Negli spazi di Blindarte, in via Palermo 11, iGuzzini presenta la propria partecipazione alla Milano Design Week 2023 con l’installazione Living Vibes.
Con la curatela di Stefano Boeri Interiors e la scenografia luminosa di Artec Studio, lo spazio accoglierà la collezione Living Vibes: Libera by Artec Studio, Allure, BeTwo by Alfonso Femia/AF Design, Whisper, Le Perroquet by Piano Design - oltre a Italian Echoes, le riedizioni dell’archivio storico - Polsino by Gio Ponti, Zurigo by Luigi Massoni, Sorella by Harvey, Nitia by Rodolfo Bonetto e Clan by Harvey.
L’installazione Living Vibes racconta la vocazione di iGuzzini per il design e per i nuovi luoghi dell’abitare: reti metalliche e legno ricoprono le superfici interne dello spazio, adattandosi alle sue forme ma restituendo nuovi significati alla loro percezione. La luce è protagonista, guida e regala suggestioni allo spettatore attraverso una sinestesia multimediale di ombre, suoni e colori.

"L'esperienza luminosa che ho progettato per Living Vibes intende evocare un senso di libertà ispirato da elementi immateriali che non richiedono una forma in sé: come l'aria, la luce, l'ombra, il movimento, il colore e il suono - ha spiegato Maurici Gines, founder di Artec Studio, che ha realizzato il progetto luminoso per iGuzzini -. L'insieme di questi elementi produce un'atmosfera di 'aria libera', la stessa che si proverebbe volando tra le nuvole. Attraverso una programmazione autogenerativa, la luce emessa dai led RGBW iGuzzini di ultima generazione, che consumano tutti meno di 1Kwh e sono controllati pixel per pixel, costruisce una nuova pelle esperienziale. I led emettono sequenze di colori caldi, neutri e freddi che, rimbalza sulle pareti, emergeranno attraverso la pelle metallica generando un effetto fenomenologico accompagnato da musica d'atmosfera: un regalo per i sensi".

L’illuminazione dei 200 metri quadri di Living Vibes in via Palermo, così come tutte le collezioni iGuzzini, è incentrata sul tema della sostenibilità: l'installazione, completamente dimmerabile, è progettata per un consumo energetico minimo, pari a soli 2,5 KW/h.

Living Vibes: la luce accende living&hospitality

Nuovi modi di interpretare gli ambienti domestici, gli spazi di lavoro e l'hospitality. Dopo le prime esperienze con i grandi Maestri del design, negli ultimi tre decenni iGuzzini si è focalizzata sulla luce per l’architettura. Grandi progettisti come Renzo Piano, Gae Aulenti, Michele De Lucchi, Alfonso Femia, Jean Michel Wilmotte, Ron Arad hanno sviluppato insieme all’azienda un concetto di design ad alto valore tecnologico al servizio dei progettisti, dove la performance luminosa e la miniaturizzazione di apparecchi e ottiche sono requisiti fondamentali. Per rispondere a queste sfide, l’azienda italiana disegna e produce in house ottiche che costruiscono architetture di luce sorprendenti. Un lavoro meticoloso, appassionato, laboratoriale, che ha reso iGuzzini una realtà capace di soluzioni illuminotecniche uniche, che rivoluzionano passo dopo passo l’idea stessa di luce. Living Vibes attinge a questo patrimonio di cultura, ricerca e sperimentazione ingegneristica per portarlo nei luoghi dell’abitare contemporaneo come qualità a valore aggiunto.
Nuove finiture, dimensioni, accessori e possibilità applicative rendono l’offerta di soluzioni Living Vibes adatte agli ambienti dove l’abitare è una questione di prossimità, benessere, calore, originalità, ricchezza materica e visiva.

Libera, Allure, BeTwo e Whisper sono le novità di quest’anno. Portano il design della luce professionale all’interno degli spazi living e hospitality. Il lavoro progettuale ha l’obiettivo di rivoluzionare il concetto di luce, di tradurre comfort visivo e ottiche innovative in ogni scenario abitativo, pubblico o privato. iGuzzini produce luce, con brevetti e innovazione in termini di ottica e di tecnologia che migliorano in ogni senso le prestazioni illuminotecniche ed energetiche. A loro si aggiunge Le Perroquet, una lampada disegnata da Renzo Piano per la generale riorganizzazione del Centre Pompidou di Parigi, nel 1999.

Libera
Libera è un sistema luminoso modulare e componibile, firmato Artec Studio, che rappresenta una reale evoluzione tipologica nell’ambito della luce lineare. Il progetto integra i tre elementi compositivi, bacchetta luminosa, giunto e base, in un insieme organico saldamente radicato nel solco di un made in Italy elegante, riflessivo, sorprendente. Ogni parte è disegnata con un’intenzione formale. La barra a sezione conica, il giunto in ottone, la base come dettaglio decorativo oltre che funzionale. Libera nasce da una riflessione concettuale e olistica sul light design. Il designer catalano Maurici Gines e iGuzzini sono partiti da un pensiero condiviso sul valore della luce e su come portarla all’interno dello spazio. Il corpo e l’anima del sistema Libera parlano di un’inusuale emancipazione dall’idea di identità formale, per una possibilità interpretativa che significa innanzitutto libertà.

Il modulo base può essere usato individualmente, oppure costruire geometrie decorative flessibili e scenografiche Libera supera il concetto di luce lineare grazie a una libertà compositiva che abilita un’interpretazione personale della luce. Un’ambiguità formale positiva consente al sistema luminoso di costruire una grafica ibrida, che di volta in volta entra nello spazio in modo diverso. Può costruire sistemi complessi o essere un segno luminoso isolato. È un progetto che ragiona con lo spazio in cui è inserito, dialoga con chi lo vive. Ciò che rende Libera unica nel suo genere, oltre al fatto che il prodotto che è un sistema, è Optidiamond, un’ottica professionale, ad altissime prestazioni in termini di comfort visivo ed efficienza luminosa, in una dimensione davvero miniaturizzata. Non solo, esiste anche l’ottica con diffusore opalino, anche up/down, in due colori per assolvere al suo compito funzionale quando accesa ed estetico, quando spenta.


Il giunto in ottone è un racconto progettuale, secondo Maurici Gines. Sottolinea i passaggi formali e funzionali, è uno snodo brillante e dorato che rende leggibile il percorso dell’energia e i cambi di direzione delle linee luminose. L’ottone è un materiale prezioso, sostenibile, che riflette la luce e dà un ruolo diverso, quasi magico. L’ottone non cromato non è solo un necessario elemento tecnico ma un’interferenza narrativa che aggiunge materialità trasformandolo nei colori, nell’aspetto e stratificando il passare del tempo.
Libera è libera di essere applicata in ogni contesto, dall’ufficio alla casa, fino agli spazi pubblici. Integra inoltre sensori intelligenti e può essere facilmente gestita con un device bluetooth, come uno smartphone. Le bacchette luminose e la base sono disponibili in quattro colori (bianco, nero, titanio, blue) in combinazione con i colori degli accessori giunti e cavi.

Allure
Un codice estetico volutamente neutro, ispirato al modulo architettonico elementare e al progetto parametrico. Allure nasce da un’ideale griglia compositiva, una geometria semplice in due misure. Il progetto si concentra sul dettaglio tecnico, che qui diventa segno decorativo. Il profilo del vano ottico è arretrato ed è stato sviluppato in tre varianti, per altrettanti step decorativi, che portano Allure dagli spazi collettivi fino agli scenari abitativi.
Il progetto parte da un parallelepipedo minimale, monocromatico, a filo con la cassa ottica.
Cinque i colori mix&match per il corpo esterno (bianco, nero, verde, grigio, ruggine) da abbinare al profilo piombo, bronzo urbano, rame e sabbia dei raster in finitura glossy. Un accessorio in PMMA aggiunge un ulteriore livello decorativo, restituendo la ricchezza, trasparenza e preziosità del vetro.

Riedizioni celebri

Presentato nel 2022, Italian Echoes ha rappresentato l'inizio di un programma di numerose riedizioni storiche: attingendo al grande archivio del brand, sono rientrati in produzione
Zurigo di Luigi Massoni, Polsino di Giò Ponti, Nitia di Rodolfo Bonetto, Sorella di Harvey, quattro pezzi storici disegnati tra il 1966 e il 1972, aggiornati con fonti luminose più sostenibili e materiali contemporanei. Nel 2023 a Italian Echoes si aggiunge la riedizione di Clan, design Harvey.

©Paolo Carlini

Clan
design Harvey 1968 | re-edition 2023
Clan è un progetto nato nel clima di sperimentazione di quella che negli anni ‘60 è stata una rivoluzione dei processi produttivi. La termoformatura può creare forme sferiche, con diversi gradi di trasparenza, il PVC può essere soffiato come vetro. Clan quindi è un oggetto che unisce due mondi che si incontrano. La tradizione formale e tipologica, la modernità dei materiali industriali. Per la versione da tavolo di Clan l’azienda percorre una strada ironica e sostenibile anzitempo: la base è un comune tubo di plastica a cui è stato aggiunto un taglio decorativo. iGuzzini riedita la famiglia completa: la piantana, la sospensione e la lampada tavolo. La riedizione del 2023 rispetta i colori originali: bianco, crema, arancio.
Ottiche e materiali sono stati rinnovati per rendere la lampada visivamente più confortevole e riciclabile in tutte le sue parti.

©Paolo Carlini