architect: Studio Farris Architects

location: Antwerp

year: 2017

I progettisti di Studio Farris Architects sono gli autori dell'ampliamento dello Zoo di Anversa: progetto che favorisce il rapporto uomo-natura, al fine di creare un ambiente unico, capace di trascinare il visitatore momentaneamente fuori dalla città, dal terreno umanizzato.
Fondato nel Luglio 1843, lo Zoo di Anversa è il più antico parco zoologico del Belgio, considerato patrimonio nazionale dal 1983, oltre ad essere uno degli zoo più ancestrali al mondo, con l'obiettivo di incentivare lo sviluppo delle scienze botaniche e zoologiche.
A partire dalla sua fondazione, esso è sempre stato diretto da KMDA, Koninklijke Maatschappij voor Dierenbescherming Antwerpen, Società Zoologica di Anversa, la quale nel Marzo 2013 ha affidato a Studio Farris l'incarico di dare un nuovo volto, una nuova identità allo zoo, in collaborazione con ELD, Fondu Landscape Architects e Officium.
La proposta, portata a termine a Giugno 2017, ha il fine di amplificare l'esperienza sensoriale del visitatore, proiettandolo in una regione selvaggia ricavata nel centro della città.

photo by Toon Grobet

L'architetto Giuseppe Farris, sostiene:
"Ricordo la mia esperienza nel ristorante dello zoo qualche anno fa. Ebbi la sensazione di essere del tutto distante, distaccato dalla natura. Con il nostro progetto, ci auspichiamo di garantire finalmente una nuova esperienza al visitatore. Voremmo che gli utenti si sentissero vicini agli uccelli, alle api, ai bisonti, agli animali nel loro habitat naturale."
Lo zoo occupa una grande porzione del centro storico di Anversa, ricoprendo una superficie di circa 10 ettari, nelle vicinanze della stazione ferroviaria centrale, e delinea il confine ovest della città.
L'entrata principale si trova proprio su questo lato, dove un sentiero indirizza il visitatore verso una serie di ambienti e servizi pensati in relazione alle distinte specie di animali.
Il sito scelto da Studio Farris per il nuovo progetto è contrariamente sul bordo est dello zoo, margine che fiancheggia un quartiere residenziale di Anversa.
Il loro intervento va a ridefinire tutta l'area orientale dello zoo, in linea con il perimetro storico della città, originariamente marcato dalle mura.
Il nuovo prospetto stradale si contraddistingue per la presenza di aperture che mostrano ai passanti alcune delle funzioni che si svolgono all'interno, svelando la costruzione di un nuovo ristorante, ed offrendo scorci della savana, attraverso tali periscopi.

photo by Toon Grobet

Una volta dentro il perimetro, il principale luogo di raccolta dello zoo accoglie il visitatore: una grande piazza schermata da una serie di tettoie che si sovrappongono armoniosamente l'una sull'altra, sostenute da esili colonne che si interrompono dinnanzi al ristorante e fiancheggiano i padiglioni storici, dove i visitatori possono soffermarsi e osservare direttamente il recinto delle api da un lato, i bufali e gli uccelli della savana dall'altro.
Il nuovo ristorante, costruito e ideato da Studio Farris, prevede una capienza di 350 sedute interne e 400 all'esterno, e rappresenta un crocevia tra la voliera e l'area dei bisonti.
Grazie all'ampliamento dei margini dei recinti su entrambi i lati, si propone un nuovo rapporto visivo tra gli animali e il visitatore.
Il parco è stato dotato inoltre di un nuovo percorso pedonale che offre esperienze inaspettate dentro agli habitat dei volatili, delle api e dei bisonti.
L'architettura che va ad ospitare il ristorante sembra presentare la sua originalità all'esterno, nei suoi prospetti con grandi aperture attraverso cui potere osservare il paesaggio da una prospettiva interna.

photo by Toon Grobet

L'edificio possiede tuttavia anche in pianta una certa singolarità: una geometria complessa esprime molteplici relazioni e interazioni tra gli spazi, rivelando la presenza di una tenso struttura leggera tutt'intorno.
Sul lato nord del ristorante, ampie aperture vetrate permettono di estendere la visuale verso la struttura esile e sottile che contiene il parco dei gorilla e degli scimpanzé.
Il ristorane è appoggiato a terra da un massivo pilastro che forma una sorta di cava sottostante, con una conformazione che ricorda quella di un gigantesco masso di pietra in una grotta primitiva.
A sud del ristornate, il terreno si abbassa di cinque metri dal piano di calpestio dell'ingresso, permettendo al visitatore di ammirare dall'interno i bufali e i volantini attraverso grandi pannelli vetrati.
Le piante selezionate per il progetto paesaggistico sono indigene a promuovere la biodiversità, e sono utilizzate come riparo naturale dagli uccelli nella voliera.
Un percorso speciale infine scorre sotto al ristorante, ricollegando i recinti nord con quelli meridionali degli uccelli e dei bufali, offrendo scorci sugli habit circostanti, tramite aperture strategiche.
Il progetto di Studio Farris ha visto la sua realizzazione nel Giugno 2017, e da quel momento ha accolto un crescente numero di visitatori, entusiasti della loro nuova esperienza.
Attraverso il linguaggio architettonico, Studio Farris è stato capace di rispondere alle esigenze del mondo umano e animale, favorendo un connubio tra le specie.

architect Studio Farris Architects
design phase year
 2013-2017
completion June 2017
area 10.000 mq
restaurant area 3.476 mq
press office Image MEDIA AGENCY