Gli aeroporti non sono solo infrastrutture operative: sono luoghi che uniscono le persone, evocano emozioni e rappresentano l’identità di un Paese. Riflettono valori, cultura e aspirazioni nazionali, offrendo esperienze memorabili ai viaggiatori. In questa visione si inserisce l’Uruguay, che con l’aeroporto di Carrasco - progettato dall’architetto uruguaiano Rafael Viñoly e inaugurato nel 2009 – ha creato un punto di riferimento architettonico di rilievo internazionale. La sua struttura iconica, simbolo dell’orgoglio nazionale, richiede un’attenta opera di conservazione per continuare, anche in futuro, a rappresentare l’identità del Paese in chiave contemporanea.
Durante l’aggiornamento dell’impianto di illuminazione, preservare il concept originale è stato essenziale per mantenere intatta l’integrità del progetto architettonico. La transizione dai vecchi apparecchi ERCO con lampade a ioduri metallici alla tecnologia LED è avvenuta in modo fluido, consentendo di conservare il design originario e, allo stesso tempo, di rispondere agli attuali standard di sostenibilità ed efficienza. Il risultato è stato un significativo miglioramento: una qualità della luce superiore e un risparmio energetico del 63%.

Progettato da Rafael Viñoly, l’aeroporto di Carrasco si presenta come un omaggio monumentale alla sua terra natale. Fin dalla sua apertura nel 2009, è diventato un simbolo della trasformazione dell’Uruguay in una destinazione di rilievo per il commercio e il turismo internazionali.
Il progetto architettonico si distingue per l’ampio tetto monolitico e ricurvo, ispirato alle sinuose dune costiere del Paese, che crea un legame armonioso con il paesaggio circostante. Anche l’illuminazione, già all’avanguardia all’epoca, rifletteva questa visione: con una potenza installata di 14 W/m² e una manutenzione minima, gli apparecchi ERCO hanno garantito un funzionamento continuo per 15 anni senza necessità di sostituzioni.

Dopo 15 anni, l’aeroporto di Carrasco necessitava di un aggiornamento del sistema di illuminazione a causa dell’obsolescenza delle sorgenti originali. La sfida principale era mantenere intatta la progettazione illuminotecnica realizzata nel 2009 dal Lighting Studio di Ricardo Hofstadter, sia all’interno che all’esterno.
Il concetto originale, ancora valido oggi, prevede un’illuminazione indiretta del soffitto a volta che crea continuità tra gli spazi interni ed esterni, grazie a una luce omogenea che esalta l’espressività architettonica. L’imponente tettoia sporgente consente un passaggio impercettibile tra le luci interne ed esterne. Con una temperatura del colore di 4.000K, l’ambiente risulta accogliente, mettendo in risalto la modernità della struttura, e garantendo al contempo un’illuminazione adeguata per il comfort visivo e le necessità operative.

Per garantire una continuità armoniosa tra gli spazi interni ed esterni, era necessario un sistema di illuminazione flessibile, capace di adattarsi all’ambiente circostante. Visto il successo della collaborazione per l’impianto originale, l’aeroporto ha scelto nuovamente ERCO per il rinnovamento.
In questo modo, l’aeroporto ha potuto contare su un servizio affidabile, non solo durante l'installazione, ma anche nel lungo periodo, assicurandosi una soluzione illuminotecnica di alta qualità che soddisfa gli standard operativi di Carrasco.

Sostituendo gli apparecchi uno a uno, è stato possibile aggiornare il progetto illuminotecnico iniziale con nuovi dispositivi ERCO dotati di tecnologia LED all’avanguardia. La grande tettoia di 365 metri che sovrasta l’ingresso dell’aeroporto, un elemento architettonico distintivo che offre riparo e continuità visiva, è ora illuminata in modo uniforme dai proiettori Kona. Questi proiettori, con lenti ovali e wide-flood, replicano l’effetto luminoso dei precedenti Powercast di ERCO, senza perdita di luminosità.
Questo aggiornamento ha comportato un significativo risparmio energetico: se i vecchi apparecchi Powercast consumavano circa 170W, i nuovi proiettori LED Kona ne consumano solo 109W. Con lo stesso numero di 27 apparecchi, il passaggio alla tecnologia LED ha ridotto il carico connesso del 37%, abbassando così il consumo energetico.

Illuminare le aree esterne di un aeroporto richiede la massima precisione per evitare che la luce si disperda nel cielo, abbagliando i piloti. Il sistema ottico di precisione, integrato negli apparecchi di illuminazione, è dotato di una schermatura aggiuntiva che indirizza la luce solo dove è necessaria, prevenendo così la dispersione luminosa e riducendo l'inquinamento luminoso.
Per migliorare l’esperienza dei passeggeri negli spazi interni, l’illuminazione indiretta del soffitto esalta la maestosità del terminal e la leggerezza del soffitto in tessuto tensionato, che, con il tempo, è diventato più luminoso e riflettente. Per garantire un’illuminazione equilibrata, senza abbagliamenti o punti di luce intensi, sono state utilizzate ottiche wide-flood nel rinnovamento dell’illuminazione. I proiettori Parscoop originali sono stati sostituiti con proiettori Lightscan per esterni, per mantenere un’illuminazione uniforme e valorizzare l’architettura dello spazio. Il passaggio ai LED ha ridotto del 65% il consumo energetico delle aree interne, migliorando notevolmente la sostenibilità dell’aeroporto.

Con questo intervento, l’aeroporto di Carrasco riafferma il suo ruolo di porta d’ingresso moderna e sostenibile al Paese, nel segno della visione architettonica di Rafael Viñoly e di una gestione responsabile delle risorse.
Scheda progetto
Progetto: Aeroporto Internazionale di Carrasco, Montevideo, Uruguay
Progettista: Rafael Viñoly Architects
Progettazione illuminotecnica: Estudio Hofstadter-Fregosi & Asociados
Responsabile manutenzione e infrastruttura: Jorge Navarro
Prodotti: proiettori Kona, Lightscan