Abbiamo imparato a progettare spazi di lavoro a bassa intensità per far fronte alle esigenze di distanziamento sociale; abbiamo messo a disposizione spazi di lavoro alternativi e flessibili per rispondere al bisogno di sicurezza; abbiamo sostituito gli open space con aree di lavoro multifunzionali; e abbiamo altresì compreso quanto sia importante salvaguardare il senso di comunità e di connessione tra le persone. Le tecnologie hanno giocato un ruolo fondamentale aiutandoci a evolvere nella progettazione per rispondere alle crescenti esigenze di benessere.

Realizzata in truciolare con legno riciclato al 100%, Meet Up di Fantoni è una collezione figlia di questi tempi che nella sua genesi ha accolto i mutamenti progettuali e le variate esigenze di socializzazione degli abitanti del mondo ufficio. Difficile categorizzare questi arredi che rappresentano l’evoluzione dello spazio executive, sempre meno “individuale” e sempre più meeting, con una ritrovata vocazione alla funzionalità ed essenzialità. Spazi pivot che si prestano alle riunioni in team ispirandosi al comfort del mondo residenziale, ove all’essenzialità delle linee si contrappone la scelta di decorativi dalla grande personalità come il marmo, Calacatta o Noir.
Iconici per il loro carattere, i tavoli regolabili in altezza, alcuni elettrici altri manuali per un più libero posizionamento, assolvono a funzioni molteplici assottigliando le differenze tra spazi direzionali, meeting e operativi e rafforzando il concetto di ibridazione degli ambienti. Monolitici nel loro aspetto, i contenitori alti e bassi assecondano la svolta “no frills” degli altri elementi optando per l’apertura “no handles”.

La scelta di utilizzare - anche nei prodotti più evoluti - materiali riciclabili e sostenibili come i piani in truciolare (pannello prodotto da Fantoni con il 100% di legno riciclato) rispetta la vocazione aziendale che per la natura stessa della propria produzione da molti anni persegue il modello di azienda sostenibile facendo dell’autoproduzione di energia, dell’integrazione verticale dei processi produttivi, dell’economia circolare e dell’uso a cascata del legno il proprio paradigma. Un prodotto sostenibile è infatti il risultato di un approccio integrato dell’azienda, è frutto di investimenti tecnologici e di processo, ma è prima di tutto figlio di una consapevolezza aziendale e delle scelte della sua leadership in termini di efficientamento e miglioramento continuo delle performance.