architect: SERGIO SEBASTIÁN FRANCO

location: SPAIN - RUESTA

year: 2021

IÑAKI BERGERA

Come intervenire su di un rudere lasciato per anni all'incuria del tempo? I lavori di restauro hanno avuto l'obiettivo di mettere in risalto la memoria di questo luogo per far tornare l'architettura ad essere di nuovo vissuta.
Lo studio d'architettura spagnolo Sebastián Arquitectos SLP ha convertito un antico e abbandonato edificio eremitico nel Camino de Santiago, che aveva una delle più importanti collezioni di quadri di arte romanica in Spagna, in uno spazio di riposo per i pellegrini all'interno di una foresta. L'edificio, chiamato l'Eremo di San Juan de Ruesta, cessò di esistere nel 2001, quando l'incuria dell'amministrazione lasciò in rovina questo pezzo unico noto per aver ospitato una tra le più importanti collezioni di pittura romanica del XII secolo in Spagna e ora esposta nel Museo Diocesano di Jaca.

IÑAKI BERGERA
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Il progetto è stato realizzato come parte di un complesso piano di recupero del Camino de Santiago. Il Camino attraversa un villaggio abbandonato, Ruesta, su cui Sebastián Arquitectos SLP ha lavorato a partire dal 2017 consolidando le sue mura e promuovendo un campeggio tra le rovine. Lo studio ha fatto poi rivivere l'edificio adottando i valori essenziali della storia che determina la sua condizione e la sua natura.
Come sottolinea lo studio, lo scopo principale del restauro è stato quello di recuperare il volume originario quasi del tutto perduto. L'utilizzo di un linguaggio contemporaneo si è posto in continuità con i volumi esistenti e al tempo stesso rimanda a qualcosa di astratto – atemporale per meglio dire – e prende ispirazione dalle tecniche costruttive tradizionali in pietra di questi luoghi.

IÑAKI BERGERA

Le lastre del tetto, legate alla costruzione vernacolare, scivolano lungo la facciata, concedendo un unico dettaglio firgurativo alla gronda che evoca la posizione originale. Un sistema di conci di pietra scolpita continua questo taglio orizzontale, e apre all'interno un reticolo di "mechinales" che conferiscono a questa piccolo ricovere l'atmosfera originale dell'eremo; portando in essere quel senso mistico che un luogo della contemplazione deve avere.
Tutto attorno all'eremo, posizionati a terra sul verde circostante una distesa di conci di pietra quasi a significare un memoriale di ciò che questo posto è stato: dei pellegrini che nel corso dei secoli sono passati e che hanno trovato ristoro anche, forse, solo per qualche momento. Un trama ordinatrice che pone continuità tra antico e nuovo, tra ciò che è stato e ciò che ancora potrà essere.

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