Ha inaugurato il 21 maggio 2019 a Seoul la mostra “Lightmorphing”, la personale di Migliore+Servetto Architects visitabile presso la Onground Gallery fino al 29 giugno 2019. L'esposizione, che ha ottenuto il Patrocinio dell’Ambasciata Italiana in Corea del Sud ed è supportata dall’Istituto Italiano di Cultura di Seoul, da NOROO e i-Mesh, offre uno sguardo inedito sul lavoro e sull’approccio progettuale dello studio, attraverso un percorso che intende riflettere sul rapporto tra luce, spazio e vuoto.
“Lightmorphing” è un concetto su cui lo studio lavora ormai da molti anni e che dà vita a installazioni dinamiche e site specific, che si confrontano con la luce, naturale e artificiale, e da essa vengono plasmate, contaminate, amplificate.
La mostra si focalizza dunque sulla ricchezza e sulla potenza della relazione che si instaura tra spazio, luce e vuoto, interpretata nella sua dimensione dinamica e mutevole” spiegano Ico Migliore e Mara Servetto, cofondatori dello studio.

Il visitatore può quindi esplorare tale concetto da diversi punti di vista. Inoltrarsi negli spazi della mostra significa infatti scoprire tre principali scenari: una sezione dedicata al segno grafico di Ico Migliore, una seconda dedicata a installazioni site-specific e un’ultima sala che presenta una video-installazione. La prima sezione della mostra presenta “Red Light Architecture” una raccolta di 16 schizzi progettuali originali, realizzati da Ico Migliore e già esposti nel 2017 presso il DDP di Seoul in occasione del NOROO Intl Color Trend Show. Un percorso all’interno della dimensione creativa dell’architetto in cui la luce rossa non è ancora intesa come la materia progettuale che da sempre caratterizza i progetti dello studio, ma come mezzo percettivo tra lo spazio reale e lo spazio rappresentato. Il risultato è una cornice senza tempo che esprime la cristallizzazione di un attimo nel quale l’architettura emerge con forza, trasfigurata da un filtro rosso, una sorta di luce polifonica. In questa visione, il rosso viene quindi percepito come elemento “generatore” della poetica dello studio e dei suoi elementi chiave; il rosso che diventa condizione di possibilità necessaria a disvelare tutti gli altri. Accompagnerà questa collection una serie di sketchbook A6 originali che documentano la spontaneità e la quotidianità dell’uso del segno, quale strumento fondamentale nello sviluppo delle idee e del processo creativo.

Nella seconda sezione, saranno esposte installazioni site-specific chiamate “Shades” e realizzate con il materiale i-Mesh. Ispirati al concetto di attraversabilità, gli arazzi sono plasmati dalla luce e dal rapporto che essa instaura con lo scenario d’intorno attraverso il linguaggio grafico delle textures. Le installazioni sono sistemi pensati per costruire un forte dialogo con lo spazio per il quale sono pensate e con l’orizzonte nel quale sono collocate. Forme aperte, permeabili, attraversabili, interagiscono con il vuoto e la loro percezione profonda muta al variare della luce e del fondale. Grazie alla sua predisposizione a interagire con la luce e l’ombra, il materiale i-Mesh si pone naturalmente in sintonia con la cultura progettuale dello studio e con la sperimentazione sulla percezione dell’ambiente.
L’ultima sala della mostra è dedicata alle installazioni realizzate su scala mondiale dallo studio a partire dal concetto di lightmorphing. Attraverso una video-installazione e una serie di artworks si presenta, infatti, una selezione di lavori, pertinenti al campo culturale e artistico, tra cui: l’installazione luminosa permanente “α cromactive” all’interno della serra bioclimatica nel grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino; l’installazione permanente “B&B Italia/The perfect density”; il sistema di installazioni progettate in occasione delle XX Olimpiadi Invernali a Torino; l’installazione temporanea “The perfect time” realizzata per Whirlpool alla Design Week di Milano 2019; “Connections, Connectors and Connectivity” progettata per Tecno in occasione della Design Week di Milano 2016; la mostra “Coats! Max Mara, Seoul 2017” presso il Dongdaemun Design Plaza.
La mostra è un’opportunità unica per scoprire l’approccio e il processo progettuale di Migliore+Servetto, offrendo un insight all’interno delle ricerche e della poetica dello studio. Densità, stratificazione ed evoluzione si pongono come concetti cardine - nonché fili conduttori - degli oggetti in mostra, definendo un dialogo tra forme aperte, generate da un segno ripetuto che si fa nota, unità di un percorso polifonico.

Lightmorphing. From sign to scenery
Ico Migliore, Mara Servetto
21 maggio - 29 giugno 2019
Onground Gallery
1F, 23, Jahamun-ro 10-gil, Seoul,
Corea del Sud