location: Forte Belvedere, Florence, Italy

year: 2016

Dopo il successo delle mostre internazionali di Giuseppe Penone e Antony Gormey al Forte Belvedere di Firenze, si rinnova l'appuntamento annuale con la grande arte ai bastioni dell'antica fortezza medicea che quest'anno ospiteranno le opere dell'artista e regista teatrale fiammingo Jan Fabre, tra gli artisti più innovativi e rilevanti del panorama contemporaneo. La grande mostra Jan Fabre. Spiritual Guards si svilupperà tra Forte Belvedere, Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria, delineandosi come una delle più complesse e articolate mostre in spazi pubblici italiani mai realizzata dall'artista. Per la prima volta in assoluto, un artista vivente si cimenterà contemporaneamente in tre luoghi di eccezionale valore storico e artistico, dove saranno esposti un centinaio di lavori realizzati da Fabre tra il 1978 e il 2016: sculture in bronzo, installazioni di gusci di scarabei, lavori in cera e film che documentano le sue performance. Fabre presenterà anche due opere inedite, pensate appositamente per questa occasione, presentate in anteprima la mattina del 15 aprile, che sarà un evento di straordinario impatto visivo dai forti connotati simbolici. Due sculture in bronzo di Fabre entreranno a far par parte – temporaneamente - di quel museo a cielo aperto che è Piazza Signoria. Una di queste, Searching for Utopia, di eccezionali dimensioni, dialogherà con il monumento equestre di Cosimo I, capolavoro rinascimentale del Giambologna; mentre la seconda, The man who measures the clouds (American version, 18 years older), si innalzerà sull’Arengario, o Ringhiera, di Palazzo Vecchio, tra le copie del David di Michelangelo e della Giuditta di Donatello. In entrambe le opere si riconoscerà l’autoritratto dell’artista, nella doppia veste di cavaliere e guardiano, come tramite tra terra e cielo, tra forze naturali e dello spirito. Ad una storia dell’arte che si è messa anche a disposizione del potere politico ed economico - come quella di Piazza Signoria con i suoi giganti di marmo (David, Ercole, Nettuno) e con le sue rappresentazioni bibliche, mitologiche o del genius loci (Giuditta, Perseo, Marzocco) - Jan Fabre oppone un’arte che vuole rappresentare e incarnare il potere dell’immaginazione, la missione dell’artista come “spiritual guard”. E lo fa in una piazza che dal rinascimento in poi è stata pensata e usata come agorà e palcoscenico figurativo, che da allora è diventata luogo paradigmatico del rapporto tra arte e spazio pubblico, e dove è stata configurata in modo esemplare la funzione simbolica-spettacolare del monumento moderno.  Sempre dal 15 aprile saranno visibili in Palazzo Vecchio una serie di sculture che andranno a dialogare con gli affreschi e i manufatti conservati in alcune sale del percorso museale del palazzo, in particolare quelle del Quartiere di Eleonora, assieme alla Sala dell’Udienza e alla Sala dei Gigli. Tra le opere esposte anche un grande mappamondo (2.50 m di diametro) rivestito interamente di scarabei dal carapace cangiante, la cui forma e dimensione dialoga perfettamente con il celebre globo conservato nella Sala delle Mappe geografiche, opera cinquecentesca di Ignazio Danti.

Jan Fabre Globo (1997)/Globe (1997) Fotografo/Photographer: Syb'l. S. Copyright: Angelos bvba
Jan Fabre Globo (1997)/Globe (1997) Fotografo/Photographer: Syb'l. S. Copyright: Angelos bvba

Il mese successivo, il 14 maggio, aprirà la mostra al Forte Belvedere, dove tra i bastioni e la palazzina saranno presentate circa sessanta opere in bronzo e cera, oltre a una serie di film incentrati su alcune storiche performance dell’artista. Le curatrici Melania Rossi e Joanna De Vos, insieme al direttore artistico del progetto Sergio Risaliti, hanno scelto il Forte Belvedere come nucleo tematico dell’esposizione Jan Fabre. Spiritual Guards, per le sue caratteristiche spaziali e storiche. Una fortificazione che nel tempo è servita per difendere Firenze dalle minacce esterne, ma anche per proteggere la famiglia dei Medici in tempi di rivolte cittadine. Un luogo di difesa dall’esterno e dall’interno quindi, che suggerisce un percorso attraverso la vita, le ambizioni e le angosce dei potenti signori medicei e che allude a opposte percezioni e sensazioni umane come quelle di controllo e abbandono, ma anche a bisogni e desideri contrapposti come quelli di protezione armata e di slancio spirituale, così profondi e radicati da condizionare le forme architettoniche e la configurazione dello spazio naturale. Soprattutto qui al Forte Belvedere dove è evidente la necessità di fortificarsi nella consapevolezza di restare pur sempre indifesi. A comunicare queste ambivalenze che, oltre la storia, costituiscono tutta l’esperienza e la vitalità umana, saranno due schieramenti scultorei formati da sette scarabei bronzei posizionati nei punti di vedetta del Forte e da una serie di autoritratti dell’artista a figura intera - tutti di un bagliore dorato che riflette il paesaggio circostante come un alone spirituale – che andranno a popolare gli angoli dei bastioni all’esterno della palazzina, circondando la villa Medicea. Gli scarabei sono angeli di metamorfosi, guardiani-custodi, simboleggiano nelle antiche religioni e nella tradizione pittorica italiana e fiamminga della vanitas il passaggio tra la dimensione terrena e la vita eterna con il loro continuo movimento. Allo stesso tempo possiedono una bellissima corazza che mette in luce drammaticamente la vulnerabilità di quel corpo “regale”. E così anche Jan Fabre, che si definisce, vive e si esprime come cavaliere della disperazione e guerriero della bellezza, si spoglia e si veste delle sue armi dispiegando nel luogo più alto di Firenze il suo esercito vestito di armature lucenti e cangianti. Una legione che è qui chiamata a raccontare la devozione per la vita, a difendere quella fragile pura bellezza che l’arte è in grado di generare, contro un nemico invisibile che arriva da dentro e da fuori contemporaneamente, sempre pronto a colpire e offendere. All’interno del primo piano della palazzina, in questa occasione riaperta al pubblico dopo molti anni, il percorso continuerà con sculture in cera e con proiezioni di film delle performance, in continuità e dialogo con le opere esterne e con il magnifico paesaggio fiorentino. La spettacolare integrazione bronzea in Piazza della Signoria e le opere realizzate con gusci di scarabei in mostra a Palazzo Vecchio si misureranno con il tessuto urbano e con uno dei più visitati palazzi storici della città, costituendo perfetto completamento visivo e concettuale alla mostra.  Impresa e motto della mostra sarà giustappunto Spiritual Guards, da interpretare come incitamento a vivere una vita eroica, sia bellicosa che disarmata a difesa dell’immaginazione e della bellezza.

Jan Fabre Scarabeo stercorario sacro con albero di alloro (2012)/Holy dung beetle with laurel tree (2012) Fotografo/Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba
Jan Fabre Scarabeo stercorario sacro con albero di alloro (2012)/Holy dung beetle with laurel tree (2012) Fotografo/Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba

Jan Fabre nel corso della sua lunga carriera - iniziata negli anni ’70 - ha già avuto diversi contatti con Firenze, partecipando a molte collettive e presentando qui alcune sue produzioni teatrali. Nel 2012 due suoi busti in bronzo della serie Chapters, in cui si autoritrae con impressionanti corna e orecchie d’asino, sono entrati a far parte delle collezioni degli Uffizi. Nel 2015 l’artista ha ricevuto il Premio Michelangelo per la scultura in occasione della seconda edizione della Settimana Michelangiolesca.

Jan Fabre. Spiritual guards
Piazza Signoria e Museo di Palazzo Vecchio 15 aprile – 2 ottobre

Forte di Belvedere, 14 maggio – 2 ottobre
Sede Mostra
Piazza Signoria, Firenze

Museo di Palazzo Vecchio, Piazza Signoria, 1 - Firenze
Forte di Belvedere, via di San Leonardo, 1 – Firenze
Ente Promotore
Comune di Firenze
Direzione Artistica
Sergio Risaliti
Cura della mostra
Joanna De Vos e Melania Rossi
Organizzazione della mostra e coordinamento
Associazione MUS.E
Con il supporto di
Guy Pieters Gallery
Allestimento
Associazione MUS.E

Orario mostra
Piazza Signoria Accesso libero alla piazza
Palazzo Vecchio Da aprile a settembre Tutti i giorni escluso il giovedì: 9-23 giovedì: 9-14
Da ottobre a marzo Tutti i giorni escluso il giovedì: 9-19 giovedì: 9-14
Forte di Belvedere Tutti i giorni escluso il lunedì: 10-20 Chiuso il lunedì
catalogo (Pubblicazione: Maggio 2015) Forma Edizioni Srl
Info e sito web www.musefirenze.it