architect: Monica Melotti

location: Milano

year: 2017

Il ristorante stellato milanese dello chef Luigi Taglienti, Lume, ha riaperto il suggestivo dehors “Orto di Lume”. Progettato dall’architetto Monica Melotti, chief design officer di MB America, lo spazio rappresenta un’oasi di pace dal clima rilassante, in cui è possibile godere di un’esperienza sensoriale gourmet. L’Orto di Lume è un progetto architettonico e decorativo nato nel 2017; l’idea alla base del concept è quella di sottolineare ed esprimere due concetti chiave che si legano alla filosofia del ristorante e dello chef Luigi Taglienti: eredità ed evoluzione. Tali pensieri si fondono tra di loro e si raccontano attraverso gli arredi e i colori che caratterizzano questo spazio esterno di 160 metri quadri: una grande struttura total white a forma di voliera del XIX secolo, le decorazioni sui muri e i sanpietrini del pavimento nel giardino sono elementi legati al passato, rivisitati in chiave moderna, immersi nelle avvolgenti tonalità bianche, grigie e verdi.

Un’oasi di verde e profumi che sorge lontana dalla frenesia milanese, in una zona periferica recuperata e fatta rivivere attraverso un progetto di riqualificazione di un’ex area industriale, volto a legare questo luogo al tessuto urbano odierno, mantenendo un equilibrio tra patrimonio storico e contemporaneità.
Il concetto che vuole infatti esprimere l’originale dehors passa attraverso alcuni punti fondamentali: il richiamo al passato, raccontato in grande stile dalla gabbia ottocentesca rivisitata in dimensioni macroscopiche e dagli elementi d’arredo pensati e inseriti per personalizzare lo spazio; l’attenzione al presente, rappresentata dall’area esterna, non un semplice giardino ma un autentico orto dal quale cogliere prodotti utili alle ricette; lo sguardo rivolto al futuro, caratterizzato da un nuovo spazio verde in città, dove è possibile degustare una cucina di alta qualità che intende sostenere un concetto nuovo, un linguaggio comune rappresentato dalla memoria dei sapori che ripone, però, sempre una forte attenzione alla contemporaneità.

L’architetto Monica Melotti ha commentato così l’ispirazione che l’ha guidata nella progettazione dell’Orto di Lume: “Il nostro obiettivo è quello di regalare agli ospiti un’esperienza indimenticabile ma vogliamo anche incoraggiarli a ricordare il ruolo vitale della memoria per il presente e per il futuro. Ho voluto far rivivere in un distretto metropolitano periferico quei pranzi e quelle cene che nel passato di molti italiani si svolgevano nel tradizionale cortile della casa della nonna. Molti degli elementi che ho scelto ricordano esattamente questo ma sono stati reinterpretati, come i vasi tipicamente color terracotta qui dipinti di bianco, un giardino con piante edibili invece che fiori e la voliera ottocentesca”.

Erbe e alberi da frutto circondano lo spazio dell’Orto di Lume: basilico, rosmarino, agrumi, con un’attenzione particolare riservata al limone, vero marchio dello chef Taglienti, che da sempre esprime l’importanza dell’utilizzo delle acidità nelle sue preparazioni, riuscendo nell’intento di ricreare sfumature olfattive ed emotive tra tradizione e contemporaneità. Una contaminazione di sapori e profumi che rappresentano brio, velocità, forza e freschezza e che ricordano allo chef la sua amata Liguria. L’Orto di Lume ospita fino a quattro tavoli da quattro persone ciascuno ed è possibile degustare gli stessi menù proposti nelle sale interne, vivendo però un’esperienza sensoriale immergendosi a 360 gradi nella natura.