Attraverso un intervento di illuminazione di un’opera pubblica, L&L Luce&Light prosegue nel suo impegno costante di valorizzazione dell'arte. L'opera è situata presso la stazione di London Bridge in Stainer Street, a Londra. Commissionato da una delle maggiori società britanniche proprietarie di innumerevoli infrastrutture ferroviarie della Gran Bretagna, la Network Rail, e curato dall’agenzia Futurecity, l’ambizioso progetto nominato “Me. Here. Now.” è firmato dall’artista contemporaneo Mark Titchner che ha voluto donare un contributo artistico di grande impatto alla sua città. L’installazione comprende tre gigantesche cupole di 4,5 a 6,5 m di diametro in acciaio inox lucidate, sospese e sostenute da funi in acciaio agganciate su putrelle installate a soffitto della nuova passerella pedonale che collega le zone di Bermondsey a Bankside, nell’area della stazione tra Tooley Street e St Thomas Street. Specchiate dentro e fuori, le cupole riflettono sia la muratura esistente del soffitto composta da mattoni rossi, sia le immagini riflesse delle persone e degli oggetti nei loro movimenti e colori. Queste riflessioni di vita animano le cupole e sottolineano l’importanza del singolo individuo e il suo posto nella comunità.

Il concept dell’artista londinese, ossia l’associazione esperienziale del viaggio e del pendolarismo con la crescita spirituale in un momento di pausa e di autoriflessione è stato pienamente espresso: in ogni cupola è contenuto un breve testo tra disegni geometrici, come un mantra offerto ai passanti che vengono per un attimo isolati dal contesto frenetico della quotidianità al fine di arricchire la loro spiritualità, il loro pensiero e infondere così sicurezza, “Only the first step is difficult”, “The distance means nothing”,“One foot in front of the other”.
Il progetto illuminotecnico, curato dallo studio di lighting design WSP, ha visto l’adozione di ben 71 prodotti L&L Kleo 2.0, ovvero proiettori da esterno a 20W, 3000K con corpo in alluminio finitura cor-ten e schermo in vetro extrachiaro temprato trasparente e serigrafato che hanno permesso, grazie a un’ottica speciale a 19°, un’illuminazione diretta delle tre grandi cupole metalliche, enfatizzando le caratteristiche tondeggianti delle forme ed esaltando le decorazioni, in un gioco di rimandi di chiaroscuri geometrici che si rispecchiano sul soffitto.