Il gin responsabile contro chi stermina i primati, panda guerrieri e fiori sintetici per le api metropolitane, case bird-friendly che si immergono nella natura a prova di migratore, performance d’argilla contro il bracconaggio degli elefanti, animali-alcova per salvare specie a rischio. Il gin della Foresta Nera deve la sua essenza alle 47 botaniche raccolte a mano e all’acqua di sorgente e la sua distintività a una scimmia, a quell’illustrazione che da 10 anni campeggia sull’etichetta. A mettere insieme il tutto l’ingegno umano.
Eccoci quindi a festeggiare un anniversario così importante attraverso un progetto che vuole essere un tributo a ciò che ha reso unico Monkey 47.
Oltre al lancio della limited edition dedicata alla protezione di 6 scimmie, si continua con la mostra “Can creativity save animals’ lives?” curata da Archipanic.com, la rivista online dal respiro internazionale con uno sguardo ‘pratico’ sui progetti di talenti emergenti e professionisti visionari. Monkey 47, Elena Salmistraro, Porky Hefer, Peter Pichler Architecture, Atelier Boelhouwer, Charlotte Mary Pack.

Monkey 47 Anniversary edition
Sei bottiglie in edizione limitata destinate a un’attività di crowdfunding. Ogni etichetta riporta l’illustrazione di uno dei 6 primati in pericolo di vita: Milton’s Titi, Roloway Monkey, Western Gorilla, Bornean Orangutan, Golden Lion Tamarin, Proboscis Monkey. Bottiglie vuote di gin ma piene di valori, metafora concreta del vuoto che stiamo creando intorno a noi. Un modo anticonvenzionale, in puro stile Monkey 47, per sensibilizzare su questo problema. Fino a fine giugno su www.MonkeyKiosk.com è possibile acquistare la limited edition.

Bernardo Panda by Elena Salmistraro x Bosa - Courtesy of Elena Salmistraro

I panda guerriero di Elena Salmistraro
“Forte e coraggioso come un orso” questo il significato di Bernardo, il nome dell’impavido panda in ceramica creato da Elena Salmistraro per Bosa Ceramiche. “Il pigro e tenero orso simbolo delle specie a rischio e icona del WWF, si erge fiero adornato come un capo tribù: una sorta di armatura, la corona di foglie e i rami del suo cibo preferito, il bamboo, lo trasformano in un eroe pronto a combattere per difendere tutti gli altri animali.” Spiega la designer. Con Bernardo, Bosa Ceramiche supporta gli animali donando una quota del ricavato al WWF.

Porky Hefer invita a schiacciare un pisolino tra le fauci di uno squalo bianco
“Penso sia fondamentale dare spazio alla bellezza che gli umani sanno fare invece che la produzione di massa generata dalle tecnologie che alimentano la società consumistica.” Così la pensa Porky Hefer. L’artista e designer sudafricano insieme all’artista tessile Ronel Jordaan ha coinvolto artigiani sudafricani dei collettivi Heart Works e Mielie per creare con materiali sostenibili enormi “alcove” a forma di squali, balene, orsi polari, bradipi e oranghi. Chiamata ‘Endangered’ la serie è stata commissionata da SFA Advisory e nasce in collaborazione la galleria e piattaforma Southern Guild di Città del Capo a beneficio della Leonardo Dicaprio Foundation che da sempre si batte per salvare specie a rischio.

Le Mirror Houses a prova di volatile di Peter Pichler Architecture
Sono miliardi i volatili che ogni anno “muoiono di architettura,” andandosi a schiantare sulle superfici specchiate di case e grattacieli. Lo studio Peter Pichler Architecture ha realizzato sulle Dolomiti le Mirror Houses, un progetto sensibile sia alla vita degli animali sia al paesaggio. Una fattoria degli anni 60 è stata trasformata in un’esclusiva residenza contemporanea completamente immersa tra i campi di mele. Due volumi sospesi e congiunti da un lato si aprono verso il panorama, dall’altro lo riflettono grazie a una grande vetrata specchiata che permette all’edificio di scomparire senza interrompere lo sguardo e, al contempo, garantendo la massima privacy. La vetrata è stata rivestita con una particolare pellicola anti abbaglio che riduce i raggi UV al fine di permettere agli uccelli di non confondersi. “Perché l’architettura non deve competere con il paesaggio, ma mescolarsi insieme”.

I fiori artificiali per aiutare api e bombi metropolitani di Atelier Boelhouwer
“Il designer ha il dovere di ragionare intorno a nuove possibilità e opportunità per mostrare nuove prospettive, e non solo creare prodotti più belli”, ne è convinta Matilde Boelhouwer. Per la designer olandese tutto ciò si concretizza in uno studio centrato sul mondo degli insetti e delle piante, “esseri che la natura ha concepito per aiutarsi vicendevolmente, prima che le nostre case distruggessero i prati”. È nato così Food For Buzz, cinque fiori artificiali sviluppati in collaborazione con scienziati e ingegneri, dedicati a cinque importanti impollinatori: api, bombi, farfalle, falene, sirfidi, il cui ronzio è il rumore vero di una città.

Charlotte Mary Pack: 100 elefanti d’argilla contro i bracconieri
Charlotte Mary Pack da sempre si batte per la salvaguardia delle specie a rischio. In occasione del Wildlife Conservation Day, la giovane ceramista inglese, che viaggiato e vissuto in Africa, ha combattuto contro le lancette dell’orologio per creare 100 elefanti di argilla in 24 ore. La performance è stata concepita a partire da un numero allarmante: si stima che ogni giorno 100 elefanti siano uccisi dai bracconieri per l’avorio delle zanne, un mercato illegale alimentato da una forte domanda. Il progetto 100 Elephants vuole attirare attenzione e incentivare la presa di coscienza su un’emergenza tutt’altro che sopita. L’artista donato il 15% dei profitti per aiutare la salvaguardia della fauna in tutto il mondo. 100 Elephatns è stata una delle highlights di COLLECT International Art Fair for Modern Craft and Design di Londra.