Nel binomio artigianalità e tecnologia si racconta la visione di Alias, che Michele De Lucchi riesce a intrepretare con abilità magistrale perché rappresenta il suo modus operandi. A dar forma in maniera concreta alla perfezione di tale dualismo è il progetto Trigono, che consolida la lunghissima collaborazione fra il creativo e l’azienda.
Se De Lucchi incarna il concetto di homo faber contemporaneo, il suo divano è un concentrato di saperi e di arti. La componente manifatturiera è interpretata dalla struttura in legno a vista, quella tecnologica dalla raffinata sperimentazione sui temi di leggerezza e resistenza, quella artistica dall’esperienza emozionale scaturita da una forma sorprendente.
Un incontro di geometrie, un gioco di pieni e vuoti caratterizzano trigono, il divano che risulta sempre diverso a seconda del punto di vista dal quale lo si osserva. È un’architettura che si costituisce di due cavalletti laterali, una trave centrale e un sistema di cinghie su cui poggiamo i cuscini: la seduta è sospesa e a sbalzo sulla struttura.
Ricco di dettagli, trigono è il risultato di raffinati accorgimenti e di una straordinaria cura dei dettagli, come il tessuto dei cuscini che viene ripreso nelle fasce di sostegno dello schienale, in un raffinato andamento lamellare. La collezione è composta da divani a due e tre posti e da una poltrona. Un cuscino zavorrato che funge da bracciolo completa la proposta.