architect: Park Associati

location: Milano

year: 2020

Design, tecnologia e food experience si incontrano nel nuovo Prima Café, nuovo destination point di corso Garibaldi a Milano, realizzato da Prima Assicurazioni, la tech company fondata da Alberto Genovese. Firmato da Park Associati, Prima Café è un progetto ambizioso e consapevole che vuole trasmettere un segnale positivo, in un momento in cui le migliori energie di tutti sono convogliate per ripartire, e porsi come modello per offrire una nuova esperienza di normalità oltre l’emergenza che ci stiamo lasciando gradualmente alle spalle. Prima Café è concepito come uno spazio interamente dedicato al tempo ritrovato e alle emozioni, che si ispira ai valori di dinamicità e innovazione della tech company. È un locale che si trasforma nel corso della giornata, un luogo in cui si incontrano attività diverse, con un ricco programma di iniziative. Il team di Park Associati, guidato da Filippo Pagliani e Michele Rossi, ha sviluppato un concept basato sull'esperienza gastronomica originale e multisensoriale.
Mangiare, lavorare, incontrare persone e divertirsi, in assoluta sicurezza e in un momento in cui la gente ha bisogno di energia positiva. Racchiudere tutto questo in un unico luogo, che si trasforma a seconda delle necessità e dei diversi momenti della giornata, è stata una bella sfida progettuale, ma l’ampia flessibilità degli spazi ci ha permesso di adattare facilmente il locale alla nuova normalità, mentre guardiamo avanti e ci lasciamo indietro l’emergenza. Infatti con il progetto abbiamo ribaltato completamente il binomio funzioneestetica, per creare un’identità fluida che accompagna la metamorfosi del locale. Durante il giorno è uno spazio luminoso e dinamico, di notte entra in gioco un’istallazione di luci che crea l’atmosfera di un club: lavorare sull’incontro di questi due opposti è stato molto stimolante” ha raccontato Filippo Pagliani.

©Andrea Martiradonna

Per il concept del locale, che si sviluppa su 190 metri quadri, gli architetti hanno individuato nella natura tecnologica dell’azienda, fatta di intelligenza artificiale e analisi dei big data, un forte parallelismo con l’arte cinetica che consente di creare ipnotiche sequenze di forme o colori. Con grande attenzione alla cura dei dettagli, è nato uno spazio dinamico, in cui le pareti, concepite come superfici tridimensionali modificano la percezione degli ambienti a seconda dei diversi punti di vista e orari del giorno, grazie anche al riflesso della luce naturale. Si tratta di un nastro plissettato a doppia finitura che abbraccia l’ambiente regalando una sfumatura viola o una preziosa specchiatura brunita.
Oltre alla parete cinetica, il progetto d’illuminazione, realizzato ad hoc in collaborazione con iGuzzini, è l’altro elemento che caratterizza il locale. Una cascata di circa 600 tubi trasparenti e riflettenti, illuminati da un proiettore led, crea un’onda luminosa che si propaga in tutto il locale, richiamando opere di Neon Art. L’intensità e il colore della luce vengono modificati per dare ritmo alla giornata in base a una programmazione di light design messa a punto secondo i principi del ritmo circadiano: la luce artificiale tiene conto del ciclo biologico dell’uomo per garantire il massimo benessere. Questo luogo ideato sull’ibridazione delle funzioni e sulla trasformazione delle stesse punta su una forte disruption concettuale, che si traduce nella scelta degli arredi da catalogo e prodotti custom made. Morbidi divani destrutturati, poltroncine avvolgenti, sedie minimal-rétro e sgabelli, tutti diversi, convivono in un unico grande ambiente per creare una piacevole disomogeneità che favorisce la convivenza consapevole di molte attività: svago, lavoro, food. I materiali tessili, che comprendono anche l’estetica glamour dei velluti, e i pellami si incontrano in un gioco di stratificazioni che valorizza la tridimensionalità, la dinamicità, la famigliarità dello spazio.
Le diverse sfumature di blu della resina dei pavimenti si confondono e si fondono in una dimensione fluida; i colori freddi dell’indaco, del carta da zucchero, del petrolio e dell’ametista si animano nelle coloriture del ferro crudo e delle finiture bronzate per scandire il ritmo del locale. Il viola aggiunge un deciso tocco di carattere attraverso elementi luminosi sulle vetrine e non solo. In questa polivalenza ed ecletticità, ognuno trova la dimensione che preferisce per lasciarsi accompagnare in un’esperienza di piacevolezza, benessere, informalità.
Prima Café è stato progettato con l’obiettivo di soddisfare diverse esigenze, non solo quella legata al consumo di cibo. Oggi, sempre più spesso, la vita privata, quella sociale e il lavoro confluiscono in un unico contenitore e anche i locali si sono adeguati a questa tendenza diventando estensioni della propria dimora e del proprio ufficio, a cui si aggiunge la componente dello scambio relazionale. Ragionare architettonicamente in questa direzione ci ha permesso di creare un luogo in grado di vivere tutto il giorno e di trasformarsi con estrema naturalezza, sempre riuscendo a garantire le massime condizioni di sicurezza per permettere ai clienti di vivere la ripartenza con assoluta tranquillità” ha aggiunto Michele Rossi.