Sabato 18 dicembre presso l’Auditorium “O. Tamburi” della Mole Vanvitelliana ha inaugurato una nuova sezione del Museo Tattile Statale Omero dedicata al Design.
Lo spazio che ospiterà la “collezione Design” si trova proprio all’ingresso Mandracchio della Mole con un’entrata separata. La filosofia che sottende alla sua creazione, però, è la medesima del Museo Omero: sarà un luogo multisensoriale dove scoprire, in maniera libera e interattiva, la bellezza degli oggetti e il pensiero che li ha prodotti. Trentadue oggetti che chiedono di essere toccati, ascoltati, manipolati, in un percorso che li organizza per temi: viaggiare, abitare, cucinare, lavorare, giocare.

Sono oggetti di Design che dagli anni ‘60 hanno vinto il Compasso d’Oro o sono stati selezionati per il premio, diventando icone di culto: dalla Moka Bialetti alla radio Cubo della Brionvega, dalla sedia Ghost della Kartell alla macchina da scrivere Valentine della Olivetti, dai 16 animali di Danese alla Vespa Piaggio.
Come sottolinea il curatore dell’allestimento Fabio Fornasari: "Le cose ci parlano attraverso i loro linguaggi che non sono necessariamente visivi e che agiscono anche sulle nostre emozioni. Come per l'arte anche il design è una ricerca continua che opera nella forma, nel contenuto e nella materia. Con questa collezione il museo Omero allunga la mano su una selezione di trentadue oggetti, trentadue variazioni di design".

L'idea dunque sottesa a questa collezione è ribadire la centralità della tattilità, della sensorialità e delle sinestesie per rileggere il nostro modo di abitare e per apprezzare la qualità degli oggetti esposti, offrendone soprattutto un’analisi di natura esplorativa e concettuale in relazione con le aziende produttrici, i collezionisti, con i designer. L’allestimento, che sfrutta un lungo bancone per gli oggetti più piccoli e isole espositive per quelli di maggiori dimensioni, nasce con l’intento di mostrarne il viaggio dai negozi alle nostre case: la scatola, la confezione diviene così un elemento scenografico e narrativo. A completare il racconto degli oggetti e dei loro creatori anche le studiate sonorità del sound designer Paolo Ferrario e le parole di Chiara Alessi, docente di Design al Politecnico di Milano.

Un innovativo sistema di audioguida, dotato di segnalazioni vibratili e informazioni acustiche, sarà a disposizione delle persone con disabilità visiva. Il sistema ideato dalla CPU I-Tech, permetterà alle persone non vedenti di vivere in autonomia la collezione.
Come ricorda Aldo Grassini, direttore del Museo Omero, questa sezione nasce proprio da una donazione dell’Associazione per il Museo Tattile Statale Omero ODV-ONLUS ed è dedicata all’ex-direttore del Museo Roberto Farroni, che fortemente l’ha promossa.
La collezione Design sarà, dunque, una casa dove sperimentare con gioia gli oggetti. Ad accogliere il visitatore una grande opera scultorea in terracotta di Paolo Annibali dal titolo Frontone, a evocare il legame del Design italiano con la classicità. Lungo il percorso sarà presente lo spazio “Fuori tutti”, un luogo del silenzio e dello studio, dove verranno collocate le miniature degli oggetti esposti, miniature da manipolare e su cui meditare in solitaria, una stanza piacevole per tutti e particolarmente funzionale per le persone con neurodiversità.

 

32 Variazioni di Compasso d’Oro
Vespa, 1946, di Corradino D'Ascanio per Piaggio
Valentine, 1969, di Ettore Sottsass per Olivetti
Pop GA45, 1969, di Mario Bellini per Minerva
Grillo, 1967, di Richard Sapper e Marco Zanuso per Siemens
Timor, 1974, di Enzo Mari per Danese
Tizio, 1972, di Richard Sapper per Artemide
TS502 Radio cubo, 1964, Richard Sapper e Marco Zanuso per Brionvega
Falkland, 1964, di Bruno Munari per Danese
Ghost, 1984, di Cini Boeri per Fiam
Eclisse, 1965, di Vico Magistretti per Artemide
ALGOL, 1964, di Richard Sapper e Marco Zanuso per Brionvega
Parentesi, 1971, di Achille Castiglioni e Pio Manzù per Flos
Bollitore 9091, 1983, Richard Sapper per Alessi
Plia, 1967, di Giancarlo Piretti per Anonima Castelli
Moka, 1956, di Renato Bialetti per Bialetti
Caffettiera 9091, 1979, di Richard Sapper per Alessi
Marille, 1983, di Giorgetto Giugiaro per Voiello
Anna G., 1991, di Alessandro Mendini per Alessi
Tonda, 2005, di Makio Hasuike per IFI
Moscardino, 2000, di Giulio Iacchetti e Matteo Ragni per Pandora Design
SPIN, Guzzini
Paradise tree, 2009, di Oiva Toikka per Magis
Sacco, 1968, di Gatti, Teodoro, Paolini per Zanotta
16 Animali, 1956, di Enzo Mari per Danese
Puppy, 1950, di Eero Aarnio per Magis
H Horse, 2016, di Nendo per Kartell
Sofà Bocca, 1970, di Studio 65 per Gufram
Mezzadro, 1957, di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Zanotta
Wave, 1979, Dainese
Gommino
Five Fingers, 2005, Vibram
Sella, 1957, di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Zanotta

Oggetti a corollario
Cactus appendiabiti Guframini, Originale 1972, di Guido Drocco e Franco Mello per Gufram
Sofà Bocca, Guframini
Pratone, Guframini
Porta dischi, 1970, di Olaf von Bohr per Kartell
Masters, 2013, di Philippe Starck con Eugeni Quitllet per Kartell
100% Make Up - Miniatura vaso, 2000 di Alessandro Mendini per Alessi
A. Mendini, 2003, di Alessandro Mendini per Alessi