Ogni volta che si entra nella piazza ci si trova in mezzo a un dialogo”, così scriveva Italo Calvino nel romanzo Le città invisibili.
E pensando a piazza Gorani non si può che essere d’accordo. È qui, nel distretto delle 5vie, che Lapalma ha scelto di abitare, aprendosi al dialogo con la community creativa, con gli architetti e con la città. In questa piazza nel cuore della Milano più autentica, tra gli edifici ottocenteschi, la torre medievale, i reperti di epoca romana e le nuove residenze contemporanee, sorge Riviera, destination per la design community e primo indirizzo milanese dell’azienda veneta, inaugurato a giugno 2019. Sempre qui, accanto a Riviera è nato ad aprile 2021 Lapalma for Architects, un nuovo spazio dedicato alla progettazione.

Se Riviera, sotto la direzione artistica di Simple Flair, si propone come luogo contenitore di appuntamenti, attività e punto di riferimento per la scena creativa in città, Lapalma for Architects risponde all’esigenza dell’azienda di dedicare tempo e spazio agli architetti e interior designer che desiderino personalizzare i propri progetti con gli arredi Lapalma.
Con Riviera abbiamo abbracciato un concept innovativo di spazio connesso e aperto alla creatività dove le nostre proposte sono a servizio delle persone e degli incontri - spiega Romano Marcato, fondatore e titolare di Lapalma con il fratello Dario -; con Lapalma for Architects invece, più concretamente, ci mettiamo a disposizione dei progettisti, per raccontare loro le peculiarità delle nostre collezioni, il nostro modo di lavorare, la nostra qualità produttiva, i nostri mondi di riferimento”.
E piazza Gorani si apre alla città anche grazie a una serie di appuntamenti e di allestimenti pensati ad hoc da Lapalma, dove le collezioni outdoor del marchio (tavoli, sedie, sistemi di seduta e accessori) abitano lo spazio e accolgono il pubblico con la consueta sobria eleganza. Una tripla presenza, dunque, che riscopre la piazza nel suo significato più autentico di luogo di incontri, scambio, creatività, e non da ultimo umanità. Nella convinzione che il design debba, oggi più che mai, vivere di ricerca e contaminazione in più ambiti.

Lapalma for Architects è un luogo dove esplorare le possibilità progettuali offerte dai sistemi e dagli arredi Lapalma e poter toccare con mano i materiali, lasciandosi ispirare da differenti combinazioni e possibili varianti di finiture. Uno spazio, disegnato da Francesco Rota, nato per incontrare gli architetti, offrendo loro spunti e dettagliate risposte.
Oltre agli Spaces di riferimento del brand (Home & Lounge, Café e Light Office) - presentati in un ambiente fluido, interrotto solo da pannelli microforati, dove spiccano i toni caldi dei rossi e dell’arancio combinati al grigio sabbia, gli architetti hanno a disposizione una parete, espressamente pensata per entrare nel vivo del progetto. Qui trovano posto il Material Lab, un sintetico display del campionario dei materiali - dai metalli alle essenze dei legni, dai tessuti alle campionature di vernici e lacche - e delle differenti finiture proposti dall’azienda, e il Tech Lab. Quest’ultimo si propone di presentare l’eccellenza produttiva di Lapalma attraverso alcuni dettagli che ne identificano la sofisticatezza: dal telaio in alluminio estruso al nodo di giunzione in pressofusione che caratterizzano il pluripremiato ADD System, fino al sistema di connessione o alle finezze di assemblaggio. Sullo sfondo di Lapalma for Architects campeggia l’imponente lightwall Lapalma: una dichiarazione identitaria, che dà il benvenuto agli studi di progettazione che hanno sede a Milano o agli architetti che transitano in città.

Da Riviera, l’hub creativo fondato e diretto da Simple Flair e primo indirizzo milanese di Lapalma che in questi giorni festeggia il suo secondo compleanno, la mostra ALONE TOGETHER racconta un progetto speciale, nato in Colombia durante la quarantena che, lo scorso anno, ha coinvolto tutto il mondo. Natalia Criado, designer colombiana che vive a Milano, e l’architetto Pietro Minelli in quel periodo si trovano per una Residenza a Raquira, paesino vicino a Bogotà noto per l’arte ceramica.

L’isolamento forzato in un luogo di grande ricchezza culturale ispira a Natalia e Pietro l’idea di investire su un progetto no profit che rivaluti il concetto di arte e scultura come mezzo per avvicinare le persone, seppure nella lontananza fisica. Viene così lanciata una call internazionale ai designer con l’obiettivo di dar vita ad una produzione collettiva, che infine coinvolge gli artigiani locali nella realizzazione di 100 progetti provenienti da autori di tutto il mondo. Oggi alcuni dei pezzi sono protagonisti, nello spazio di via Gorani, di una mostra che i due fondatori del collettivo ALONE TOGETHER hanno organizzato insieme a Caterina Licitra Ponti, product manager del progetto.