Non è un mistero che il caffè sia uno dei simboli dell’italianità per eccellenza e che Venezia sia stata la città, nella seconda metà del ‘500, a importare la famosa bevanda in Europa: proprio qui nacque il primo Caffé, inteso come luogo di socialità dove poter consumare l’espresso. Nei secoli successivi i Caffé assunsero una connotazione più importante, diventando centri di scambi culturali e vicende politiche, fino a divenire quello che sono oggi, ossia un punto di incontro, dialogo e condivisione legato alla cultura del caffè. Come il nuovo Art & Caffeine, il primo flagship di Faema, storico brand milanese che produce macchine professionali per caffè e cappuccino.
Lo spazio, situato in zona Tortona a Milano, nasce dalla ristrutturazione di un vecchio magazzino nella piccola area industriale di via Forcella, sviluppatasi tra il 1891 e 1931 lungo la ferrovia Milano-Vigevano e dove erano principali attività proprio una torrefazione del caffè, oltre a una storica fabbrica di biciclette. Spazi tornati in auge grazie ad artisti, creativi, stilisti che, con i loro showroom e locali espositivi, hanno dato nuova vitalità a un quartiere che unisce moda, design, cultura. Il restauro dell’edificio ha previsto l’attento recupero delle strutture in acciaio chiodato ottocentesche e delle pareti in laterizio intonacato a calce, che sono state integrate a un moderno sistema impiantistico a vista, ragionato per dare risalto alle macchine da caffè e all’esperienza dei visitatori: in Art & Caffeine infatti convivono sinergicamente diverse attività, come quelle di officina per la riparazione e la personalizzazione delle macchine da caffè, l’accoglienza, il co-working, i coffee workshops e la torrefazione. L’intero intervento, firmato dallo studio traverso-vighy architetti, ha visto l’utilizzo di materiali volutamente “grezzi” e in continuità con quelli della fabbrica ottocentesca: pavimenti sopraelevati in larice bruciato, strutture espositive in ferro grezzo, grafiche stencil alle pareti. Il tutto arricchito dall’elemento “luce”, materiale principale dell’intervento, finalizzato alla valorizzazione delle aree operative e ragionata in vari scenari, per potersi adattare alla luce naturale esterna e per poter caratterizzare l’esperienza, legata ai diversi usi dello spazio: fasci di luce fredda danno risalto alle superfici di acciaio inossidabile delle macchine Faema, luci calde e diffuse valorizzano i piani di lavoro e le superfici porta tazze.
L’involucro ottocentesco è stato messo in risalto con uno specifico sistema di luce radente capace di far emergere la morfologia e le tessiture delle vecchie pareti in laterizio intonacate a calce. A questo scopo è stato integrato nel perimetro della nuova pavimentazione sopraelevata un sistema di illuminazione professionale a emissione verticale e a colore dinamico: il profilo lineare Neva 5 RGB 15° con potenza 30 W di L&L Luce&Light. Il Flagship, il primo al mondo negli oltre 70 anni di storia del brand di Gruppo Cimbali, è destinato in primis ai baristi e agli operatori del mondo del caffè, ma sarà aperto anche al pubblico durante i grandi eventi che rendono ogni anno Milano capitale del design (Design Week), dell’alimentazione (Food Week) e della moda (Fashion Week), oltre che in occasione di altre importanti iniziative in programma in città.
Scheda progetto
Cliente: Gruppo Cimbali spa
Architettura: traverso-vighy architetti
Lighting design: traverso-vighy architetti
Strutture: Francesco Terreni
Impianti meccanici: Gianluigi Bonomelli
Impianti elettrici: Renato Rumi
Project manager: Renato Guarischi