architect: Morana+Rao architetti

location: Noto

year: 2021

Francesco Caristia

Pochi ma essenziale sono gli elementi che caratterizzano il nuovo progetto dei Morana+Rao per una struttura di accoglienza ospitata dentro un edificio di fine ottocento, posizionato nel centro storico della cittadina barocca di Noto, a pochi passi dal palazzo comunale e dalla cattedrale. Casa R, questo il nome del progetto, consiste in parte nel recupero degli spazi storici dell’edificio e in parte nella riconfigurazione degli stessi, per adeguarli alle esigenze della fruizione contemporanea.

Luce e paesaggio storico sono gli elementi caratterizzanti di questo progetto; niente è così essenziale come il rapporto con la città antica di Noto. Ogni finestra inquadra uno scorcio diverso e racconta una porzione della città. La vista risulta così importante che gli elementi utilizzati per l'interno sono ridotti alla frugalità abitativa. Il fabbricato si sviluppa su due livelli principali, oltre a un locale tecnico/deposito interrato, e a un piano sottotetto-terrazzo.

Francesco Caristia

Il programma prevedeva il recupero e il riuso di questo vasto edificio, dividendo la superficie abitabile in quattro piccole abitazioni, due per piano, da destinare all'affitto turistico.  Tutti i pavimenti originali, in pastine di cemento, recuperati dagli ambienti interni dei due livelli, sono stati selezionati, puliti e reimpiegati nelle due abitazioni del primo piano. Le abitazioni del piano terra sono state invece pavimentate in pietra locale levigata, che si estende nello spazio esterno del giardino senza soluzione di continuità.

Francesco Caristia

I servizi igienici sono stati pensati come spazi stereotomici, monomaterici, che rievocano l’idea dello scavo, degli spazi generati per sottrazione, per tale ragione sono rivestiti a tutta altezza con pietra locale. I due bagni posti agli estremi del primo piano, invece, sono realizzati all'interno delle camere, e sono delimitati da lastre di vetro satinato rette da profili d’acciaio.

Francesco Caristia
Francesco Caristia

All'esterno una corte privata che rimanda alla tradizione mediterranea fatta di muri bianchi di recinzione e uno specchio d'acqua utilizzato come refrigerio per l'intensa calura estiva. Alcune  alberature di agrumi sono posizionati per creare zone d'ombra. I prospetti sono stati restaurati attraverso un intervento conservativo, eliminando dalla decorazione di pietra solo la patina superficiale. Le parti intonacate sono state realizzate con malte a base di calce bianca e aggiunta di inerti di materiali locali di cocciopesto, che hanno attribuito la colorazione alla malta.

I pluviali sono stati realizzati con il materiale di lattoneria della tradizione, lamiera zincata, e piegati nella soluzione di attacco alla gronda per consentire dal basso la lettura completa dell'elemento di decoro circolare di pietra. Il progetto, attraverso un processo di sintesi, ha dato origine a spazi semplici, caratterizzati dall’espressività materia e dalla luce naturale, con l’obiettivo di trascendere il tempo.

Francesco Caristia