Albini e founder della Franco Albini Academy - E’ un po' un sogno che si realizza, una casa in cui far confluire progetti che riflettano sul tema dell’innovazione e della sostenibilità, dando risposte ai bisogni del contemporaneo e visibilità ai giovani talenti. Questo progetto e questo incontro fortunato con Rubner Haus, con il Politecnico di Milano, l’Ordine degli architetti di Sassari e questi straordinari partners istituzionali, ha permesso a questo format di prendere vita per lasciare un primo segno di quella che nel tempo potrebbe diventare una cittadella dell’innovazione immersa nella natura a disposizione della collettività. Una manifestazione concreta di progetti che coinvolgono istituzioni culturali, accademiche, aziendali e mediatiche e sono l’esito dell’applicazione sul campo del Metodo di questo straordinario Maestro che è stato Franco Albini. Un Metodo che è una segnaletica di orientamento per una progettazione che nasce dalla capacità di collaborare e co-creare soluzioni.”
“I futuri possibili sono desiderabili quando rispondono ad uno scopo, sostenibile e valoriale, come potenziare i luoghi, attivare le comunità locali, collaborare per realizzare, insieme, soluzioni. – dice Francesco Zurlo, Preside della Scuola di Design del Politecnico di Milano - Il concorso promosso dalla Fondazione Albini parte da questo obiettivo valoriale per creare prototipi di futuri desiderabili. Lo fa a partire dallo straordinario insegnamento senza tempo di Franco Albini: cercare l’essenza delle cose è atto creativo perché consente di entrare nella struttura delle cose stesse e comprenderle per poi ricomporle trovando una ragione che sia non solo funzionale ma anche sociale e culturale. In più il confronto con una materia come il legno realizza compiutamente questo obiettivo perché materia viva che apre a nuove prospettive dell’abitare e del costruire sostenibile e che diventa la realtà principale di questo esercizio per giovani progettisti scelti nella professione e nelle scuole di Architettura e Design del Politecnico di Milano”.
"Forte, tattile, esteticamente attraente – aggiunge Martin Oberhofer, amministratore delegato di Rubner Haus - il legno è essenziale in un'epoca di consumo eccessivo e cambiamenti climatici, grazie al suo basso impatto sull'ambiente e al fatto che può essere facilmente riciclato. Questo progetto vuole chiamare le nuove generazione di architetti a riflettere sulla necessità di porre fine all'attuale cultura usa e getta esplorando le performance strutturali, estetiche e sostenibili di questo materiale. Costruire in legno significa partecipare attivamente alla transizione ecologica e farsi portavoce di un metodo di costruzione che può ridurre della metà le emissioni di CO2 degli edifici. Secondo uno studio condotto dal Built Environment Department, School of Engineering, Aalto University, Espoo, Finland , l'energia incorporata degli edifici in legno è inferiore del 28-47% rispetto a quella degli edifici in cemento e acciaio. I valori medi e mediani delle emissioni incorporate sono 2,92 e 2,97 per il legno, 4,08 e 3,95 per il cemento e 5,55 e 5,53 GJ/m2 per gli edifici in acciaio. Un dato importante se si considera che, secondo l’International Energy Agency – IEA , il 2023 potrebbe essere l’anno della storia umana con la più alta concentrazione di emissioni di CO2 nell’atmosfera.”
Il Concorso
Dedicato a giovani architetti under 35 e agli studenti dell’ultimo anno di Scuola del Design del Politecnico di Milano e Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni (AUIC) Politecnico di Milano, con il supporto mediatico di Professione Architetto, il Concorso sfida i partecipanti nella progettazione di un luogo polifunzionale che favorisca “l’incontro” e sia in grado di accogliere attività interdisciplinari di integrazione tra corpo e mente (es: team building, yoga, mindfulness, attività creative), come anche attività culturali con fini educativi e di intrattenimento (es: piccole esposizioni, proiezioni, performance), o piccoli esercizi commerciali (es: bungalow per glamping, flagship store, modulo emergenziale). Entro la prima settimana di giugno 2023, una Giuria d’eccellenza selezionerà i 3 progetti più meritevoli che il 15 giugno 2023 verranno premiati in una cerimonia pubblica presso Triennale Milano.
Il primo appuntamento per i partecipanti al concorso è per il 13 aprile alle 18.30 su fondazionefrancoalbini IG per il MeetUp “Progettare futuri possibili” in cui il progetto verrà introdotto da Paola Albini e un ingegnere di Rubner Haus spiegherà nel dettaglio il funzionamento del sistema a incastro Blockhaus.
Il Workshop
Casa Albini è un luogo di ispirazione e bellezza immerso nella straordinaria cornice della Gallura in Sardegna e una casa museo arredata interamente con i mobili del Maestro Franco Albini rieditati da Cassina, Knoll, Arflex, Bonacina 1889, Nemo, Officina della Scala, Codice Icona, Exteta, Sika Design. È qui che i tre vincitori del Concorso trascorreranno 7 giorni intensivi in cui Franco Albini Accademy, con il supporto tecnico degli ingegneri di Rubner Haus, li accompagnerà in un percorso esperienziale e interdisciplinare per dar vita, attraverso un processo di scomposizione, ricerca dell'essenza, ricomposizione, verifica e responsabilità sociale, a un unico progetto collettivo di co-creazione.
In una sorta di Reality della Creatività, l'esperienza verrà documentata in una VideoSerie che mostrerà l'evoluzione del pensiero durante tutto il percorso, tra lavori di team building, confronti con esperti, ispirazioni in natura, incontri con artigiani e personalità locali che condivideranno la cura del dettaglio tramandata attraverso la tradizione.
La mostra durante la Design Week 2024
Il progetto collettivo nato in co-creazione verrà poi realizzato da Rubner Haus e l’installazione verrà portata in mostra in una delle location più rinomate durante la Milano Design Week 2024. Subito dopo la mostra, coerentemente alla filosofia di Rubner Haus e di Franco Albini della durabilità e del riuso, l’installazione verrà collocata presso Casa Albini, vetrina di visibilità e fulcro di azioni progettuali e manifestazioni artistiche in programma dal prossimo autunno.
Per aggiornamenti e maggiori informazioni:
https://www.fondazionefrancoalbini.com/casa-albini-4/
IG fondazionefrancoalbini