Cubi che si sovrappongono e si accostano secondo una pianta cruciforme per comporre un volume simmetrico e regolare che nella parte centrale si sviluppa su due livelli; una perfetta scansione modulare che regola sia i rivestimenti e le partizioni chiuse, sia gli elementi vetrati e lo sviluppo delle finestre; un’immagine complessiva contemporanea che identifica un edificio nuovo ma allo stesso tempo tiene aperto il dialogo con i dettagli architettonici, i colori e le superfici del contesto che lo circonda.

©David Valinsky

La WongAvery Music Gallery è uno spazio per l’arte e per la musica in particolare, un piccolo edificio di soli 73 mq pensato per gli spettacoli, un padiglione semplice nella forma, costruito in meno di due anni al posto del giardino di uno dei cortili del Trinity Hall College a Cambridge. Un progetto complesso non tanto per le caratteristiche del nuovo volume quanto per il delicato inserimento all’interno del collage, sia per le difficoltà logistiche del cantiere in fase di costruzione, sia perché doveva essere progettato per non arrecare alcun disturbo in termini acustici agli ospiti del college, sia nelle aule studio, sia nelle camere.

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Inoltre la scelta di collocare la struttura al centro di uno spazio lastricato di Avery Court, vicino alla cappella della Trinity Hall, richiamava sul progetto la massima attenzione da parte degli organi di tutela degli edifici storici, con i quali tutto il progetto è stato condiviso. Elementi prefabbricati in calcestruzzo, una gabbia strutturale in acciaio e lastre di pietra di Portland per i tamponamenti sono i materiali più importanti del progetto. I colori chiari delle superfici assicurano un dialogo costante e un’uniformità cromatica con le facciate interne del cortile.

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Protagonista assoluta la luce che accede copiosa dall’alto grazie alla “grande lanterna” e illumina i musicisti posizionati durante la performance proprio all’incrocio dei volumi. Il pubblico trova posto lungo i bracci che affacciano direttamente sul cortile grazie a grandi aperture che ospitano finestre a tutta altezza. Finestre che nei mesi estivi possono essere completamente aperte trasformando di fatto lo spazio in un padiglione per concerti all’aperto.

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Lungo i lati chiusi invece, la realizzazione di librerie su misura permette di custodire spartiti, volumi e documentazione relativa all’attività. All’interno della WongAvery Music Gallery è custodito un oggetto preziosissimo: il clavicembalo storico del college per il quale è necessario monitorare i parametri di temperatura e umidità dello spazio al fine di assicurare una corretta conservazione. Ciò avviene grazie all’impiego di condotti d’aria che si dipanano a partire dal piano interrato dell’edificio nel quale sono collocati gli impianti.

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Il compito delle superfici vetrate della WongAvery Music Gallery è quello di permettere un corretto apporto di luce naturale all’interno dello spazio e allo stesso tempo di assicurare un isolamento acustico ottimale per evitare di recare problemi agli altri ambienti circostanti. La suddivisione modulare delle aperture definisce prospetti regolari che giocano su un sofisticato rapporto tra pieni e vuoti reso possibile dallo spessore ridotto dei serramenti. Per tutti questi motivi i progettisti hanno scelto il sistema OS2 75 in ottone brunito di Secco Sistemi, una soluzione in grado di assicurare prestazioni eccellenti e allo stesso tempo grazie alla finitura scelta, di dialogare con i cromatismi della pietra e sottolineare allo stesso tempo la regolarità dei fronti.

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Il sistema a taglio termico OS2 75, vincitore del premio Compasso d’Oro 2018, presenta profili, con sezioni a vista da 27 a 62 mm, nei quali alloggiano vetri fino a 50 mm e permettono molteplici varianti nella modulazione dei prospetti e nelle tipologie di apertura, anche con anta a ribalta. Sono oltre 40 infatti profili tra cui scegliere per dare soluzione a qualsiasi esigenza formale o funzionale di progetto e per realizzare nel dettaglio il serramento desiderato.

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OS2 si caratterizza per il perfetto equilibrio tra la trasparenza del vetro e la solida, preziosa leggerezza del telaio in metalli pregiati, per l’efficienza, versatilità e bellezza del serramento, per la fusione d’innovazione tecnologica e cura artigianale del dettaglio che è la cifra stilistica di Secco Sistemi. Attenzione ai dettagli che si esprime anche nella definizione di accessori e complementi, dall’estetica essenziale e discreta e dal perfetto coordinamento estetico, che contribuiscono a determinare l’immagine elegante dell’insieme. Anche in questo intervento a Cambridge le soluzioni di Secco Sistemi riescono a soddisfare l’esigenza di un linguaggio contemporaneo con la capacità di inserirsi con discrezione e rispetto nella riqualificazione di edifici storici.

Scheda progetto
Progetto: WongAvery Music Gallery
Luogo: Cambridge
Progettista: Nial MC Loughlin
Serramentista: Wellington Glazing
Sistema: OS2 75 ottone brunito