In ebraico la parola "Malamata" significa "su e giù". Il nome, ispirato anche dall'origine israeliana dei designer dello Studio Shulab, riflette proprio la possibilità di modificare la posizione del diffusore in diverse posizioni. E così la lampada presentata da Luceplan assume diverse configurazioni in tutte le versioni in cui viene proposta: sospensione, terra e parete.

La lampada assume le diverse posizioni tramite l’impiego di un contrappeso rappresentato da una sfera con pulsante che consente la regolazione. Spingendo questo, si aziona una molla, che comporta il movimento del contrappeso lungo la struttura della lampada e quindi una diversa posizione del diffusore. Oltre alla versione in sospensione, Malamata by Luceplan è disponibile a parete e a terra.

Il materiale utilizzato è un vetro soffiato opale. La particolarità di questo progetto, oltre al suo movimento, è determinata dalla dimensione molto generosa (48 cm) che può raggiungere il diffusore. Lo stesso è anche disponibile in dimensione inferiore (22 cm) ed è impiegato, oltre che per la versione a sospensione, per le versioni a parete e a terra. La dimensione più grande rappresenta uno dei massimi diametri raggiungibili attraverso la tecnica del vetro soffiato. Il diffusore è satinato e per le strutture i colori sono ottone spazzolato, bianco opaco e nero opaco.