Il Museo Poldi Pezzoli di Milano ospita una retrospettiva dedicata ad Andrea Solario, uno dei maestri più importanti del Rinascimento lombardo. La mostra, intitolata La Seduzione del Colore. Andrea Solario e il Rinascimento tra Italia e Francia è frutto di una collaborazione scientifica con il Museo del Louvre.

Curata da Lavinia Galli e Antonio Mazzotta, la mostra celebra il cinquecentenario della morte dell'artista con un'esposizione di 30 opere provenienti da prestigiose collezioni di Italia, Francia e Inghilterra.

©Nicola Colia

Il progetto di allestimento della mostra è stato firmato dallo studio milanese Migliore+Servetto, che ha creato uno spazio espositivo che unisce funzionalità ed estetica in modo armonioso. Con un design minimalista e raffinato, il progetto prevede l'introduzione di quinte centrali inclinate, creando un percorso fluido attraverso tre ambienti distinti, ciascuno dedicato a un periodo specifico della carriera di Solario: veneziano, francese e milanese.

Il percorso inizia con uno spazio di introduzione, che prepara il visitatore a un viaggio nell'evoluzione artistica di Andrea Solario, spingendo l'attenzione sul suo approccio unico al colore. Le scelte cromatiche per l'allestimento sono state fondamentali per l'esperienza visiva complessiva.

Le pareti, le quinte centrali e la pavimentazione sono caratterizzate da un'intensa tonalità bordeaux, che richiama l'atmosfera classica e sofisticata delle sale del museo. Questo colore conferisce una sensazione di avvolgimento, creando una "scatola nella scatola" che immerge completamente il visitatore nell'opera di Solario.

Andrea Solario
©Nicola Colia

Le opere sono presentate su un fondale blu dalla doppia inclinazione, che le isola e ne esalta il significato. Il piano inclinato, che abbraccia le opere dall'alto, è dotato di un sistema di illuminazione puntuale, che enfatizza il ruolo fondamentale della luce nell'esperienza visiva dell'arte.

Questo approccio crea un dialogo tra le opere e l'ambiente circostante, sottolineando l'intelligenza emotiva e visiva necessaria per una fruizione profonda dell'arte di Solario.

Andrea Solario
©Nicola Colia

Un altro aspetto interessante della mostra è l’uso della grafica, che non solo supporta la comprensione delle opere, ma invita il visitatore a immergersi nel contesto storico. Disegni, mappe e testi sono utilizzati per raccontare la storia di Solario, facendo luce sulle sue origini, la sua formazione e la sua evoluzione artistica.

La scelta di riportare sui fondali le diverse firme usate dall’artista nelle varie fasi della sua vita è un elemento distintivo che permette di cogliere il cambiamento stilistico di Solario, dal giovane artista alla sua maturità.

Andrea Solario
©Nicola Colia

Come affermano Ico Migliore e Mara Servetto, i progettisti dello studio Migliore+Servetto, “Siamo intervenuti con un progetto leggero che disegna un percorso fatto di accenti e pause, per far leva sull’intelligenza emotiva del visitatore e farlo entrare in profondità nell’esperienza di conoscenza e approfondimento sull’opera di Solario”.