Arroccato sulle colline abruzzesi sorge Ripa Teatina, splendido borgo della provincia di Chieti che, grazie alle sue vestigia di antica civiltà, impressiona i visitatori e li proietta nel passato, in un affascinante viaggio nel tempo. Circondato da alture e da ampie vallate interamente tappezzate dalle tipiche coltivazioni dell’Italia centrale, in particolare vigneti e oliveti, qui presero posto i Marrucini, un antico popolo italico di lingua osco-umbra, con i loro primi insediamenti abitativi.

©Rocco Valentini

In questa fase storica, in virtù della sua posizione sopraelevata che ne faceva un utilissimo avamposto strategico, il paese si erse in chiave difensiva a protezione dell’attuale città di Chieti. Questa vocazione spiccatamente militare venne mantenuta anche durante il Medioevo, sotto il dominio degli Aragonesi: ne è testimonianza la robusta cinta muraria e una rete di torri di avvistamento, unite da un camminamento sotterraneo, che cingevano l’abitato da sud-est. Al paese si accedeva attraverso due grandi porte affiancate da un'altra torre cilindrica di avvistamento; tali accessi furono demoliti durante la seconda guerra mondiale, lasciando un vuoto urbano e uno scollamento tra gli elementi difensivi e il centro cittadino.

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La torre cilindrica, ossia la Torre di Porta Gabella, ha potuto essere ricostruita nella sua forma originaria grazie alle planimetrie e al supporto di foto storiche dallo studio di architettura Rocco Valentini Architecture, e ha preso il posto dell’ampia scalinata da cui era stata sostituita. In origine la torre si presentava collegata con l'edificio adiacente attraverso una muratura trasversale che consentiva il passaggio diretto tra i corpi e rendeva accessibili tutti i suoi livelli; l’intervento di restauro ha mantenuto il concept del progetto originale attraverso l’inserimento di un elemento architettonico ben distinguibile dal contesto, ovvero la costruzione di una porta onirica, una struttura molto leggera in acciaio cor-ten racchiusa da un involucro di archi verticali, in un linguaggio contemporaneo ricco di echi di architetture medievali, mentre la sua forma suggerisce un'immagine metaforica di due ante stilizzate che si aprono verso l'esterno.

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I camminamenti sospesi che uniscono le varie parti si ispirano al percorso medievale in legno addossato alle mura di fortificazione che consentivano il collegamento tra le torri difensive. L'obiettivo principale è stato quello di ricucire il tessuto urbano connettendo i diversi ambienti e i percorsi pedonali del centro storico e creare una struttura in grado di trasformarsi in un palcoscenico all'aperto per spettacoli musicali e artistici.

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L’intervento illuminotecnico, che ha visto l’utilizzo di alcuni prodotti L&L Luce&Light, ha evidenziato con una luce delicata e tenue “passato e presente”, ossia la torre medievale e il nuovo dettaglio architettonico in cor-ten. Per l’illuminazione del portale esterno sono stati utilizzati i proiettori da esterno SPOT 2.4 3000K 8W con ottica 20° nel colore antracite, finitura ricavata tramite più passaggi di trattamenti e verniciature per fornire una forte resistenza alla corrosione e alle intemperie. I proiettori sono stati posizionati nella parte superiore della struttura al fine di ottenere una luce funzionale e illuminare la costruzione, dall’alto verso il basso. Contrapposti ai proiettori, alla base della torre, sono stati installati gli incassi da esterno con ghiera in acciaio inox AISI 316L BRIGHT 5.F 3000K CRI >9019W con ottica stretta 10° per donare profondità al sito e sottolineare le linee curve e morbide assieme alla solida matericità della torre stessa.