Nel cuore di Monte Carlo, in una zona edificata a partire dalla seconda metà dell’Ottocento a fianco del centro storico del Principato di Monaco, si erge, su Boulevard Charlotte, un palazzo dei primi decenni del Novecento, caratterizzata dagli stilemi di una “quieta e signorile” art nouveau. Proprio qui è ubicato l’appartamento in cui i marmi Margraf giocano un ruolo da protagonista nel progetto di restauro integrale voluto dalla nuova proprietà, con l’obiettivo di rileggere in chiave contemporanea lo stile storico del palazzo per trasporlo all’interno del nuovo spazio distributivo: l’intento è stato quello di trasformare un appartamento originariamente senza atmosfera in una abitazione elegante e preziosa, come gli stili dell’inizio del XX secolo.
La nuova distribuzione interna ha collocato la “zona giorno” a sud, sui fronti più luminosi, creando un vasto salotto-pranzo e una zona cottura più raccolta. Sul fronte opposto la “zona notte” è composta dalla camera da letto, dal bagno e dai servizi igienici integrati in un unico spazio “padronale” con le due cabine armadio. Quest’area è completata dalle due stanze da letto riservate agli ospiti. La rilettura storica è evidente nel disegno dell’arredo, a partire dalla boiserie che contrassegna l’intera “zona giorno”, nel mobile progettato e realizzato su misura, e infine nei controsoffitti e nei rivestimenti.
Il marmo Margraf è il materiale di rivestimento utilizzato per creare un’atmosfera di omaggio all’art nouveau: predominante il Silk Georgette per l’intero pavimento dell’appartamento, le pareti del bagno padronale e i lavabi, mentre l’Arabescato Rosso Orobico è stato impiegato nel prezioso bagno degli ospiti vicino all’ingresso; il Nero Portoro e il Travertino Rosso rivestono le docce dei bagni delle stanze degli ospiti.
Notevole la vasca da bagno nel bagno padronale, la cui originale forma a foglia è stata ricavata scolpendo un monolite di Onice Verde.
I proprietari, collezionisti di opere d’arte contemporanea e orientale, hanno contribuito all’arricchimento degli ambienti con l’inserimento di porte tibetane, separé cinesi e preziose giade. Un radicale rinnovo dell’impiantistica assistita da un funzionale sistema di controllo domotico ha completato il restauro che è durato due anni.