Ladies & Signs: una mostra inaugura lo showroom PLH

Sarà una mostra d’arte a inaugurare ufficialmente il nuovo Showroom milanese di PLH il 19 settembre, in concomitanza delle giornate di Milano Moda Primavera-Estate 2024. Lo spazio, ricavato dalla calibrata riforma di un laboratorio industriale risalente alla prima metà del ‘900, ha sede in via Voghera 4a, proprio nel cuore di Zona Tortona, uno dei più fervorosi distretti del design mondiale. Una scelta di location non casuale considerata la vocazione all’innovazione tecnologica e formale dell’azienda di devices elettrici ed elettronici fondata e guidata da Enrico Corelli, che qui si esplicita anche nel taglio architettonico ed estetico, nonché nell’articolazione spaziale dell’ambiente. Di dimensioni raccolte ma con spaziature di ampio respiro enfatizzate da un’efficace illuminazione, lo showroom si affaccia su via Voghera con generose vetrine ed è distribuito su due livelli collegati da una scala di impronta industriale: a quota strada è allestita l’esposizione dei prodotti PLH, sul soppalco vi sono la materioteca, un grande tavolo di lavoro, la strumentazione audiovisiva interattiva, e un salottino per gli incontri. 

La pièce de résistance della scenografia è tuttavia, al piano terra, una “scatola nera”, una sorta di camera oscura che, posizionata in corrispondenza dell’ingresso, attira irresistibilmente la curiosità. “L’abbiamo chiamata”, dice Corelli, “Black Box, anzi e più incisivamente b.box per significare che all’interno del suo buio, un segnale d’ingresso viene trasformato in un qualcosa di differente, da criptico è reso trasparente e intelligibile attraverso un processo di crescita della conoscenza per via sensoriale, intellettiva e insieme emozionale”. Che poi è ciò che caratterizza e sintetizza il modus operandi di PLH. Qui, oltre a presentazioni speciali di nuovi prodotti o di nuove applicazioni PLH, si terranno mostre d’arte e di design, promozioni di libri, incontri con designer, creativi e intellettuali e perfino spettacoli. Tutti opportunamente calendarizzati. Perché, come sottolinea Corelli, “la forza di PLH sta anche nel ‘guardare altrove’, nel sapere scoprire spunti di ispirazione in mondi altri rispetto al nostro, a quello cioè delle placche di comando elettrico, domotico e oggi anche sonoro con il nuovo sistema Belcanto. Per questo ritengo che sia molto importante guardare alla cultura in senso lato, coltivarla, farsene promotori, introiettarla nel nostro fare quotidiano. Le sue ricadute sulla concezione e la progettazione di prodotto non tardano mai a manifestarsi. E sempre per questo ho come la sensazione che b.box possa presto diventare un brand autonomo nell’ambito dell’attività di PLH”.

E così torniamo all’esposizione che segnerà l’apertura ufficiale dello showroom e delle attività culturali di b.box. Il titolo è “Ladies & Signs”, mentre il contenuto prende in esame la recente opera grafica di Damoon, una giovane e brillante creativa parigina, classe 1980. Spiega Corelli: “Mettendo a confronto le esperienze mie e dei miei collaboratori, alla fine ci siamo orientati su questa artista emergente. Il suo nome d’arte? Damoon, che, come lei stessa spiega, rimanda alla luna, ‘da’ ovvero the in slang e Moon luna appunto. Giustamente enigmatico come richiede l’oscurità della location. Conosciuta nella Ville Lumière qualche tempo fa, di lei ci sono subito piaciuti lo stile frizzante e l’ispirazione eclettica, cosmopolita, vagamente misterica, che ha il suo fulcro nel femminino e nella femminilità (ma non solo). E in cui la moda occupa un ruolo importante manifestandosi in una galleria di donne suggestive e seducenti nel loro abbigliamento sapientemente decostruito in ironica modalità neo-déco”.

Cresciuta in un ambiente multi-culti, fin dall’infanzia Damoon si è appassionata al design e all’abbigliamento, laureandosi in fashion design nel 2002. Dopo il diploma si è trasferita in Medio Oriente e poi in altre parti dell’Asia e qui, per quasi un decennio, ha dato vita a collezioni di prêt-à-porter femminile. Da questa lunga stagione lavorativa ha tratto l’amore per il ricamo e per gli abiti della tradizione, una passione che si svela in misura rilevante nella sua creatività compositiva e nella maniacale precisione dei dettagli. Altri materiali di ispirazione sono per lei il proprio vissuto e i propri sogni, la mescolanza di stili, il paradosso, il grezzo e lo squisito, i tabù e le emozioni, gli street styles. Una congerie di fonti le più disparate che trovano un accordo espressivo (“la mia valvola di sfogo”, dice l’artista) nel disegno, nell’opera su carta. Inchiostri, chine, punte fini e finissime, pennarelli e talvolta leggeri tocchi di acrilico sono i suoi strumenti di lavoro. Il bianco e nero ma anche, in contrasto, i colori pieni, la lezione optical, la scomposizione della visione, la scansione dello spazio che cerca omogeneità nel ritmo sincopato delle linee, il mix di forme grafiche e dettagli minuti costituiscono le parole del suo linguaggio estetico che, articolandosi in un d’ictus poliedrico, leggiadro ed elegante, strizza l’occhio alla civetteria e alla moda, e comunica una spensieratezza tanto gioiosa quanto malinconica. Tredici le opere preparate per l’occasione: Alta Penna, Allo Coco, Bull Chic, Costellazioni, Couture Box, Elec-chic Guitar, Holy Legs, Nectar, Saxy, Self-projection, Serendipità, Sotto Vento, Straight the Point: in esse tutto questo background stilistico e ispirazionale si somma e si fonda mirabilmente in un segno visivo fortemente identitario che si imprime profondamente nella memoria. “Ho accettato volentieri la proposta di PLH”, spiega Damoon, “perché avverto un’affinità tra i nostri due mondi, tra le nostre ricerche. La filosofia di PLH si basa su una esplorazione del celebre motto ‘less is more’ e le mie sperimentazioni vanno nella stessa direzione. L’attenzione al tema della luce che ho posto in alcune opere richiama l’ambito di attività dell’azienda. L’ostensione dei miei lavori nel b.box è un passo ‘out of the box’ molto importante per un’artista come me che di solito espone in gallerie o hotel”.

“Ladies & Signs”
Mostra di opere grafiche dell’artista parigina Damoon

Dal 19 al 24 settembre
b.box via Voghera 4a, Milano
(MM2 - Linea Verde, stazione Porta Genova)

L’artista sarà presente con il suo showcase il giorno 19 settembre dalle ore 18.00 alle ore 20.30 e i restanti giorni dalle ore 18.00 alle ore 19.00.