architect: Carlana Mezzalira Pentimalli

location: Bressanone (Bz)

year: 2021

Nel cuore della città più antica del Tirolo e terzo centro per grandezza dell'Alto Adige, Bressanone, lo studio di architettura Carlana Mezzalira Pentimalli ha completato una vera e propria Wunderkammer: fondata nel 1961, la Scuola di Musica rappresenta un’istituzione e un punto di riferimento per tutta la regione.
Il team di progettazione ha curato tutte le fasi di sviluppo della nuova sede, che accoglie oltre 1.000 studenti, dalla preliminare a quella esecutiva, dalla direzione lavori al disegno degli arredi e della segnaletica. Situato nella zona Nord a ridosso del centro storico, il progetto per la Musikschule rappresenta la nuova porta di accesso alla città, in un punto nevralgico dell’area Priel, destinata alle attrezzature collettive, a partire dalla piscina comunale Acquarena, e dalla palestra di roccia Vertikale, che sorgono nelle vicinanze.

©Marco Cappelletti

L’intervento è parte integrante di un piano più ampio, che prevede a nord la realizzazione di un nuovo parcheggio pubblico interrato su due livelli, con in copertura un parco urbano di attraversamento. Nella parte sud, sorgerà una piazza con un ulteriore piano interrato di parcheggi pubblici, che raccorda la strada statale del Brennero, antica arteria di collegamento tra l’Austria e l’Italia, con la piscina comunale e la città storica.
Centro di snodo per i flussi carrabili interrati e i percorsi pedonali a tutti i livelli, nonché fronte nord della futura piazza, cinta a est dalla palestra di roccia e dalla piscina comunale, la Scuola di Musica garantisce l’allineamento spaziale mancante al completamento della nuova situazione urbana e con grande flessibilità risolve la situazione orografica e le differenze di quota dettate dal piano.

©Marco Cappelletti

In questo modo tutti gli ambiti risultano connessi e facilmente raggiungibili, rendendo la piazza con il parcheggio, gli edifici della Scuola di Musica e gli spazi delle associazioni Banda musicale e Alpenverein, disposti all’interno di un volume compatto a nord della palestra di roccia, un parterre continuo distribuito su più livelli. Dal punto di vista morfologico il progetto guarda alla città storica con i suoi princìpi insediativi, reinterpretando l’archetipo del recinto. L’intervento infatti, che mira a integrarsi nel tessuto urbano, si caratterizza per la sua volumetria compatta e riconoscibile, all’interno della quale viene scavato un vuoto urbano racchiuso da un recinto.
Posto nella parte ovest dell’intero intervento, il volume della Scuola si sviluppa su tre piani fuori terra e una porzione di piano interrato. Per mitigare l’impatto sullo skyline della città, l’ultimo piano risulta arretrato rispetto al filo delle facciate esterne, ottenendo un effetto ottico che dissolve la percezione del costruito. I prospetti sono inoltre concepiti come dei paramenti murari, i cui trattamenti mutano in relazione al contesto per entrare in risonanza con gli edifici circostanti.

©Marco Cappelletti

Il recinto, che insieme al volume della Scuola cinge il grande spazio collettivo della corte situata a est, si configura come un volume di due piani, all’interno del quale sono collocati gli elementi di distribuzione verticale e alcuni servizi alla città. In questo modo vengono risolte le differenze di quota, garantendo continuità visiva tra la piazza e il futuro Parco Priel, mentre la profondità di campo verso le montagne a nord e a sud dell’area non viene mai interrotta. Il progetto del vuoto assolve all’importante ruolo di distribuzione dei flussi delle utenze che accedono alla città, grazie a una forte permeabilità trasversale, orizzontale e verticale insieme, con accessi disposti alle quote +0,00 e +3,75 m. Affaccio della nuova Scuola di Musica, delle associazioni Banda Musicale e Alpenverein, della palestra di roccia e della piazza, la corte sarà a servizio anche del futuro parcheggio, consentendo un percorso diretto verso la piazza Priel e, in generale, alla città.

©Marco Cappelletti

Pubblico e sempre accessibile, il cortile ospita una serie di dispositivi di collegamento e di servizi collettivi, come chioschi, magazzini ed elementi di distribuzione verticale.
Una delle peculiarità del progetto è il ‘giardino della musica’, una stanza a cielo aperto finemente decorata, interna al recinto eppure esterna al volume della Scuola, che dissolve il confine tra dentro e fuori. Il tentativo, ambizioso, di addomesticare uno spazio urbano. Da qui, il nome di ‘Wunderkammer’ (camera delle meraviglie), in riferimento al periodo storico in cui le collezioni private si aprirono al grande pubblico, rendendo accessibili ‘mirabilia’ fino ad allora alla portata di pochi. Allo stesso modo, abbiamo inteso l'architettura come un ambito comunitario a disposizione di tutti”, spiegano gli architetti Michel Carlana, Luca Mezzalira e Curzio Pentimalli.
In diretta relazione con il giardino e la futura piazza Priel, l’ingresso alla Scuola e l’ampio foyer dalla forma regolare per un immediato orientamento, si trovano a sud dell’edificio. Qui si affaccia anche l’amministrazione, interamente disposta al piano terra. Anche l’organizzazione funzionale, insieme a quella spaziale, permette di modulare il grado di indipendenza tra la Scuola e la sala con palcoscenico, situata al piano terra e parzialmente incassata nel terreno, che può ospitare concerti aperti al pubblico.

©Marco Cappelletti

Ai piani terra, primo e secondo trovano spazio 29 aule di musica. Le scale e gli elementi di connessione, pensati come un sistema continuo e coreografico a partire dal foyer d’ingresso, conducono attraverso tutti i livelli della scuola. Gli ambienti e gli elementi di distribuzione, così come l’ampio corridoio centrale da cui si diramano le aule, illuminato da un grande lucernario che consente alla luce naturale di attraversare tutto il volume grazie a un sistema di doppie altezze, sono stati progettati come spazi di aggregazione, luoghi di attesa, studio e incontro tra gli studenti.
Un piano interrato, cui si accede dal montacarichi della scuola, da un ascensore pubblico e una scala posti a nord-est del recinto, accoglie alcuni vani tecnici e di deposito destinati alla scuola e al Comune di Bressanone. Una galleria al di sotto della corte, invece, rappresenta la futura connessione con la viabilità prevista dal parcheggio Priel. Alla monumentalità delle facciate esterne, si contrappone negli interni una forte ricerca di familiarità, che attinge alla memoria collettiva per i luoghi storici della città. Il grande foyer di ingresso e gli ampi spazi distributivi si presentano come generosi e accoglienti salotti per la città, all’interno dei quali ci si orienta grazie a varchi e affacci caratterizzati da imbotti di prezioso marmorino di colore grigio chiaro. Invitanti poltroncine in tessuto imbottito sono disposte strategicamente in prossimità degli ambienti di servizio e degli spazi di filtro, interamente rivestiti con carta da parati di colore neutro, a memoria delle tappezzerie che adornano le stanze del Palazzo Vescovile di Bressanone. Gli elementi di distribuzione verticale e gli arredi integrati nell’edificio, realizzati in legno di rovere tinto scuro, richiamano le opere di falegnameria dei palazzi del centro storico della città. L’abbondante luce naturale, verticale o zenitale a seconda delle situazioni, filtra attraverso tende arricciate, con caratteristiche fonoassorbenti, dai morbidi colori pastello.

©Marco Cappelletti

Realizzato con un budget molto contenuto, il progetto non rinuncia alla sperimentazione formale. Con pochi elementi, materiali autentici e un sistema costruttivo semplice, lo studio realizza un manufatto di grande qualità tecnica ed estetica, che rispetta la tradizione e i materiali del luogo. Interamente costruito in cemento armato a vista, l’edificio, privo di rivestimenti, presenta una sorprendente corrispondenza tra struttura e architettura. Con l’addizione nel calcestruzzo di inerti di porfido rosso e pigmenti (rosso al 3% e nero al 2,5%), il complesso raggiunge una colorazione e matericità che ben si sposano con la tradizione e i materiali del luogo. Unico trattamento impresso alle superfici per farle vibrare alla luce naturale, è la bocciardatura realizzata a mano di tutto l’edificio, fatta eccezione per delle cornici in coincidenza delle aperture e per il cortile, interamente martellinato a mano con un motivo ripreso dalle tipiche trame locali. Una finitura di grande semplicità, che reinterpreta in chiave contemporanea le preziose decorazioni che costellano il cuore della città. Arte, architettura, ingegneria, urbanistica si fondono nel progetto dello studio di architettura Carlana Mezzalira Pentimalli, come caratteri inscindibili, nella convinzione che l’architettura più che dire, debba dare - o meglio regalare, un brano di città.

©Marco Cappelletti

Scheda progetto
Progetto: Scuola di Musica
Località: Bressanone
Progettista: Carlana Mezzalira Pentimalli (Michel Carlana, Luca Mezzalira, Curzio Pentimalli)
Team: Michel Carlana, Luca Mezzalira, Curzio Pentimalli, Giada Catellan, Alessio Oliviero, Alessandro Zotta
Cliente: Comune di Bressanone Ing. Renato Sette (Responsabile Unico del Procedimento)
Concorso: Dicembre 2014, 1° premio
Fase di progettazione: 2015-2017
Costruzione: 2018-2021
Completamento: marzo 2021
Area di progetto: 6,285 mq (lordi superficie del lotto), 5.312 mq (lordi edifici)
Costo: 9.838.237, 47 euro
Impresa generale: Unionbau
Serramenti esterni: Askeen
Impianto elettrico: Elektro Plaickner
Impianto idro-termo-sanitario e meccanico: Larcher
Consulenza acustica (fase di progetto): Müller-BBM
Progetto costruttivo acustico (fase di costruzione): Studio Architetto Eleonora Strada
Progetto e direzione lavori strutture, impianti, antincendio: Bergmeister
Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione: Bergmeister
Direzione lavori generale: Carlana Mezzalira Pentimalli, 3M Engineering
Grafica e segnaletica: Studio Mut
Arredi su misura: Krapf Gottfried
Arredi in serie: Trias
Infografica e segnaletica: Serima
Impianto multimedia: Obrist
Struttura in cemento armato a vista con inerti in porfido e pigmenti: Unionbau, Beton Lana
Bocciardatura del calcestruzzo a vista: Steinmetzbetreib Miedl
Serramenti in legno naturale rivestiti in alluminio anodizzato: Askeen
Imbotti portali in marmorino: Decor
Pavimenti in massetto levigato con semina di inerti: Boden Service
Pavimenti in legno di rovere naturale oliato: Seeber
Rivestimenti in legno scale e sale speciali: Hutter Acustix
Porte e grigliati metallici a misura: Dorner Building
Produzione e installazione infografica e segnaletica: Serima